Monaco

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Monaco (pronuncia italiana: /ˈmɔnako/; pronuncia francese: /monaˈko/; Mùnegu in ligure comune e monegasco, pronuncia /ˈmunegu/), per esteso Principato di Monaco (Principauté de Monaco in francese; Principatu de Mu̍negu in monegasco), è una città-Stato indipendente dell'Europa occidentale confinante con la sola Francia e bagnata dal Mar Ligure.

La sua località più conosciuta e prestigiosa è Monte Carlo, ovvero il quartiere più centrale della città-Stato, tra le cui strade è ricavato il celebre circuito automobilistico di Formula 1, uno dei più difficili al mondo per via della sua tortuosità e varietà di percorso.

Spesso, in maniera equivalente, viene utilizzato erroneamente, per sineddoche, il termine Montecarlo (talvolta riportato anche come Monte Carlo) invece di Monaco o Principato di Monaco. In realtà Monte Carlo, per quanto importante e posto in posizione centrale, rappresenta solo uno dei quattro quartieri che tradizionalmente compongono il piccolo territorio del principato.

La città

Meta tra le più esclusive al mondo, la città è caratterizzata da un'area urbana densamente popolata che coincide con l'area intera del Principato di Monaco. Oltre alla Rocca (le Rocher) e al Palazzo dei Principi, una sua caratteristica è la fitta successione di svariati edifici pluripiano concentrati prevalentemente nel quartiere di Larvotto e in quello di Monte Carlo, considerato il vero centro geografico.

Esso ospita il celebre Sporting-Club, il Port Hércule e il famoso Casinò, forse il luogo più noto, visitato da decine di migliaia di persone che tentano la fortuna e che soggiornano nell'esclusivo Hôtel de Paris o presso il non meno noto Hérmitage.

La planimetria urbana è complessa e variegata, con curve e dislivelli più o meno pronunciati e digradanti verso il lungo mare. Tuttavia una buona organizzazione viaria, una serie di gallerie e numerosi parcheggi sotterranei rendono abbastanza agevole la percorribilità e la sosta anche con mezzi propri.

La costante necessità di spazio edificabile ha portato sin dagli anni settanta ad una grande espansione del proprio territorio sottraendo spazio al mare. L'esempio più evidente è il quartiere Fontvieille dove, insieme ad una zona industriale e un secondo porto, si trova anche lo stadio polifunzionale intitolato a Louis II.

Dagli anni novanta la città, in costante fermento, è stata interessata dalla realizzazione di nuove infrastrutture ricettive e da lavori di ampliamento delle zone più prossime al mare e dello stesso Port Hércule, che ora è in grado di ospitare anche le più grandi navi da crociera. Dal 2009, nel quartiere La Rousse - Saint Roman, sta sorgendo la Tour Odéon, ovvero quello che è divenuto (nel 2014 anno del suo completamento) il grattacielo più alto del principato.

Il Palazzo dei Principi


Fondato nel 1191 ha subìto innumerevoli maneggiamenti durante il corso dei secoli, il cui risultato è un tripudio di stili d'architettura. Le sue origini antiche gli conferiscono una certa simmetria: la facciata principale appare come una terrazza rinascimentale, utilizzata come balconata cerimoniale per le apparizioni ufficiali del principe. Essa fu realizzata, probabilmente, per mascherare le precedenti fortificazioni medioevali, tra cui spiccano le numerose torri, quasi tutte ricostruite nel XIX secolo.Di rilievo, è appunto anche il Palazzo dei Principi di Monaco. Posto sulla sommità della Rocca, nel quartiere Monaco-Ville, talvolta è indicato come Palazzo Grimaldi ma è noto ai monegaschi come Palais Princier ed è la residenza ufficiale del principe.

Gli interni vennero realizzati nel XVI secolo e furono completamente ristrutturati nel corso del XVIII secolo, sul modello di quelli di Versailles, comprendendo anche un'analoga Galleria degli Specchi che conduce alla Sala del Trono e ai relativi appartamenti di stato.

