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Dal numero di stelle che i ristoranti belgi hanno ricevuto negli anni da parte della guida Michelin (anche se di meno negli anni recenti), taluni ritengono la cucina belga tra le migliori d'Europa: essa ha infatti reinterpretato la tradizione gastronomica della vicina Francia in maniera del tutto originale, adattandola ai prodotti tipici offerti dal suo territorio. La cucina belga possiede in effetti dei tratti ampiamente regionali che offrono una grande varietà di ricette e ingredienti. Baluardi dell'arte culinaria belga sono il cioccolato, la birra, le patatine fritte, i celebri cavoletti di Bruxelles e le wafels (in olandese) o g>aufres (in francese).

Cioccolato

Assieme alla Svizzera, il Belgio è la nazione con la più solida tradizione cioccolatiera al mondo, il che è testimoniato dal fatto che marche belghe come Neuhaus, Côte d'Or, Leonidas e Godiva siano rinomate e apprezzate ovunque. Va al Belgio anche il merito di aver inventato le cosiddette praline, cioccolatini dal guscio croccante e dal ripieno morbido. Nel paese sono presenti oltre 2000 negozi specializzati nella vendita di questo prodotto: dalle praline di pasticceria al ripieno di pistacchi, nocciole o frutta, alle classiche tavolette commerciali.

Birra

Si producono oltre 601 differenti tipi di birra: la maggior parte della birra consumata nel paese consiste di lager commerciali come Jupiler, Maes o Stella Artois, ma sono anche diffuse ales sempre commerciali ma più vicine alla tradizione belga, come Leffe, Grimbergen, Hoegaarden, Affligem, tutte comunque appartenenti a grandi gruppi industriali.

Ben più prestigiose sono le produzioni artigianali di piccoli birrifici (ve ne sono circa 120 in tutto il paese), quelle dei monaci trappisti e il cosiddetto Lambic, specialità unica del Belgio a fermentazione spontanea prodotta unicamente nella zona a sud-ovest di Bruxelles chiamata Pajottenland e anche Deus, Brut des Flanders è prodotta dalla birreria Brouwerij Bosteels di Buggenhout (un piccolo borgo vicino a Mechelen, a nord di Bruxelles). Fabbricata con la stessa tecnica dello champagne: fermentazione in serbatoio e rifermentazione in bottiglia, seguita dalle tradizionali fasi di “remuage” e “dégorgement”. Questi prodotti d'eccellenza, che spesso uniscono secoli di storia all'estro di giovani birrai, richiamano appassionati da tutto il mondo.

La birra è largamente impiegata nella preparazione di ricette a base di carne e pesce (un piatto a base di cozze viene preparato con la birra) come lo è il vino in altri paesi.

Patatine fritte

Orgoglio dei Belgi sono le loro patatine fritte ("frieten", "frites", "frituur"), per le quali esiste una sorta di venerazione. Molto comuni sono i chioschi in strada, nelle stazioni ecc. chiamati "frituur" nelle Fiandre e "friterie" in Vallonia. Le patate sono estensivamente coltivate in Vallonia e nelle Fiandre.

Primi piatti

Come prima portata, i Belgi mangiano spesso minestre e zuppe calde (passati di verdure). Particolarmente popolari risultano per esempio la zuppa al cavolo, panna e prosciutto crudo e la crema di piselli, di porri e di rabarbaro. Sono consumate frequentemente anche le tipiche torte salate, il cui ingrediente base può essere il cavolino di Bruxelles o altre verdure.

Secondi piatti

Il Belgio, grazie alla sua posizione, ha un'ottima tradizione sia nel campo del pesce (pescato nel Mare del Nord) sia nel campo della carne (proveniente dalle fertili pianure del Brabante). Uno dei più celebri secondi belgi è il waterzooi, tipico di Gand ma diffuso in tutto il paese: si tratta di pesce o pollo con panna, verdure e ortaggi (patate, rape, sedano, porri e carote). Altri piatti diffusi sono il maiale e il coniglio alla birra, la cacciagione, e le bistecche, spesso accompagnate da salse e mostarde. Largamente utilizzati in cucina sono la cipolla e lo scalogno, che danno ai piatti un gusto particolarmente delicato. Tra gli insaccati, si segnala invece il boudin, salsiccia di maiale composta con pane, uova e spezie. Molto comune è il consumo di frutti di mare, tra i quali i più amati e diffusi sono sicuramente i mitili (cozze), preparati in brodo o in svariati modi (pomodoro, vino, birra) e accompagnati da patate fritte (moules et frites). Altro prodotto tradizionale sono i jefke, filetti di aringa serviti con olio, aceto, limone, maionese e accompagnati da scalogno e fagioli. Tra le verdure, oltre ai già citati cavolini di Bruxelles, spicca l'indivia, spesso gratinata.

