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Cultura / Religione

La cultura francese è ricca, varia e antica, e riflette le sue culture regionali e l'influenza delle ondate migratorie avvenute nel corso delle varie epoche. La sua capitale, Parigi - la Ville lumière - è stata a lungo un crocevia culturale importantissimo (la Sorbona), accogliendo artisti provenienti da ogni settore. Alcuni di questi siti sono dedicati alle tematiche più diverse (il museo del Louvre) e questa ricca cultura ha fatto della Francia, e di Parigi, le prime località turistiche del mondo.

Patria di molti filosofi (il XVII secolo o Grand Siècle, e il XVIII secolo, o Età dei Lumi, sono stati i secoli d'oro per la Francia), la cultura francese ha lasciato al mondo la lingua della diplomazia, alcune delle concezioni universali dell'uomo, oltre a numerose scoperte e realizzazioni tecniche e mediche.

Dopo aver inventato il cinema a Lione, la Francia ha sviluppato una delle poche industrie cinematografiche in Europa a resistere alla macchina hollywoodiana.

Nel campo artistico, la Francia è la patria dell'architettura gotica che nacque intorno a Parigi nel XII secolo prima di diffondersi in tutt'Europa ma anche dell'arte moderna, con i movimenti d'avanguardia dell'impressionismo, del fauvismo, del cubismo e del surrealismo tra la fine del Ottocento e l'inizio del Novecento. Nella prima metà dell'Ottocento, la fotografia fu inventata da Nicéphore Niepce che scattò in Borgogna nel 1827 la prima fotografia della storia.

Letteratura

La littérature gode ancora oggi di una grande importanza nella cultura francese, i più grandi scrittori essendo figure nazionali a tutti note mentre i premi letterari come il Goncourt scatenano ogni anno i media e le passioni del pubblico. D'altro canto, l'influenza della letterature francese nel mondo occidentale è stata essenziale sin dal Medioevo e in particolare dal Seicento in poi, cosicché la Francia viene talvolta considerata come il "paese della letteratura".

I primi rudimenti di cultura francese risalgono al Medioevo, quando l'area dell'odierna Francia non possedeva ancora un'unica e uniforme lingua e di conseguenza gli scrittori si cimentarono con le diverse lingue e dialetti. Gli autori di molti testi medievali francesi non sono noti, come nel caso di Tristano e Isotta e Lancillotto e il Santo Graal. Gran parte della letteratura e della poesia medievale francese venne ispirata da leggende del ciclo carolingio, come la Chanson de Roland. Il "Roman de Renart", scritto nel 1175 da Perrout de Saint-Cloude, è un altro esempio dell'epoca. Alcuni nomi di autori di questo periodo sono Chrétien de Troyes, Guglielmo IX d'Aquitania, che scrisse in occitano, e il poeta François Villon.

Importanti scrittori del XVI secolo furono François Rabelais che influenzò il moderno vocabolario francese, i poeti Pierre de Ronsard e Joachim du Bellay e l'umanista Michel de Montaigne.

Nel corso del XVII secolo un patrimonio importante venne lasciato da Pierre Corneille, Jean Racine, Molière, e i filosofi Blaise Pascal e René Descartes, che influenzò la morale e la filosofia e gli autori dei decenni successivi. Jean de La Fontaine fu un importante poeta di questo secolo, come i poeti classicisti François de Malherbe e Nicolas Boileau. Charles Perrault fu un prolifico scrittore di racconti per bambini (Il gatto con gli stivali, Cenerentola, La bella addormentata nel bosco e Barbablù).

La letteratura francese e la poesia fiorirono nel XVIII-XIX secolo. Il XVIII secolo vide le opere di scrittori, filosofi e moralisti come Voltaire, Montesquieu, Denis Diderot e Jean-Jacques Rousseau. Il teatro si espresse attraverso le opere di Marivaux e Beaumarchais.

Nel XIX secolo la letteratura francese fu attraversata da varie correnti letterarie come il romanticismo, realismo, il naturalismo e il simbolismo che testimoniano della sua vitalità. Videro la luce molti romanzi francesi di fama mondiale con Victor Hugo (I Miserabili), Alexandre Dumas (I tre moschettieri e Il Conte di Montecristo), Gustave Flaubert (Madame Bovary) e Jules Verne (Ventimila leghe sotto i mari) tra i più noti, ma anche Honoré de Balzac, Émile Zola, Guy de Maupassant, Théophile Gautier e Stendhal. La poesia cosiddetta "decadente" e "simbolista" fu un movimento importante nella letteratura francese che avrebbe influenzato la letteratura moderna occidentale, con poeti come Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud e Stéphane Mallarmé.