Al suo interno sono presenti dipinti di rilievo di Jan Brueghel e Charles Le Brun, nonché preziosissimi mobili francesi del XVIII secolo.

Musei

Degno di nota è il Museo Oceanografico (Musée Océanographique), che si trova nella parte vecchia di Monaco, ospitato in un massiccio edificio a picco sul mare vicino al palazzo dei Grimaldi. Voluto dal principe Alberto I, esso ospita numerose specie di pesci e invertebrati marini.

Notevole anche il Giardino Esotico (Jardin Exotique), che ospita numerose specie di piante grasse e un roseto dedicato alla scomparsa principessa Grace. Al suo interno sono visitabili anche delle spettacolari grotte naturali ricche di stalattiti e stalagmiti. Una particolarità delle grotte è il percorso: esso inizia nel punto più alto del principato e trova la sua massima profondità a diversi metri sotto il livello del mare.

Gli altri musei della città sono:

  • Museo d'Antropologia Preistorica (Musée d'Anthropologie Préhistorique)
  • Museo dei Francobolli e delle Monete (Musée des Timbres et des Monnaies de Monaco)
  • Museo della Vecchia Monaco (Musée du Vieux Monaco)
  • Nuovo Museo Nazionale di Monaco (Nouveau Musée National de Monaco)

Luoghi di svago e infrastrutture polifunzionali

In città vi sono due teatri principali, una struttura polifunzionale ad uso fieristico e lo stadio realizzato nel quartiere Fontvieille.

  • Grand Théâtre de Monte-Carlo
  • Théâtre "Princesse Grace"
  • Grimaldi Forum
  • Stade "Louis II"

Edifici religiosi

Oltre all'ottocentesca Cattedrale dell'Immacolata Concezione, sede dell'arcidiocesi di Monaco, e alla cappella palatina presso Palazzo Grimaldi dedicata a San Giovanni Battista, a Monaco vi sono altre cinque chiese cattoliche:

  • chiesa dedicata a santa Devota (Sainte-Dévote)
  • chiesa del Sacro Cuore (Sacré Cœur)
  • chiesa di san Carlo (Saint-Charles),
  • chiesa di san Martino (Saint-Martin)
  • chiesa di san Nicola (Saint-Nicolas)

Nel principato sono presenti anche altri luoghi di culto tra cui una sinagoga, un tempio antoinista fondato nel 1913 e la Chiesa Anglicana di St. Paul il cui terreno sul quale sorge fu donato dal principe Luigi II nel 1921. Essa venne dedicata al vescovo di Gibilterra il 19 febbraio 1925; per onorare questo evento la vecchia via conosciuta col nome di Avenue des Fleurs, dove la chiesa è situata, fu rinominata Avenue de Grande-Bretagne.

Eventi culturali e sportivi

Il Gran Premio
 

Dal 1929 la città ospita il Gran Premio di Monaco, organizzato dall'Automobile Club de Monaco (ACM), la cui prima edizione valida per il Campionato Mondiale è datata 21 maggio del 1950.
La lunghezza di questo tracciato è di 3,340 km e i piloti la devono percorrere 78 volte, per un totale di 260,530 km; esso è il circuito più breve del mondiale e quello con velocità più basse, a causa della tortuosità e della scarsa larghezza del percorso.

Oltre al Gran Premio di Monaco la città ospita anche il prestigioso Monte-Carlo Rolex Masters, nota competizione di tennis che si svolge dal 1897 nel mese di aprile ogni anno. Inoltre, hanno luogo numerosi altri eventi culturali internazionali tra cui concerti dei maggiori artisti internazionali, fiere commerciali e mostre d'arte; essi si svolgono in prevalenza al Grimaldi Forum, il centro fieristico polifunzionale che sorge in prossimità della spiaggia, oppure all'esclusivo Sporting Club.

