Geografia
Il confine di Stato più esteso è quello in comune con l'Italia, a sud, che misura 741 km (compresi i 7,1 km dell'enclave di Campione d'Italia). A ovest la frontiera con la Francia misura 572 km. A nord e a est la frontiera, costituita in gran parte dal corso del Reno e dal lago di Costanza, si estende per 346 km con la Germania (compresi i 16,8 km dell'enclave di Büsingen), per 165 km con l'Austria e per 42 km con il Principato del Liechtenstein. Il 23,9% della superficie svizzera è utilizzato per attività agricole e il 13% per gli alpeggi. Gli insediamenti coprono il 6,8% della superficie totale. Oltre un quarto del territorio (la parte più elevata dell'arco alpino) è inutilizzato (25,5%), mentre il restante 30,8% è coperto da foreste.La Svizzera è situata tra il 46º e il 47º parallelo nord e tra il 5º e 10º meridiano est. La sua morfologia ne fa il tetto d'Europa[48] e i fiumi che nascono in territorio elvetico sfociano in quattro diversi mari. La massima estensione nord-sud (da Bargen a Chiasso) misura 220,1 km, mentre quella est-ovest (da Chancy alla Val Monastero) misura 348,4 km. La cima più alta è la Punta Dufour a 4634 metri s. l. m.; il punto più basso è il pelo del Lago Maggiore a 193 m. La località più elevata è Juf a 2126 m, quella più bassa è Ascona a 196 m. La Svizzera ha una frontiera di 1858 km: due terzi dei confini sono costituiti da elementi naturali (spartiacque, laghi, fiumi), il resto è segnato convenzionalmente da termini di confine.
Morfologia
Il territorio elvetico può essere diviso in tre grandi regioni tra loro differenti: le Alpi (e le loro appendici prealpine), l'Altipiano (ted. Schweizer Mittelland, fr. Plateau suisse) e la catena del Giura (il termine deriva forse dalla radice celtica jor, "foresta", latinizzato in Juria). La regione alpina e le Prealpi coprono insieme il 60% del territorio svizzero (rispettivamente il 48% e il 12% del totale) e costituiscono, nel cuore d'Europa, un importante spartiacque e il punto d'incontro di due diversi climi. Il versante sud delle Alpi comprende il Canton Ticino, le valli Mesolcina, Calanca, Bregaglia, Poschiavo, Monastero e Divedro. Le tre grandi valli anteriori del Rodano (Vallese) del Reno (Surselva) e dell'Inn (Engadina) separano chiaramente il versante sud delle Alpi da quello nord. Solo in prossimità del massiccio del San Gottardo, le tre vallate si avvicinano, permettendo di valicare le Alpi con un solo passo: dalla Leventina (versante sud) alla valle della Reuss (versante nord).
A nord delle Alpi e delle Prealpi (quando si raggiunge un'altitudine inferiore ai 1500 m) si estende l'Altipiano, delimitato a nord-ovest dai rilievi del Giura, a nord-est dal Lago di Costanza e a sud-ovest dal Lago Lemano. La regione ha un'altitudine compresa fra i 400 e i 600 metri ed è interrotta da numerosi laghi. Poco a sud di Ginevra, dall'arco alpino si stacca la catena del Giura, che continua la sua estensione in territorio francese (Franca Contea). È un massiccio poco elevato, mediamente attorno ai 1000 m che delimita per 300 km l'Altipiano verso ovest e verso nord, il punto più alto - la Crête de la Neige - si trova in territorio francese a 1720 m. Due fiumi delimitano a loro volta il Giura: il Rodano a ovest e l'Aare a nord. Poco sopra, all'estremità nord-occidentale della Svizzera, si trova la città di Basilea che giace sul Bassopiano renano.
Montagne
GeologiaIn Svizzera svettano complessivamente 74 cime oltre i 4000 metri, di cui 55 completamente nel territorio svizzero e 19 al confine con l'Italia. Le dodici cime più alte sono tutte nelle Alpi vallesane. Il punto più elevato è rappresentato dai 4.634 m sul livello del mare della Punta Dufour del massiccio del Monte Rosa, poco distante dall'Italia, mentre la montagna più alta interamente nel territorio della Confederazione è il Dom, di 4.545 m s.l.m., tra Zermatt e Saas Fee. Il monte svizzero (condiviso con l'Italia) più noto al mondo è probabilmente il Cervino, anche conosciuto come Matterhorn (4.478 m s.l.m.), a sud di Zermatt. Anche il gruppo composto da Eiger (3970 m s.l.m.), Mönch (4.107 m s.l.m.) e Jungfrau (4.158 m s.l.m.) nelle Alpi bernesi è uno dei panorami più fotografati.
Differenti fenomeni geologici hanno concorso alla formazione dell'attuale paesaggio e della natura del suolo elvetico. La geologia della Svizzera è fortemente marcata dalla formazione delle Alpi (Orogenesi alpina). Geologicamente le Alpi sono montagne giovani: pur essendo costituite in massima parte da rocce del Mesozoico, sono sorte solo nel Cenozoico. Nel tardo Cretaceo avvenne una prima collisione fra la placca africana e quella euroasiatica (fase Eo-Alpina). In un secondo tempo (Oligocene e Miocene) la spinta fra le due placche portò in superficie gli strati che si erano depositati sul fondo della Tetide durante il Triassico e il Giurassico (arenarie, marne, calcari e argille). Dai rilievi sgorgarono i primi fiumi che depositarono nel mare materiale di erosione, formando la molassa. In un'ultima fase (coincidente con il Pliocene) la collisione generò l'innalzamento della catena del Giura, portando in superficie anche gli strati di molassa.
