Demografia
Lontana sia dall'Europa che dall'America e lambita da mari particolarmente pericolosi, l'Islanda si conservò disabitata a lungo. Nel IX secolo l'isola fu raggiunta da alcuni monaci irlandesi seguiti, nell'874, dai primi colonizzatori norvegesi. La piccola comunità tese ad ingrandirsi per l'arrivo costante di immigrati non solo scandinavi, ma anche scozzesi e irlandesi. Si stima dunque che, nel X secolo, la popolazione doveva raggiungere le 25.000 unità. Esaurite poco dopo le immigrazioni, l'isola godette di un periodo di benessere favorito dai frequenti contatti con la Norvegia. Questa situazione, favorevole all'incremento naturale della popolazione, si arrestò durante il dominio danese, per poi riprendere verso la fine del XIX secolo: se allora gli islandesi erano ancora 80.000, già nel 1930 raggiungevano le 109.000 unità per poi arrivare rapidamente alle 320.000.
Nazione con un livello di crescita naturale ed un tasso di fertilità nettamente al di sopra della media europea (2,23 figli per coppia nel 2010 contro la media europea di 1,4), anche grazie alle politiche di aiuti familiari, la popolazione islandese dovrebbe crescere, grazie al saldo naturale, fino a 500.000 persone entro il 2060, senza tenere conto dell'immigrazione, che pure negli ultimi anni è numerosa.
Gli immigrati sono circa 33 000 e compongono il 13% della popolazione, concentrati soprattutto nella capitale; di questi, la maggioranza provengono dalla Polonia (circa 8 000 polacchi, la comunità straniera più numerosa), dalla Lituania (circa 2000), dai Paesi scandinavi, dalla Germania e dall'Austria.
Distribuzione della popolazione
La popolazione si distribuisce, come in passato, lungo le aree costiere pianeggianti, in particolar modo nelle regioni occidentali. Le zone interne sono invece pressoché disabitate, fatta eccezione per alcune vallate. Le località più densamente popolate sono le coste del Faxaflói (dove sorge la capitale), di alcuni fiordi settentrionali e le pianure alluvionali del Sud-Ovest.
La densità media è una tra le più basse del pianeta, tanto più se si tiene conto che oltre un terzo degli islandesi vive nella capitale. Il solo centro di grandi dimensioni è ancora Reykjavík ma pochissimi sono i centri definibili davvero "città" (tra questi, Kópavogur, Hafnarfjörður, Akureyri, Reykjanesbær). L'Islanda è uno dei Paesi europei con il più alto tasso di incremento naturale (13,83 nati l'anno ogni 1 000 abitanti contro 6,57 morti).
Etnie
Rispetto alla maggior parte degli altri paesi d'Europa, l'Islanda ha una popolazione omogenea, non essendo stata soggetta a immigrazioni consistenti nell'ultimo migliaio di anni. I relativamente pochi immigrati presenti nel paese appartengono soprattutto ad altre etnie europee. Al 2016 il 92,04% della popolazione è costituito da Islandesi etnici, seguito dai Polacchi che sono il 3,63%. Il restante 4,33% è costituito da altre minoranze, soprattutto europee.
Religione
Gli islandesi hanno libertà religiosa, come sancito dalla Costituzione. La religione ufficiale è il luteranesimo, professato secondo la Chiesa Nazionale d'Islanda (Þjóðkirkjan). Durante la dichiarazione dei redditi, gli islandesi devono dichiarare l'appartenenza religiosa, consentendo così di distribuire una quota di imposta alla confessione religiosa scelta; per i non religiosi la quota viene destinata allo Stato. Al 2017 gli islandesi erano ripartiti nei seguenti gruppi religiosi:
- il 69,89% della popolazione appartiene alla Chiesa Nazionale d'Islanda;
- il 6,06% non aderisce ad alcuna religione;
- l'11,67% appartiene ad altri gruppi cristiani (soprattutto chiese luterane minori), di cui un 3,81% sono cattolici polacchi afferenti alla diocesi di Reykjavík;
- l'1,07% è membro dell'Ásatrúarfélagið, "Sodalizio della Fedeltà Divina" (o agli Asi, cioè gli dèi indigeni germanici);
- lo 0,84% è membro della chiesa zuista;
- il 9,97% non ha specificato la propria affiliazione religiosa.
