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Turismo / Trasporti

Panoramica

Dopo la seconda guerra mondiale, si ebbe in Grecia un decollo economico, spesso definito "miracolo economico greco": la crescita del PIL fra il 1950 e il 1973 si attestava infatti ad un valore medio del 7%, valore che, negli stessi anni, era superato solo dal Giappone. Da allora la Grecia ha introdotto numerose riforme del bilancio dello Stato, grazie anche ai finanziamenti da parte dell'Unione europea dall'anno della sua entrata, avvenuta nel 1981. Nel 2001 la Grecia entra a far parte dell'Euro, adottandolo ufficialmente nel gennaio 2002 insieme agli altri Stati dell'Unione. La crescita annuale del PIL della nazione ha superato notevolmente il corrispettivo valore della maggior parte dei Paesi dell'UE nel periodo dal 1996 al 2006. Oggi è l'industria dei servizi a rappresentare il settore più vitale dell'economia greca, seguito dall'industria e dall'agricoltura. In particolare, il settore del turismo rappresenta un'altra importante entrata, rappresentando il 15% circa del PIL annuale, e impiegando, direttamente e indirettamente, il 16,5% della forza lavoro. Considerevole è l'industria della marina mercantile, che tradizionalmente legata a nomi quali Onassis, Niarchos e Latsis, rappresenta il 4,5% del PIL ed ha, secondo l'ufficio statistiche del Dipartimento dei Trasporti americano, la flotta più grande del mondo per tonnellaggio, nonostante sia diminuita rispetto agli anni settanta. I maggiori porti del Paese sono quelli del Pireo di Atene e quello di Salonicco nel nord del Paese.

La Grecia è uno degli investitori principali della regione Balcanica, con 2 miliardi di euro di investimenti solo in Serbia, la National Bank of Greece ha inoltre acquistato, nel 2006, il 46% della Finansbank turca, e il 99,44% della Vojvođanska Bank serba. Importanti sono gli investimenti di Piraeus Bank, Eurobank e della società di telefonia mobile Cosmote in altri Paesi della regione come la Bulgaria e la Romania. Il settore manifatturiero rappresenta il 13% del PIL, con l'industria alimentare che ne rappresenta la fetta più grande. Da notare il settore delle alte tecnologie e delle telecomunicazioni, che è in continua crescita. Altri prodotti sono i materiali per l'edilizia, il settore tessile, i macchinari e gli apparecchi elettrici. Al 10% del PIL, l'edilizia e la costruzione di infrastrutture è un altro importante pilastro dell'economia, testimoniato dai notevoli progressi in tale campo e dal boom delle Olimpiadi del 2004. L'agricoltura, al 7% del PIL, è l'ultimo settore di quelli degni di nota, e provvede all'esportazione di frutta, vino e olio d'oliva, di cui il Paese è uno dei maggiori produttori mondiali. La forza lavoro totale è di 4,9 milioni, ed è la seconda più attiva in ambito OCSE dopo la Corea del Sud. Gli immigrati sono circa un quinto della forza lavoro totale e sono principalmente impiegati nell'agricoltura e nell'edilizia.

Notevole è anche l'estrazione di carbone sotto forma di lignite, pari ad una produzione di più di 62 milioni di tonnellate nel 2007, che porta la Grecia ad essere il 16º produttore di carbone nel Mondo.

Il PIL pro capite annuo greco è il 42° più alto del mondo ed è pari a 24.260$ secondo il Fondo Monetario Internazionale, paragonabile a quello di altri Stati europei come l'Italia, la Spagna e la Francia. La Grecia è diciottesima nel mondo come indice di sviluppo umano.

Entrata nell'Eurozona

La Grecia è stata accolta nell'Unione economica e monetaria dell'Unione europea dal Consiglio europeo il 19 giugno 2000, sulla base di una serie di criteri (tasso di inflazione, deficit di bilancio, debito pubblico, tassi di interesse a lungo termine, il tasso di cambio) utilizzando il 1999 come l'anno di riferimento. Dopo una verifica commissionata dal governo di Nuova Democrazia, al governo nel 2004, l'Eurostat ha rivelato che le statistiche per il disavanzo di bilancio erano state sottostimate.

La maggior parte delle differenze erano dovuti ad una modifica temporanea delle pratiche contabili da parte del nuovo governo, come la registrazione delle spese quando il materiale militare è stato ordinato e non ricevuto. Tuttavia, grazie all'applicazione retroattiva della metodologia SEC95 (in vigore dal 2000) da Eurostat, si è potuto dimostrare che nel 1999 il deficit era pari al 3,38% del PIL, superando quindi il limite del 3%. Ciò ha portato a sostenere che la Grecia non possedesse effettivamente tutti e cinque i criteri di adesione (assunzioni simili sono state fatte anche sugli altri paesi europei come l'Italia) e che sia quindi entrata nell'Eurozona attraverso una "falsificazione" dei valori del deficit.

Nel rapporto OCSE del 2005 per la Grecia, si è chiaramente affermato che "l'impatto delle nuove regole contabili sui dati di bilancio per gli anni 1997-1999 variava di 0,7-1 punto percentuale del PIL, questo cambiamento retroattivo della metodologia è stato responsabile per il deficit del 1999 rivisto superiore al 3%". Quanto sopra ha portato il ministro greco delle Finanze a dichiarare che il deficit di bilancio del 1999 era comunque al di sotto del limite del 3% previsto in base ai calcoli effettuati con la metodologia SEC 79 in vigore al momento della domanda e che quindi i criteri fossero stati raggiunti.

La prassi contabile originale per le spese militari è stata successivamente modificata in linea con le raccomandazioni di Eurostat.

Ragionieri forensi hanno dimostrato che i dati presentati dalla Grecia a Eurostat avessero una distribuzione statistica indicativa di una avvenuta manipolazione.