Tutti gli eventi si svolgono sempre sotto l'alto patrocinio del principe regnante.

I principali eventi ricorrenti

  • Gran Premio di Monaco
  • Gran Galà della Croce Rossa di Monaco
  • Festival international du cirque de Monte-Carlo
  • Festival de télévision de Monte-Carlo
  • Festival du film de Monaco
  • Imagina
  • Printemps des Arts

Lingue

La lingua ufficiale dello stato è il francese ma, a causa della vocazione turistica internazionale del principato e dell'alta presenza di residenti stranieri di svariate nazionalità, sono largamente diffusi anche l'italiano e l'inglese.

Il monegasco (monégasque o monéguier/muneghié), invece, è un dialetto ligure simile al dialetto di Ventimiglia. Esso ha goduto della prerogativa di lingua ufficiale assieme al francese fino al 1962, anno dell'entrata in vigore della nuova Costituzione, e viene facoltativamente insegnato nelle scuole del principato. Nei vicoli della città vecchia i nomi delle strade sono riportati sia in francese sia in monegasco, così come sui cartelli che delimitano i confini nazionali.

Infine l'occitano è una lingua conosciuta, soprattutto fino alla metà dell'Ottocento, quando il territorio del principato era più esteso, ma negli ultimi decenni è assai poco parlata.

Religione e tradizioni popolari

La religione cattolica è il culto ufficiale dello stato, tuttavia è garantita la libertà religiosa.

Il principato è sede dell'arcidiocesi di Monaco, immediatamente soggetta alla Santa Sede e retta dall'arcivescovo monegasco monsignor Bernard Barsi, dal 16 maggio del 2000. Egli presiede la cattedrale dell'Immacolata Concezione che sorge nel quartiere di Monaco Vecchia.

La patrona del principato è santa Devota, una martire romana la cui venerazione risale al 300 d.C. Viene festeggiata il 27 gennaio di ogni anno dai fedeli che si accalcano nella piccola e graziosa cappella omonima presso il porto, per poi procedere al rituale incendio della barca debitamente riempita di rami d'ulivo, pino e alloro. Tradizione vuole che un ladro, in tempi antichi, volendo impossessarsi delle reliquie della santa, venisse bloccato in fuga su una barca da alcuni pescatori e che questa gli venisse bruciata; la rievocazione di questo evento vuole simboleggiare l'espiazione dei peccati.

Altro santo venerato è san Romano, un legionario martirizzato nel 258 d.C. durante il regno dell'imperatore Valeriano; la sua ricorrenza è il 19 novembre.

Il 24 giugno è invece dedicato alla ricorrenza di san Giovanni Battista e per l'occasione sulla piazza del Palais Princier si svolgono sfilate in costumi storici, balli e canti, mentre all'interno della cappella del palazzo, dedicata a san Giovanni, la famiglia Grimaldi partecipa a una cerimonia religiosa. Successivamente, due valletti del palazzo accendono un grande falò al centro della piazza, attorno al quale è consuetudine ballare la farandola, un'antica danza provenzale che simboleggia il percorso umano attraverso le esperienze della vita.

Storia

Abitata fin dal Neolitico, la Rocca e il porto naturale rappresentarono un sicuro rifugio già per le popolazioni primitive; in seguito fu abitata da tribù Liguri.

Dopo la presenza dei Fenici, il territorio monegasco subì la conquista dei Greci che nominarono Monoïkos (Μόνοικος), dando origine al toponimo "Monaco". In seguito tale nome fu latinizzato in Portus Herculis Monœci dai Romani che si insediarono stabilmente in tutta l'area circostante nel 122 a.C., come testimonia anche il Thropheum Alpium, fatto erigere dall'imperatore Augusto nel vicino comune francese di La Turbie.