La percentuale di cristiani ha mostrato negli ultimi anni un rapido e costante calo, mentre altre religioni sono in crescita. Lo zuismo è un movimento di protesta che definisce se stesso come movimento religioso di neo-sumero; esso si prefigge lo scopo di abolire il privilegio e il sovvenzionamento statale concesso alla chiesa luterana nazionale. Secondo l'ultimo studio dell'Istituto statunitense Gallup sull'Indice globale sulla religiosità e sull'ateismo reso pubblico l'8 agosto 2012 gli atei in Islanda sarebbero però il 10% della popolazione. Secondo un sondaggio del 2015 invece risulta che oltre il 40% degli islandesi sotto i 25 anni si dichiara ateo, e lo 0% crede nel creazionismo.
Lingue
La lingua ufficiale dello Stato è l'islandese. La lingua di quest'isola venne importata nel IX e nel X secolo dai norvegesi che la colonizzarono ed appartiene quindi al gruppo nordico occidentale delle lingue germaniche.. A causa della posizione geografica l'islandese è la lingua scandinava più conservata dai tempi antichi in fatto di vocabolario, ortografia e grammatica.. Viene utilizzato l'alfabeto latino, a cui vanno ad aggiungersi due caratteri: þ e ð.
Inoltre, lo Stato islandese ha ufficialmente riconosciuto la lingua dei segni islandese (islenskt táknmál) come lingua primaria della comunità sorda islandese, ed è protetta da diritti costituzionali. Anche il braille islandese, lingua scritta della comunità dei ciechi, è riconosciuto.
Onomastica
Anziché utilizzare i cognomi, gli islandesi aggiungono al proprio nome personale il patronimico (nome del padre al genitivo) seguito dai suffissi:
- -son (figlio) o
- -dóttir (figlia).
In questo modo, Baldur figlio di Jon si chiamerà Baldur Jonsson. Sua sorella Elin invece si chiamerà Elin Jonsdóttir.
Ordinamento dello Stato
L'Islanda è una Repubblica dal 1944. Ha un sistema di governo parlamentare: il capo del governo e i ministri esercitano il potere esecutivo; il governo, per restare in carica, deve essere sostenuto dalla maggioranza dei membri del Parlamento (Althing). Il presidente della Repubblica, eletto dai cittadini, rimane in carica per quattro anni. Vigdís Finnbogadóttir, prima donna presidente nello Stato, e una delle prime con la carica di capo di Stato in tutto il mondo (eccettuate le regine regnanti), è stata riconfermata per ben tre volte nella carica.
Suddivisioni storiche e amministrative
L'Islanda è suddivisa amministrativamente in municipalità, contee e regioni.
Regioni
L'Islanda è divisa in 8 landsvæði (regioni), usate principalmente per scopi statistici, per delimitare le giurisdizioni delle corti distrettuali e in generale per l'attribuzione del codice postale. Prima del 2003 le regioni erano anche utilizzate per le elezioni dell'Althing. Questi utilizzi (eccetto per quelli statistici) sono comunque basati su una vecchia versione delle regioni dove la città di Reykjavík era una regione speciale ed i comuni limitrofi nell'odierna Regione della capitale erano parte della regione del Reykjanes, oggi nota come Suðurnes.
Contee
L'Islanda è tradizionalmente divisa in 23 contee, sýslur, e 14 città indipendenti, kaupstaðir. Oggi questa divisione non ha più significato a livello amministrativo, visto che il Paese è oggi diviso in 26 magistrature, nelle quali i rispettivi magistrati sono la maggiore autorità per quanto riguarda la polizia locale (eccetto a Reykjavík dove c'è uno speciale ufficio di commissariato di polizia) e le funzioni amministrative come la dichiarazione di bancarotta o il matrimonio civile. Le giurisdizioni di questi magistrati seguono spesso le linee delle contee tradizionali, ma oggi si usa più di frequente riferirsi ad essi col nome della loro sede e non con quello della contea tradizionale (come per molte province italiane) anche quando si trovano sullo stesso territorio.
Comuni
Il territorio è suddiviso in 79 sýslur (comuni). La maggior parte include un centro abitato principale (kaupstaður).