Crisi finanziaria (2010-2015)

A cavallo tra il 2008 e il 2009 l'effetto della crisi globale si ripercuote fortemente sull'economia greca, palesandone una fragilità dovuta alla cattiva gestione delle finanze pubbliche soprattutto in termini di stipendi statali e pensioni, corruzione ed evasione fiscale. Per la prima volta dal 1993 l'economia greca registra un caso di recessione; le stime sul deficit 2009 attribuiscono alla Grecia un rate del 12,5% sul PIL, mentre sul finire sempre del 2009 la disoccupazione è al 9,6% e il debito pubblico al 113,4% ma con una stima 2010 del 120,8%, che porterebbe la nazione ellenica a primeggiare in Europa in quanto a debito pubblico, superando l'Italia. Alla pari con altre nazioni europee che affrontano la crisi, in base ad uno studio della Euler Hermes la Grecia prevede per il 2010 un incremento dei fallimenti delle aziende del 15%. Lo stesso primo ministro George Papandreou a fine 2009 dichiara il rischio di bancarotta, e per evitare ciò il governo è costretto a varare, all'inizio del marzo 2010, una serie di misure volte a sanare i conti pubblici, quali il blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici e una riforma del sistema pensionistico, per un totale di 4,8 miliardi di euro. Nonostante ciò il governo riesce ad attrarre, nell'ottobre 2010, investimenti da parte di Cina e Qatar per diversi miliardi di dollari, e pianifica investimenti nel settore dell'energia verde, per un totale di 45 miliardi di euro. La situazione non sembra migliorare nel 2011, in quanto l'agenzia di rating Moody's taglia ulteriormente il rating della Grecia portandolo alla valutazione Caa1, cosa che costringe il governo ad effettuare nuovi tagli per 6,5 miliardi di euro e nuove privatizzazioni al fine di ottenere nuovi prestiti da parte dell'Unione europea e del Fondo Monetario Internazionale. Dopo oltre 5 anni di recessione, nel 3º trimestre del 2014 l'economia greca torna a crescere dello 0,7% sul Pil

Turismo

Una percentuale importante del reddito nazionale della Grecia deriva dal turismo che rappresenta il 16% del prodotto interno lordo. Secondo le statistiche di Eurostat, la Grecia ha accolto oltre 19,5 milioni di turisti nel 2009, un dato in aumento rispetto ai 17,7 milioni del 2007.

Nel 2007, la maggioranza dei visitatori in Grecia proveniva dal continente europeo, con un totale di 12,7 milioni di turisti, mentre il maggior numero di visitatori provenienti da un'unica nazionalità sono stati quelli del Regno Unito, (2,6 milioni), seguiti da vicino dai tedeschi (2,3 milioni). Nel 2010, la regione più visitata della Grecia è stata quella della Macedonia centrale, con il 18% del flusso turistico totale (pari a 3,6 milioni di turisti), seguita dall'Attica con 2,6 milioni e dal Peloponneso con 1,8 milioni. La Grecia settentrionale è la regione geografica più visitata del paese, con 6,5 milioni di turisti, mentre la Grecia centrale è seconda con 6,3 milioni.

Nel 2010, Lonely Planet ha classificato la grecia settentrionale e la città di Salonicco come quinta miglior destinazione turistica al mondo, paragonabili ad altre città come Dubai e Montreal. Nel 2011, Santorini è stata votata come "Best Island in the world" in Travel + Leisure. La sua vicina isola di Mykonos è la quinta nella categoria europea.

23 milioni di turisti hanno visitato la Grecia per tutto il 2014, un record per il turismo greco.

Trasporti

Dal 1980, la rete stradale e ferroviaria della Grecia è stata significativamente modernizzata. Lavori importanti sono stati fatti sulla Autostrada A2, che collega la parte nord-occidentale del paese con la parte nord-orientale e il ponte Rion Antirion, il più lungo ponte sospeso con cavo in Europa (2.250 m di lunghezza), che collega il Peloponneso da Rio (7 km da Patrasso) con Antirrio in Grecia centrale.

Ulteriori importanti progetti, al 2014, in fase di completamento sono la conversione della strada nazionale 8A, che collega Atene con Patrasso e ulteriormente verso Pyrgos nel Peloponneso occidentale, in un'autostrada ammodernato tutta la sua lunghezza; l'aggiornamento delle sezioni incompiute autostradali sulla A1, che collega Atene a Salonicco e la costruzione della metropolitana di Salonicco.

L'area metropolitana di Atene, in particolare, è servita da alcune delle infrastrutture di trasporto più moderne ed efficienti d'Europa, come l'aeroporto internazionale di Atene, la rete autostradale Attiki Odos a gestione privata e la metropolitana di Atene.

La maggior parte delle isole greche e molte delle principali città del paese sono collegate principalmente per via aerea grazie alle due principali compagnie aeree greche: l'Olympic Air e l'Aegean Airlines. I collegamenti marittimi sono garantiti da aliscafi e catamarani.

Il trasporto ferroviario in Grecia riveste un ruolo di minor importanza rispetto che in molti altri paesi europei, ma anch'essi sono stati ampliati, con nuovi collegamenti suburbani, intorno ad Atene, verso il suo aeroporto, a Kiato e a Chalkida, intorno Salonicco, verso le città di Larissa e Edessa e nella zona intorno a Patrasso. È stato quindi stabilito un moderno collegamento ferroviario tra Atene e Salonicco, mentre un aggiornamento per raddoppiare le linee in molte tratte dei 2.500 km complessivi di rete è tuttora in corso. Alcune linee ferroviarie internazionali collegano le città greche con il resto d'Europa, con i Balcani e con la Turchia.