Frammentarie sono le notizie nell'Alto Medioevo di cui si ha cenno di un diploma imperiale di Federico Barbarossa che nel 1162 concesse ai mercanti genovesi di servirsi del territorio monegasco per incrementare i loro traffici commerciali. Nel 1215 a guardia dello scalo portuale i mercanti di fazione ghibellina edificarono il primo nucleo della fortezza sulla Rocca, sede dell'attuale Palazzo dei Principi. Presto i contrasti fra le fazioni dei guelfi e ghibellini della vicina Repubblica di Genova si acuìrono, pertanto l'indipendenza del territorio si fa risalire alla data convenzionale dell'8 gennaio 1297, quando, il guelfo Francesco Grimaldi, detto Malizia s'impadronì del castello con uno stratagemma: egli si introdusse nella fortezza travestito da monaco e al momento opportuno, con l'ausilio del cugino Ranieri I Signore di Cagnes, ne assunse il controllo con il titolo di Signore.

Da allora la loro Signorìa venne osteggiata e contesa dalle maggiori famiglie aristocratiche genovesi, che dovettero però fronteggiare più volte gli eserciti francesi e spagnoli accorsi in sua difesa.

Fu soltanto nel 1489 che il re di Francia Carlo VIII riconobbe l'autonomia del territorio monegasco, garantendone ufficialmente la protezione militare. Tuttavia, nel 1524 il re di Spagna Carlo V impose il dominio spagnolo su Monaco ma pochi decenni dopo il regno di Francia tornò ad essere il suo garante.

Nel 1612 i Grimaldi ottennero il titolo di principi e Monaco divenne legittimamente un principato.

Circondato per decenni dalle dispute territoriali tra Regno di Francia, Regno di Spagna e Ducato di Savoia, il territorio monegasco era più esteso di quello attuale e, nel 1794, sull'onda dei moti rivoluzionari, il Principato di Monaco venne annesso alla Francia repubblicana. Fu soltanto nel periodo della Restaurazione che il principato ottenne nuovamente la propria indipendenza con il sostegno dei Savoia. Fino alla metà dell'Ottocento, il Principato di Monaco comprese anche i vicini comuni di Mentone e Roccabruna, confinando su tre lati con la Provincia di Nizza del Regno di Sardegna.

Il 20 marzo 1848 Mentone e Roccabruna si dichiararono "città libere" e si posero sotto la protezione di re Carlo Alberto; il territorio del principato venne quindi ridimensionato e raggruppato sotto il solo comune di Monaco, assumendo le attuali linee di confine.

Già apprezzata meta turistica dall'inizio dell'Ottocento, il principato fu oggetto di grande sviluppo sotto il regno di Carlo III, che fu il primo a voler fare del principato un luogo di turismo d'élite. Egli commissionò nel 1858 la realizzazione del Grand Théâtre e dell'annesso Casinò, nonché della celebre Société des Bains de Mer, creata nel 1863 per valorizzare le belle spiagge mediterranee e il clima particolarmente mite del luogo. Nel 1868, approfittando della realizzazione della linea ferroviaria francese, Carlo III fece costruire anche una prima stazione che sorgeva nel quartiere La Rousse-Saint Roman. Fondato a seguito dell'apertura di una prima casa da gioco per risanare il bilancio statale, il nuovo Casinò divenne presto una prestigiosa attrazione che realizzò un giro d'affari di tale portata da consentire a Carlo III di optare per l'abolizione di tutte le imposte dirette. Con il Casinò nacque anche il quartiere circostante che venne intitolato alla sua memoria con il nome di Monte Carlo.

Nel 1860, in seguito agli Accordi di Plombières del 1858, la Savoia, i territori circostanti al principato e la stessa Contea di Nizza furono nuovamente annessi alla Francia con il Trattato di Torino, come compenso territoriale per il sostegno militare dato dalla Francia al Risorgimento Italiano; da allora il Principato di Monaco confina unicamente con la Francia, con cui mantiene stretti legami sanciti dal Trattato di Versailles del 1919.