Città principali
L'unico centro abitato dell'Islanda che possa definirsi città è Reykjavík, la capitale, in cui risiede quasi il 40% della popolazione. Oltre che sede politica e amministrativa è anche il principale centro industriale, possiede un porto e un aeroporto. La qualità della vita è piuttosto alta, così come il reddito pro capite, che è anzi tra i più elevati del continente. Le altre "città" principali si trovano, inevitabilmente, tutte lungo la costa. Oltre a Reykjavík, sempre a sud, si trovano Hafnarfjörður, Kópavogur, Selfoss e Keflavík, sede dell'aeroporto internazionale. Nella parte ovest dell'isola tra i principali centri si annovera Akranes, mentre a nord Akureyri ed Húsavík. Egilsstaðir è il principale centro dell'est Islanda. L'isola più importante è Vestmannaeyjar.
Istituzioni
Ordinamento scolastico
L'istruzione è obbligatoria e gratuita dai 6 ai 16 anni, Ma la maggior parte dei giovani prosegue negli studi. Vi è quindi un alto livello culturale e non esiste l'analfabetismo.
Nel 2007 erano presenti 8.179 insegnanti e nel 2009 si contavano 81.854 studenti e 3.450 laureati.
Il 7,6% del PIL islandese è investito nella pubblica istruzione, mentre il 3,1% nella ricerca.
Sistema sanitario
Il sistema sanitario è uno dei migliori del mondo. In Islanda non esistono le scuole di specializzazione per i medici neolaureati (ad eccezione della medicina del lavoro e medicina di base), per cui questi ultimi si recano soprattutto in Svezia o Stati Uniti per completare il loro percorso di studio.
Forze armate
L'Islanda è uno dei pochissimi Paesi al mondo a non possedere un esercito ma solo di un corpo di polizia e la guardia costiera, dotata anche di battelli armati per la sorveglianza della propria flotta di pescherecci, data la fortissima concorrenza con le flotte della Gran Bretagna, della Danimarca, della Norvegia e della Russia, concorrenza spesso sfociata in aspre dispute diplomatiche tra questi Paesi. La difesa militare del Paese è affidata agli Stati Uniti, precisamente alla IDF (Icelandic Defence Force). Gli Stati Uniti hanno installato basi militari sull'isola sin dalla seconda guerra mondiale, ampliate e rafforzate durante la Guerra Fredda in funzione anti-sovietica. Pur impegnandosi a garantire la sicurezza dell'Islanda, il governo statunitense ha chiuso l'ultima base militare (Keflavík) nel 2006, anche a seguito di numerose proteste da parte degli abitanti, contrari alla permanenza della base. L'Islanda è un membro della NATO (North Atlantic Treaty Organization), alleanza militare che lega la maggior parte dei Paesi europei, il Canada e gli Stati Uniti.
Sistema giudiziario
Il sistema giudiziario islandese, basandosi sul diritto danese, non prevede la pena di morte.
Nel 2010 si sono registrati 2 300, 6 reati ogni 10 000 ab., per un totale di 73 525 infrazioni, di cui 40.449 solo nella regione della capitale.
Arte e cultura
Per quanto riguarda l'ambito musicale, la musicista islandese più famosa al mondo è sicuramente Björk, il cui stile istrionico abbraccia molti diversi generi (alternative rock, trip hop, elettronica, jazz, etc.). Noti sono anche i Sigur Rós e i Múm, band esponenti del dream pop e del post-rock; gli Of Monsters and Men, giovane gruppo pop con influenze folk; i GusGus, formazione dedita alla musica elettronica; così come la cantautrice Emiliana Torrini (di madre islandese e padre italiano) che, oltre che per sé stessa, ha scritto brani anche per Madonna e Kylie Minogue. Ha ottenuto grande successo, davanti a un pubblico di circa 150 milioni di telespettatori, la giovane Yohanna all'Eurovision Song Contest 2009 con il brano Is it true. L'Islanda è anche patria di Vratyas Vakyas, fondatore e unico membro della one man band folk metal Falkenbach. Attualmente vive a Düsseldorf, in Germania. Un altro gruppo musicale sono gli Skálmöld che cantando unicamente i testi in lingua madre promuovono tradizioni e le mitologie vichinghe collegate. Altri gruppi poco conosciuti sono i Trúbrot, gli Icecross e i Náttúra, attivi nei primi anni Settanta.