Stoofvlees o Carbonade alla fiamminga è un robusto secondo piatto tipico del Belgio a base di carne di manzo (anticamente si utilizzava il cinghiale) tagliato a pezzetti; una sorta di spezzatino cotto molto lentamente nella birra belga e arricchito con cipolle e aromi.

Dolci

Per quanto riguarda i dessert, i Belgi usano spesso proporre formaggi (ne esistono molti prodotti localmente), a fine pasto e volendo anche prima del tradizionale dolce, alla maniera francese. Tra i dolci più famosi invece, vi sono le "wafels" (in olandese) o gaufres (in francese), cialde morbide e calde servite, per esempio, con cioccolata fusa o con panna e fragole. Tra le torte, famose sono quelle alle pere e alle mele, allo zucchero di canna, ma ci sono molte ricette locali legate alla tradizione e alle feste. Tra questi, tipici del Natale sono la Buche de Noël, un tronchetto ripieno di crema al burro o panna ed il Cougnou, una brioche avente forma di neonato (a simboleggiare Gesù Bambino), che viene mangiata tradizionalmente il mattino di Natale. Diversi tipi di dolci sono serviti a colazione o soltanto a merenda, e non solo dunque a fine pasto.

Pittura e scultura

È possibile parlare di arte belga solamente facendola partire dal 1830, anno della rivoluzione e dell'indipendenza dai Paesi Bassi; invece, per quanto riguarda i secoli precedenti, è il caso di inserire gli artisti nativi del Belgio nella cosiddetta arte fiamminga. In Belgio, nella prima metà dell'Ottocento si diffuse il neoclassicismo di marca francese, seguito nel giro di pochi decenni, dal Romanticismo parigino. La Scuola paesaggistica di Tervuren aprì la strada all'impressionismo e al fauvismo brabantino. Ai primi del Novecento si imposero l'espressionismo, il simbolismo e il Modern Style.

Il Belgio vanta numerosi artisti di fama mondiale, tra cui Pieter Paul Rubens, René Magritte, Guy Huygens, Jan van Eyck, Pieter Bruegel il Vecchio, Hans Memling, James Ensor, Paul Delvaux, Jean-Michel Folon.

René Magritte è probabilmente il più famoso degli artisti belgi. Assieme a Paul Delvaux, è il principale rappresentante dello stile surrealista. Nell'ambito dell'arte contemporanea si ricorda la partecipazione di due artisti belgi Dotremont e Guillaume Corneille alla formazione del gruppo espressionista di artisti d'avanguardia COBRA (dalle iniziali di Copenaghen, Bruxelles, Amsterdam)

Architettura

Nell'architettura è molto noto il nome di Victor Horta, uno degli ideatori dell'architettura Art Nouveau, uno stile che ebbe una grande influenza sugli stili architettonici del XX secolo.

Il Belgio possiede una grande varietà di musei e mostre. Tra i principali musei troviamo il "Museo Reale di Belle Arti" di Anversa, che ha un'ammirevole collezione di lavori di Peter Paul Rubens; e il "Museo Reale di Belle Arti del Belgio" di Bruxelles, che ha un cinema, una sala concerti, e opere di diversi periodi.

Letteratura

Gli inizi della letteratura belga fiamminga si fanno risalire alla conquista dell'indipendenza, che favorì la diffusione di un romanticismo aggregato sia di un nazionalismo sia di un provincialismo rurale, contenitori tematici dai quali gli scrittori prelevarono elementi sociali e psicologici di indagine e di approfondimento. Verso la fine dell'Ottocento la letteratura belga risentì gli influssi di quella germanica e di quella olandese, riunita attorno alla rivista Van Nu en Straks ("Oggi e domani") fondata nel 1893, ambiziosa e innovatrice.

Negli stessi anni cominciò a prendere il sopravvento la letteratura in lingua francese, incentrata sulla rivistaJeune Belgique ("Giovane Belgio") fondata da Max Waller nel 1881. Da questo momento la letteratura in lingua francese accolse tutte le innovazioni introdotte in Francia, a cominciare dal naturalismo, con i suoi temi di indagine sociale e psicologica.

Durante la prima guerra mondiale e a cavallo delle due guerre la poesia belga si accostò a esperienze dadaiste ed espressioniste e la letteratura fiamminga si avvicinò sempre più a quella olandese.