Nel 1911 il principato revisionò il suo sistema di governo istituendo la forma di monarchia costituzionale e fu suddiviso nei tre comuni di Monaco VecchiaMonte Carlo e La Condamine. Dopo il 1917 i tre comuni divennero quattro quartieri con l'aggiunta di Fontvieille e nuovamente accorpati nell'unico Comune di Monaco.

Durante la seconda guerra mondiale Luigi II di Monaco dovette gestire la delicata questione dell'occupazione italiana e tedesca dal novembre del 1942, mantenendo comunque la neutralità del piccolo stato.

La trasformazione più recente e radicale del principato si deve al principe Ranieri III che, salito al trono nel 1949, proseguì nella realizzazione dell'ambizioso progetto di creazione di un polo turistico internazionale di alto livello; tale intento fu agevolato dall'incontro con la celebre attrice statunitense Grace Kelly, che divenne sua moglie nel 1956.

La principessa Grace Kelly con il suo indiscutibile fascino contribuì enormemente nel conferire a Monaco una fama di livello mondiale, richiamando celebrità dello spettacolo da tutto il mondo e le personalità più note del jet set internazionale, con eventi mondani e turismo d'élite. Così, il Principato di Monaco venne salvato dai tentativi di annessione alla Francia da parte di Charles de Gaulle. Successivamente Monaco diventò un luogo ambito da tantissime celebrità, con un conseguente incremento della richiesta di immobili. L'operato di Ranieri III si contraddistinse per il crescente sviluppo immobiliare e l'ampliamento delle aree di Larvotto e Fontvieille, quartiere costruito negli anni settanta su terra sottratta al mare e, oltre ad aumentare il territorio monegasco del 40%, si concentrò anche sulla promulgazione di leggi finanziarie favorevoli, che contribuirono ad accrescere l'aura internazionale "da sogno" del principato. Per contrastare la fuga di capitali e residenti nel Principato di Monaco, la confinante Francia impose la creazione di una legge che vieta ancora oggi particolari privilegi a chi ha ottenuto la cittadinanza monegasca dopo il 1957.

Dal matrimonio tra Ranieri III e Grace Kelly nacquero tre figli: Caroline, Albert e Stéphanie ma sfortunatamente, il 13 settembre 1982, la tragica scomparsa in un incidente stradale privò Monaco della sua amata principessa Grace, con grande sgomento della popolazione monegasca e di tutto il mondo dello spettacolo.

Tuttavia, il principato non perse il suo charme e Ranieri III proseguì con la famiglia nel suo ambizioso progetto di sviluppo, affiancato anche dall'intraprendente genero Stefano Casiraghi, marito della primogenita Caroline. Purtroppo anch'egli morì improvvisamente il 3 ottobre del 1990 a seguito di un incidente nautico avvenuto nel corso dei campionati del mondo offshore, mentre si trovava al largo di Saint-Jean-Cap-Ferrat, pilotando il suo catamarano.

Nel 1993 il Principato di Monaco divenne membro delle Nazioni Unite e, nonostante non sia parte dell'Unione europea, si è allineato alla politica economica e doganale dell'Europa, convertendosi anch'esso all'Euro.

Nella primavera del 2005 le condizioni di salute del vecchio Ranieri si fecero critiche e subentrò il figlio Alberto II come reggente. Il 6 aprile dello stesso anno, dopo la morte del padre spentosi a 82 anni, l'erede divenne il nuovo sovrano del Principato di Monaco.

Il 1º luglio 2011, S.A.S. Alberto II di Monaco si è unito civilmente in matrimonio con l'ex atleta e modella sudafricana Charlène Wittstock; la funzione religiosa è stata celebrata dell'arcivescovo di Monaco monsignor Bernard Barsi il 2 luglio 2011 presso il Palazzo dei Principi di Monaco, alla presenza di esponenti delle maggiori casate nobiliari d'Europa, nonché di personaggi dello spettacolo e della finanza.

source https://it.wikipedia.org/wiki/Principato_di_Monaco

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