Storia
Abitata fin dal Neolitico, la Rocca e il porto naturale rappresentarono un sicuro rifugio già per le popolazioni primitive; in seguito fu abitata da tribù Liguri. Dopo la presenza dei Fenici, il territorio monegasco subì la conquista dei Greci che nominarono Monoïkos (Μόνοικος), dando origine al toponimo "Monaco". In seguito tale nome fu latinizzato in Portus Herculis Monœci dai Romani che si insediarono stabilmente in tutta l'area circostante nel 122 a.C., come testimonia anche il Thropheum Alpium, fatto erigere dall'imperatore Augusto nel vicino comune francese di La Turbie. Frammentarie sono le notizie nell'Alto Medioevo di cui si ha cenno di un diploma imperiale di Federico Barbarossa che nel 1162 concesse ai mercanti genovesi di servirsi del territorio monegasco per incrementare i loro traffici commerciali. Nel 1215 a guardia dello scalo portuale i mercanti di fazione ghibellina edificarono il primo nucleo della fortezza sulla Rocca, sede dell'attuale Palazzo dei Principi. Presto i contrasti fra le fazioni dei guelfi e ghibellini della vicina Repubblica di Genova si acuìrono, pertanto l'indipendenza del territorio si fa risalire alla data convenzionale dell'8 gennaio 1297, quando, il guelfo Francesco Grimaldi, detto Malizia s'impadronì del castello con uno stratagemma: egli si introdusse nella fortezza travestito da monaco e al momento opportuno, con l'ausilio del cugino Ranieri I Signore di Cagnes, ne assunse il controllo con il titolo di Signore. Da allora la loro Signorìa venne osteggiata e contesa dalle maggiori famiglie aristocratiche genovesi, che dovettero però fronteggiare più volte gli eserciti francesi e spagnoli accorsi in sua difesa.
Fu soltanto nel 1489 che il re di Francia Carlo VIII riconobbe l'autonomia del territorio monegasco, garantendone ufficialmente la protezione militare. Tuttavia, nel 1524 il re di Spagna Carlo V impose il dominio spagnolo su Monaco ma pochi decenni dopo il regno di Francia tornò ad essere il suo garante. Nel 1612 i Grimaldi ottennero il titolo di principi e Monaco divenne legittimamente un principato. Circondato per decenni dalle dispute territoriali tra Regno di Francia, Regno di Spagna e Ducato di Savoia, il territorio monegasco era più esteso di quello attuale e, nel 1794, sull'onda dei moti rivoluzionari, il Principato di Monaco venne annesso alla Francia repubblicana. Fu soltanto nel periodo della Restaurazione che il principato ottenne nuovamente la propria indipendenza con il sostegno dei Savoia. Fino alla metà dell'Ottocento, il Principato di Monaco comprese anche i vicini comuni di Mentone e Roccabruna, confinando su tre lati con la Provincia di Nizza del Regno di Sardegna. Il 20 marzo 1848 Mentone e Roccabruna si dichiararono "città libere" e si posero sotto la protezione di re Carlo Alberto; il territorio del principato venne quindi ridimensionato e raggruppato sotto il solo comune di Monaco, assumendo le attuali linee di confine. Già apprezzata meta turistica dall'inizio dell'Ottocento, il principato fu oggetto di grande sviluppo sotto il regno di Carlo III, che fu il primo a voler fare del principato un luogo di turismo d'élite. Egli commissionò nel 1858 la realizzazione del Grand Théâtre e dell'annesso Casinò, nonché della celebre Société des Bains de Mer, creata nel 1863 per valorizzare le belle spiagge mediterranee e il clima particolarmente mite del luogo.
Nel 1868, approfittando della realizzazione della linea ferroviaria francese, Carlo III fece costruire anche una prima stazione che sorgeva nel quartiere La Rousse-Saint Roman. Fondato a seguito dell'apertura di una prima casa da gioco per risanare il bilancio statale, il nuovo Casinò divenne presto una prestigiosa attrazione che realizzò un giro d'affari di tale portata da consentire a Carlo III di optare per l'abolizione di tutte le imposte dirette. Con il Casinò nacque anche il quartiere circostante che venne intitolato alla sua memoria con il nome di Monte Carlo. Nel 1860, in seguito agli Accordi di Plombières del 1858, la Savoia, i territori circostanti al principato e la stessa Contea di Nizza furono nuovamente annessi alla Francia con il Trattato di Torino, come compenso territoriale per il sostegno militare dato dalla Francia al Risorgimento Italiano; da allora il Principato di Monaco confina unicamente con la Francia, con cui mantiene stretti legami sanciti dal Trattato di Versailles del 1919. Nel 1911 il principato revisionò il suo sistema di governo istituendo la forma di monarchia costituzionale e fu suddiviso nei tre comuni di Monaco Vecchia, Monte Carlo e La Condamine.