Tra i più noti scrittori belgi ci sono i francofoni Nathalie Gassel, Maurice Maeterlinck, Amélie Nothomb e Georges Simenon, oltre a Henri Michaux, artista poliedrico che fu insieme scrittore e pittore. Di origine belga da parte di madre era anche la grande scrittrice francese Marguerite Yourcenar. Inoltre diversi scrittori francesi, come Victor Hugo, trovarono in passato rifugio in Belgio, per ragioni editoriali o politiche. Fra gli scrittori di lingua neerlandese vanno elencati Willem Elsschot, Hugo Claus, Jef Geeraerts, Tom Lanoye.

Molto conosciuto a livello internazionale è anche il grande storico Henri Pirenne.

Un'altra componente importante della tradizione culturale belga è data dai fumettisti, come Hergé (Tintin), Willy Vandersteen (Bob et Bobette, Suske en Wiske nell'originale fiammingo), Morris (Lucky Luke), Peyo (I Puffi), Franquin (Spirou, Marsupilami, Gaston Lagaffe), Marc Sleen (Nerone).

Teatro

Per quanto riguarda il teatro in lingua francese, se nel Rinascimento si sviluppò il gusto per la tragedia, nel Seicento si imposero le rappresentazioni gestite dai gesuiti basate su temi religiosi, e nell'Ottocento si assistette ai primi tentativi di creare un vero e proprio teatro nazionale sorretto da drammi storici. Solamente con le opere di Maurice Maeterlinck il teatro belga raggiunse una dimensione internazionale.

Il teatro in lingua fiamminga seguì, invece, un'evoluzione leggermente diversa: nel Medioevo proliferarono i drammi romanzeschi e le rappresentazioni sacre di miracoli; durante il Rinascimento si imposero autori classici e nell'Ottocento l'intero movimento teatrale ricevette forti impulsi sia organizzativi sia realizzativi.

Musica

Anversa e Bruxelles già nel Quattrocento divennero importanti centri musicali, fiorenti nello sviluppo della musica polifonica e di quella contrappuntistica, insegnate dall'Accademia di Musica. In questo periodo si misero in evidenza vari artisti, tra i quali Josquin Desprez.

Nei secoli successivi in terra belga si perfezionò la composizione sacra e il mottetto per doppio coro ideato da Henri Dumont nel Seicento.

Adolphe Sax è noto per aver inventato il sassofono nel 1841.

Il più eminente musicista belga del XIX secolo è senz'altro il compositore César Franck, mentre nel periodo tra '800 e '900 non si può non citare il virtuoso del violino e compositore Eugène Ysaÿe e, nel ventesimo secolo, il celebre violinista Arthur Grumiaux.

Nel Novecento i compositori belgi hanno sviluppato esperienze nella musica dodecafonica, in quella elettronica e nella musica leggera. La più antica orchestra sinfonica belga è la Brussels Philharmonic, fondata nel 1935 all'interno dell'emittente radiofonica INR/NRI.

Jacques Brel è il più noto cantautore belga. Nel jazz, Django Reinhardt e Toots Thielemans sono nomi che hanno contribuito alla fama del genere in terra belga. Salvatore Adamo, di origine italiana, è uno dei più popolari cantanti belgi di varietà.

Nel commerciale/alternativo si ricordano alcuni importanti artisti, su tutti gli Hooverphonic autori di alcuni album di fama internazionale e originari della provincia Anversa. Il loro leader, Alex Callier, è inoltre un importante compositore e produttore a livello mondiale. Sono belgi e hanno raggiunto una certa fama internazionale anche i dEUS, gli Ancient Rites, gli Ocean of Sadness, i SoulWax, i K's Choice e la punk band The Kids. Famoso in tutto il mondo è anche il cantante e compositore di musica elettronica Stromae, di madre belga e padre africano.

Cinema

Tra gli attori belgi più conosciuti vi è sicuramente l'artista marziale Jean-Claude Van Damme, protagonista di numerosi film d'azione americani negli anni novanta.

Tra i registi belgi degni di nota vi sono i Fratelli Dardenne.

