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Geografia

L'arcipelago giapponese è composto da un totale di 6 852 isole situate al largo delle coste orientali asiatiche, confina con il mar di Ohotsk a nord, l'oceano Pacifico a est, il mar Cinese Orientale a sud e il mar del Giappone a ovest. Il Paese, comprese tutte le isole da esso controllate, si trova tra le latitudini 24° e 46° N, e longitudine 122° e 146° E. Le quattro isole principali, da nord a sud, sono Hokkaido, Honshu, Shikoku, Kyushu, le quali formano un arco lungo circa 3 000 km che si apre verso nord-ovest. Le isole Ryukyu, Okinawa compresa, sono situate a sud di Kyūshū.

Il 73% del territorio giapponese è composto da foreste e montagne, rendendolo inadatto per l'uso agricolo, industriale o residenziale. Il sistema montuoso principale è costituito dalle Alpi giapponesi, situate al centro di Honshu, a cavallo della fossa tettonica Itoigawa-Shizuoka. La maggior parte delle vette, caratterizzate da forme spigolose e cime scoscese, sfiorano e in alcuni casi superano i 3 000 metri (la vetta più alta è il monte Fuji-san, 3 776 m). Le pianure, delle quali la pianura Kanto è la più vasta, sono situate lungo la costa o lungo le vallate interne.

Le isole del Giappone si trovano in una zona vulcanica all'interno della cintura di fuoco del Pacifico. Esse sono principalmente il risultato di grandi movimenti oceanici verificatisi nel corso di centinaia di milioni di anni, a partire dalla metà del Siluriano sino al Pleistocene, a causa della subduzione della placca delle Filippine sotto la placca dell'Amur e della placca di Okinawa a sud, e della subduzione della placca pacifica sotto la placca di Okhotsk a nord. Il Giappone era originariamente collegato alla costa orientale del continente eurasiatico. I movimenti oceanici hanno spinto il Giappone verso est, formando il Mar del Giappone circa 15 milioni di anni fa.

Il Giappone ha 165 vulcani, di cui 108 attivi. Terremoti distruttivi, spesso con conseguenti tsunami, si verificano più volte ogni secolo. Il terremoto del Kanto nel 1923 uccise oltre 140 000 persone. Tra i terremoti più recenti più importanti si ricordano il grande terremoto di Kobe del 1995 e il terremoto del Tohoku dell'11 marzo 2011. Quest'ultimo fece registrare un magnitudo di 9.0, innescando uno tsunami di grandi dimensioni.

Idrografia

A causa della conformazione stretta e allungata delle isole giapponesi, i fiumi che attraversano il Paese sono generalmente brevi. Essi sono inoltre rigonfi durante il disgelo primaverile o le piogge estive, diventando invece esigui corsi d'acqua durante la stagione asciutta; la scarsa profondità e le frequenti rapide ne permettono la navigazione unicamente a imbarcazioni molto leggere. Il fiume più lungo è lo Shinano, nell'isola di Honshu, con un corso di circa 370 km; sull'isola altri fiumi importanti sono il Tone, il Kitakami, il Tenryu e il Mogami. Tra i principali fiumi di Hokkaidō vi sono l'Ishikari, secondo fiume giapponese per estensione del bacino, oltre al Teshio e al Tokachi. Lo Yoshino è il maggiore fiume di Shikoku. Numerosi sono i laghi, alcuni di origine vulcanica, che spesso si formano nelle caldere dei vulcani spenti e altri formati da sbarramenti delle valli fluviali; in gran parte sono situati in montagna, dove spesso sono diventati luoghi di soggiorno estivi. Il principale è il lago Biwa, nell'isola di Honshu, che ha una superficie di 670 km² e una profondità di 104 m.

Clima

Il clima del Giappone è generalmente temperato ma varia a volte in modo sensibile da nord a sud. La temperatura media invernale è di 5,1 °C, mentre quella media estiva è di 25,2 °C. La più alta temperatura misurata in Giappone è di 41 °C fatta registrare il 12 agosto 2013. La stagione delle piogge incomincia nel mese di maggio a Okinawa. Fondamentalmente è possibile dividere l'arcipelago in sei distinte zone:

  • Hokkaidō, situata all'estremo nord della regione, ha inverni rigidi ed estati fresche con clima prevalentemente montano. Le precipitazioni sono normali, tranne in inverno in cui le isole vengono solitamente sepolte dalla neve.
  • Mar del Giappone a ovest. In inverno vi sono forti nevicate causate dai venti che in estate espongono a brezze fresche la regione. In ogni caso le temperature possono raggiungere a volte picchi elevati (tipico delle regioni toccate dal Föhn).
  • Isola centrale; clima tipico delle parti più interne delle isole, con forti sbalzi di temperatura dall'estate all'inverno e dal giorno alla notte. Poche precipitazioni.
  • Seto Naikai, in cui la zona marina tra Honshū, Shikoku e Kyūshū viene riparata dai monti Chūgoku e Shikoku dai venti caratterizzando l'area con un clima particolarmente mite durante tutto l'anno.
  • Oceano Pacifico; la costa est in cui gli inverni sono rigidi con poche precipitazioni e estati calde e afose.
  • Isole a sud ovest, la cui zona è caratterizzata da un clima subtropicale con inverni caldi e estati torride. Le precipitazioni sono abbondanti e sovente si abbattono tifoni.