Ai nostri giorni continua la convergenza delle due placche facendo proseguire l'innalzamento delle Alpi (dal millimetro al centimetro annui), bilanciato però dall'attività erosiva. La Svizzera si ritrova oggi su una zolla tettonica relativamente calma, anche se la città di Basilea è stata distrutta da un sisma il 18 ottobre 1356 (forse il principale evento sismico dell'Europa centrale). Le regioni geologicamente più attive sono la Fossa Renana e il Vallese. Riguardo alla natura del suolo, partendo da nord, il Giura è costituito da pieghe calcaree, cui si sovrappongono nell'Altipiano (sino al Rigi) gli strati sovrapposti (non piegati) di molassa. Scomparsa la Molassa, riaffiora il calcare nelle Alpi settentrionali (Alpi calcaree del Nord). Le Alpi centrali (Bristen, San Gottardo) sono costituite da un massiccio granitico e nella falda pennidica (Sopraceneri) da gneiss, micascisti e dolomie. Ricompare il calcare nelle Prealpi meridionali (Sottoceneri) con gneis, dolomie, porfiriti e marmi.
Idrografia
Fiumi
I bacini idrografici della Svizzera:
Reno
Aar (sotto-bacino del Reno)
Rodano (Doubs, Arve, Venoge)
Po (Ticino, Diveria, Poschiavino, Mera)
Danubio (Inn)
Adige (Rio Ram)
I maggiori fiumi svizzeri, tra cui i grandi fiumi europei Reno e Rodano, nascono dal massiccio del San Gottardo, che dà alla luce anche il Ticino, che scorre verso sud, e la Reuss, che forma a nord il lago dei Quattro Cantoni. Il corso d'acqua più lungo nel territorio svizzero è il Reno, lungo 375 km, seguito dal suo affluente Aar con 295 km e dal Rodano con 264 km. Il bacino idrografico del Reno e dell'Aar, suo affluente, raccoglie il 68% delle acque svizzere e le conduce nel Mare del Nord. Il 18% delle acque, raccolte dal Rodano e dal Doubs, confluisce nel Mediterraneo occidentale. Il 9,6% confluisce invece nell'Adriatico (il 9,3% attraverso il Ticino e il Po e lo 0,3% attraverso il Rio Ram e l'Adige). Il 4,4% delle acque, raccolte interamente dall'Inn, confluisce nel Mar Nero attraverso il Danubio.
La prossimità di alte vette rende i fiumi elvetici pericolosi durante vari mesi dell'anno (scioglimento delle nevi in primavera, forti precipitazioni in autunno), nel 1877 è stata perciò approvata la Legge federale sulla polizia delle acque. Le grandi correzioni fluviali erano però cominciate decenni prima. Tra il 1711 e il 1714 venne incanalato il Kander (deviandolo verso il lago di Thun); tra il 1807 e il 1822 è stato corretto il corso della Linth; tra il 1865 e il 1885 il Rodano (tra Briga e il lago Lemano); tra il 1868 e 1878 l'Aar (deviato nel lago di Bienne); tra il 1888 e il 1914 il Ticino (→ Piano di Magadino) e la Maggia; infine tra il 1892 e il 1923 è stato corretto il corso del Reno tra Coira e il lago di Costanza.
Laghi
ClimaADEL causa della sua struttura topografica e dell'eredità lasciata dalle glaciazioni, il territorio svizzero ospita circa 1.500 laghi; per la maggior parte si tratta di piccoli laghi di montagna (→ Lago glaciale). Nel suo insieme, circa il 3,7% del territorio è coperto da acque, ma a formare questa superficie concorrono in massima parte pochi grandi laghi. Lo specchio d'acqua con la maggior estensione in Svizzera è il lago Lemano, al confine con la Francia (580,03 km², di cui il 60% in territorio svizzero), formato dal Rodano, sulle cui rive si trovano Ginevra e Losanna. Con i suoi 536 km² (di cui il 23,73% in territorio elvetico) il lago di Costanza (ted. Bodensee), al confine con Austria e Germania e formato dal Reno, è solo leggermente meno esteso. A sud delle Alpi, il lago Maggiore (o Verbano) è posto al confine con l'Italia: solo il 19,28% della sua superficie è in territorio svizzero. I laghi più grandi completamente in territorio elvetico sono: il lago di Neuchâtel (215,20 km²), il lago dei Quattro Cantoni (ted. Vierwaldstättersee, 113,72 km²) e il lago di Zurigo (88,17 km²).
Nonostante la sua posizione all'interno del continente europeo, il clima del paese è influenzato dall'Atlantico. Le correnti d'aria provenienti da occidente portano sui cieli svizzeri aria umida e mite, in modo da raffreddare il clima in estate e di mantenerlo temperato in inverno. Le precipitazioni sono abbondanti durante tutti i mesi dell'anno. Le regioni che si trovano a Sud delle Alpi sono influenzate dal clima mediterraneo e registrano inverni più caldi che al nord. Le valli alpine risultano riparate dalle forti precipitazioni e alcune hanno un clima più secco delle regioni circostanti (2000 mm di acqua all'anno nelle Prealpi contro i circa 650 dell'Engadina e i 550 del Vallese). La variazione di temperatura nelle diverse località svizzere è influenzata soprattutto dall'altitudine. Sull'Altipiano (Mittelland) le temperature vanno da 1 °C in gennaio ai 17 °C in luglio. Nel Sud del Ticino sono mediamente superiori di 2 o 3 °C. Sopra i 1500 di altitudine le temperature oscillano dai -5° in gennaio agli 11 °C in luglio. Una singolarità del clima alpino è costituita dal favonio (Föhn): vento che spira in direzione nord-sud al sud delle Alpi (e in senso inverso al nord delle stesse) creando delle zone miti e asciutte nei mesi invernali.