Sport

Il Belgio è ben rappresentato nel mondo dello sport. Lo sport nazionale è il ciclismo, di cui il Paese detiene il record di campionati del mondo su strada (ben 25 ori) precedendo l'Italia (19 ori). In Belgio si corrono alcune delle più importanti classiche ciclistiche, come il Giro delle Fiandre, la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi. Uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi, Eddy Merckx, è belga. Ha vinto cinque Tour de France, cinque Giri d'Italia, una Vuelta a España, tre Campionati del Mondo, due giri del Belgio e un Giro di Svizzera. Altri grandi campioni di ciclismo sono Rik Van Looy, unico corridore in grado di vincere tutte le classiche del suo tempo, Roger De Vlaeminck, uno dei più forti corridori di sempre nelle corse di un giorno, Rik Van Steenbergen e Freddy Maertens. Merckx, Van Looy e De Vlaeminck sono anche gli unici ciclisti ad avere conquistato fino a ora tutte le classiche. Negli anni 90 particolarmente famoso per le sue gesta nelle classiche del Nord è stato Johan Museeuw. Attualmente i ciclisti più forti e titolati sono, Tom Boonen, vincitore nel 2005 del titolo mondiale oltre che plurivincitore della Parigi-Roubaix (4 volte) e del Giro delle Fiandre (3 volte), e Philippe Gilbert, che nel 2011 ha vinto il trittico delle Ardenne: Amstel Gold Race, Freccia Vallone, Liegi-Bastogne-Liegi prima di conquistare nel mese di giugno la maglia di campione nazionale esibita subito al Tour de France per poi fregiarsi della maglia iridata anche lui, ai mondiali del 2012

Il calcio è molto popolare. La nazionale di calcio porta il soprannome di "Rode Duivels" (cioè diavoli rossi): fu terza ai Campionati Europei del 1972, seconda a quelli del 1980 e quarta al Campionato del Mondo del 1986, trascinata da Vincenzo Scifo e Jan Ceulemans. Il declino della squadra cominciò nel 2004, e fu confermato nel 2006, anno in cui per la prima volta in 28 anni, il Belgio non partecipò alla Coppa del Mondo. La Nazionale di calcio belga non è riuscita a qualificarsi neanche agli Europei del 2008, ai Mondiali del 2010 e ai Campionati Europei del 2012. Tuttavia con l'avvento del nuovo CT Marc Wilmots e grazie all'innesto di giovani talenti quali Eden Hazard e Kevin Mirallas, la nazionale sembra essere tornata competitiva raggiungendo nel ultimo mondiale ,svolto in Brasile, i quarti di finale,sconfitta dal Argentina.Attualmente occupa il 2º posto nel Raking Ufficiale della FIFA.

Il Belgio conta anche tra i suoi campioni due tenniste numero uno del mondo, la fiamminga Kim Clijsters e la vallona Justine Henin, nonché importanti atleti come la centometrista Kim Gevaert, la saltatrice in alto Tia Hellebaut e i gemelli quattrocentometristi Kevin Borlée e Jonathan Borlée. Ha avuto anche campioni mondiali di motocross (Roger De Coster, Joël Robert, Georges Jobé e Stefan Everts che tuttora detiene il record di mondiali vinti), automobilismo come Jacky Ickx, considerato da molti il più grande pilota belga in assoluto, arrivando a un soffio dalla vittoria nel Campionato mondiale di Formula 1 nel 1969 e nel 1970, Thierry Boutsen e Bertrand Gachot, tennis tavolo (Jean-Michel Saive, David Waefelaer) e Jūdō come Ingrid Berghmans, oro, Campionato del mondo 1984.

Religion

Il cattolicesimo è la religione principale; tuttavia è in atto un forte processo di secolarizzazione. Nel 2010 il 60% della popolazione si dichiara cattolico, pur essendo l'87% della popolazione nato in famiglie cattoliche. Nel 1980 si dichiarava cattolico il 72% dei belgi, sceso al 68% nel 1990 e al 65% nel 2005. Vi sono minoranze musulmane, protestanti ed ebree. L'Antoinismo è l'unica religione con sede in Belgio, con la presenza di 32 templi e con il primo grande tempio antonista e centro morale e mondiale a Jemeppe-sur-Meuse nella Provincia di Liegi, in Vallonia, la cui notorietà e il successo (particolarmente in Francia) hanno superato i confini del paese.

La religione fu una delle differenze tra il sud cattolico e il nord protestante del Regno dei Paesi Bassi che portarono alla separazione del sud, nel 1830, e alla nascita del Belgio attuale. Questo spiega anche l'attuale prevalenza numerica dei cattolici.

Dal 1830, il cattolicesimo ha avuto anche un ruolo importante nella politica belga. Un esempio sono le cosiddette "guerre scolastiche" ("guerres scolaires" in francese) tra liberali e cattolici che si ebbero tra il 1879 e il 1884 ("prima guerra scolastica"), e tra il 1954 e il 1958 ("seconda guerra scolastica").

Fonte : https://it.wikipedia.org/wiki/Belgio