Nell'ambito cinematografico la figura più importante è quella di Friðrik Þór Friðriksson, regista, sceneggiatore e produttore: nel 1987 ha fondato la Icelandic Film Corporation, la principale società di produzione islandese e nel 1991 il film da lui diretto, Children of Nature, è stato candidato all'Oscar come miglior pellicola straniera. Nel 2002 ha riscosso un buon successo internazionale il film Nói Albínói, scritto e diretto dal regista e sceneggiatore Dagur Kári.
Kári, tra le altre cose, è figlio di Pétur Gunnarsson, scrittore, poeta, nonché autore di canzoni, molto famoso in patria. Lo scrittore islandese più noto in assoluto è comunque il romanziere Halldór Laxness, premio Nobel per la letteratura nel 1955.
Dal 2004, ogni anno alla fine di settembre ha luogo il Reykjavík International Film Festival, festival internazionale del cinema.
Nordicum-Mediterraneum è un forum internazionale e interdisciplinare per la presentazione, discussione e scambio di idee e risorse legate al mondo Mediterraneo e Nordico, pubblicato dall'Università di Akureyri. In particolare Nordicum-Mediterraneum studia i legami tra l'Islanda e l'Italia, dal punto di vista storico, culturale, economico, politico, scientifico, religioso e artistico; analizza poi le origini comuni e le tradizioni intrecciate delle comunità del Nord eurasiatico - Nordicum - e del Sud - cioè Mediterraneum.
Iceland Review è la rivista islandese più antica e famosa, scritta in lingua inglese.
Tradizioni
- L'alfabeto ha 32 lettere (vedasi lingua islandese). Alla A segue la Á e così via fino alla Ö, che contrariamente alla lingua tedesca viene considerata una lettera a parte e non una variante della O (ciò significa che in un elenco ordinato alfabeticamente le due lettere verranno differenziate, stessa cosa vale per le lettere accentate).
- Nell'elenco telefonico gli abbonati sono ordinati in base al loro primo nome, dato che la seconda parte non è un cognome ma un patronimico, formato dal nome del padre con il suffisso -son per i figli oppure -dóttir per le figlie. Veri cognomi sono assai rari e di origine straniera (soprattutto danese).
Questi nomi vengono mantenuti anche in seguito al matrimonio. Spesso i figli vengono chiamati con nomi già presenti in famiglia. Molti islandesi sono in grado di ripercorrere il proprio albero genealogico fino ai tempi della colonizzazione.
- L'Islanda è il Paese che ha ospitato il Roverway 2009, campo scout internazionale per giovani di tutto il mondo.
Cucina
Festività
Qui di seguito vi è un calendario di tutte le festività in Islanda, le quali non sono legate solo a celebrazioni religiose ma anche e soprattutto ad altri eventi collegati a tradizioni popolari.
Sport
Calcio
La Nazionale di calcio islandese è salita recentemente alla ribalta delle cronache per la storica prima qualificazione ed il cammino intrapreso agli europei di calcio di Francia 2016 arrivando sino ai quarti di finale. Una curiosa caratteristica della Nazionale di questo Paese è che tutti e 23 i giocatori che compongono attualmente la rosa militano in squadre non islandesi. Mentre per guidare la Nazionale è stato chiamato lo svedese Lars Lagerbäck, che già aveva fatto bene con la selezione del proprio Paese.
Questo nuovo corso dato alla vita calcistica nazionale è dovuto ad un progetto a finanziamento statale a lungo termine avviato in Islanda nel 2002 e che ha portato in dieci anni ad una crescita esponenziale di tutto il movimento sportivo nazionale. Per permettere di praticare la disciplina anche nel gelo dell'inverno nordico, sono stati costruiti sei campi regolamentari indoor aperti a uomini, donne e bambini, non solo ai professionisti, oltre che campi di minori dimensioni in ogni scuola dell'isola, finanziati dalla Federazione calcistica dell'Islanda (Knattspyrnusamband Islands) e dai municipi. In Islanda oggi c'è un impianto ogni 50 000 abitanti, media più alta d'Europa. Un programma di aggiornamento per allenatori, aperto a tutti e a basso costo, ha decuplicato il numero dei tecnici locali, passati da 70 a 700 in poco tempo. La programmazione si è unita alla cultura sportiva di un popolo così poco numeroso che i ragazzi più dotati si dedicano abitualmente a più di una disciplina.