Dopo il 1917 i tre comuni divennero quattro quartieri con l'aggiunta di Fontvieille e nuovamente accorpati nell'unico Comune di Monaco. Durante la seconda guerra mondiale Luigi II di Monaco dovette gestire la delicata questione dell'occupazione italiana e tedesca dal novembre del 1942, mantenendo comunque la neutralità del piccolo stato. La trasformazione più recente e radicale del principato si deve al principe Ranieri III che, salito al trono nel 1949, proseguì nella realizzazione dell'ambizioso progetto di creazione di un polo turistico internazionale di alto livello; tale intento fu agevolato dall'incontro con la celebre attrice statunitense Grace Kelly, che divenne sua moglie nel 1956. La principessa Grace Kelly con il suo indiscutibile fascino contribuì enormemente nel conferire a Monaco una fama di livello mondiale, richiamando celebrità dello spettacolo da tutto il mondo e le personalità più note del jet set internazionale, con eventi mondani e turismo d'élite. Così, il Principato di Monaco venne salvato dai tentativi di annessione alla Francia da parte di Charles de Gaulle. Successivamente Monaco diventò un luogo ambito da tantissime celebrità, con un conseguente incremento della richiesta di immobili. L'operato di Ranieri III si contraddistinse per il crescente sviluppo immobiliare e l'ampliamento delle aree di Larvotto e Fontvieille, quartiere costruito negli anni settanta su terra sottratta al mare e, oltre ad aumentare il territorio monegasco del 40%, si concentrò anche sulla promulgazione di leggi finanziarie favorevoli, che contribuirono ad accrescere l'aura internazionale "da sogno" del principato. Per contrastare la fuga di capitali e residenti nel Principato di Monaco, la confinante Francia impose la creazione di una legge che vieta ancora oggi particolari privilegi a chi ha ottenuto la cittadinanza monegasca dopo il 1957. Dal matrimonio tra Ranieri III e Grace Kelly nacquero tre figli: Caroline, Albert e Stéphanie ma sfortunatamente, il 13 settembre 1982, la tragica scomparsa in un incidente stradale privò Monaco della sua amata principessa Grace, con grande sgomento della popolazione monegasca e di tutto il mondo dello spettacolo.
Tuttavia, il principato non perse il suo charme e Ranieri III proseguì con la famiglia nel suo ambizioso progetto di sviluppo, affiancato anche dall'intraprendente genero Stefano Casiraghi, marito della primogenita Caroline. Purtroppo anch'egli morì improvvisamente il 3 ottobre del 1990 a seguito di un incidente nautico avvenuto nel corso dei campionati del mondo offshore, mentre si trovava al largo di Saint-Jean-Cap-Ferrat, pilotando il suo catamarano. Nel 1993 il Principato di Monaco divenne membro delle Nazioni Unite e, nonostante non sia parte dell'Unione europea, si è allineato alla politica economica e doganale dell'Europa, convertendosi anch'esso all'Euro. Nella primavera del 2005 le condizioni di salute del vecchio Ranieri si fecero critiche e subentrò il figlio Alberto II come reggente. Il 6 aprile dello stesso anno, dopo la morte del padre spentosi a 82 anni, l'erede divenne il nuovo sovrano del Principato di Monaco. Il 1º luglio 2011, S.A.S. Alberto II di Monaco si è unito civilmente in matrimonio con l'ex atleta e modella sudafricana Charlène Wittstock; la funzione religiosa è stata celebrata dell'arcivescovo di Monaco monsignor Bernard Barsi il 2 luglio 2011 presso il Palazzo dei Principi di Monaco, alla presenza di esponenti delle maggiori casate nobiliari d'Europa, nonché di personaggi dello spettacolo e della finanza.