Importanti scrittori del XX secolo Marcel Proust, Louis-Ferdinand Céline, André Breton, il padre del surrealismo, Louis Aragon, Albert Camus, e Jean-Paul Sartre. Antoine de Saint-Exupéry scrisse Il piccolo principe, che rimase popolare per decenni tanto per la letteratura per ragazzi, quanto fra gli adulti di tutto il mondo. Nel campo della filosofia, il Novecento vide svilupparsi i pensieri di Henri Bergson, Maurice Merleau-Ponty, Claude Lévi-Strauss, Michel Foucault, Gilles Deleuze e Jacques Derrida.

Emblemi della Francia

Sport

Lo sport più seguito in Francia è il calcio, il campionato calcistico più importante è la Ligue 1. I maggiori club francesi per blasone sono il Paris Saint-Germain, il Marsiglia, il Lione e il Saint-Etienne.

Altri sport popolari sono il rugby, il tennis e, in alcune regioni, la pallacanestro e la pallamano. La Francia ha ospitato eventi di rilievo internazionale, come la Coppa del Mondo di calcio nel 1938 e nel 1998, e la Coppa del Mondo di Rugby nel 2007. Lo stadio più grande della Francia è lo Stade de France di Parigi, sede della finale della Coppa del Mondo di Calcio del 1998, e della Coppa del Mondo di Rugby dell'ottobre 2007. Inoltre, la Francia ospita l'annuale Tour de France, la più famosa corsa di ciclismo su strada di tutto il mondo. Altri eventi sportivi di rilievo sono la 24 Ore di Le Mans, corsa automobilistica di resistenza che si tiene nel dipartimento della Sarthe e la corsa velica del Vendée Globe, che parte ogni quattro anni dal porto atlantico di Les Sables-d'Olonne. Si svolgono anche diversi grandi tornei di tennis, fra cui il Paris Masters e l'Open di Francia, detto Roland Garros, uno dei quattro tornei del Grande Slam.

La Francia ha una stretta associazione con le Olimpiadi, in quanto patria del barone Pierre de Coubertin, che suggerì la rinascita dei Giochi alla fine del XIX secolo. Parigi ospitò la seconda Olimpiade nel 1900. Parigi fu anche la prima sede del Comitato Olimpico Internazionale, prima che questa fosse trasferita a Losanna. Dopo l'edizione del 1900, la Francia ospitò le Olimpiadi in altre quattro occasioni: le olimpiadi estive del 1924 (sempre a Parigi) e tre Giochi Olimpici invernali (1924 a Chamonix, 1968 a Grenoble e Albertville nel 1992).

Sia la Nazionale di calcio che la Nazionale di rugby sono soprannominate Les Bleus in riferimento al colore della divisa. La squadra di calcio ha vinto l'edizione della Coppa del Mondo del 1998, e ha vinto due Campionati europei nel 1984 e nel 2000. La principale competizione calcistica nazionale è la Ligue 1. Il rugby è molto popolare soprattutto nel sud-ovest della Francia. La squadra nazionale di rugby ha gareggiato in tutte le Coppe del Mondo di questo sport, e prende parte annualmente al campionato delle Sei Nazioni. La nazionale ha vinto sedici Campionati del Sei Nazioni, di cui otto grandi slam, e ha raggiunto le semifinali e la finale della Coppa del Mondo di rugby e basket.

Non per ultima la nazionale di pallamano francese detiene 5 coppe del mondo, un vinta recentemente, il 01/02/2014 in Qatar.

Religione

La Francia è un paese laico e la libertà di religione è un diritto costituzionale. Vi è una rigorosa separazione tra Chiesa e Stato e la vita pubblica è mantenuta completamente laica.

Il cattolicesimo è la religione predominante da più di un millennio, anche se oggi non è praticata attivamente come un tempo. Tra i 47.000 edifici religiosi che si possono trovare in Francia, il 94% sono cattolici. Mentre nel 1965 l'81% dei francesi si dichiarava cattolico, nel 2009 questa percentuale era scesa al 64%. Inoltre, mentre il 27% dei francesi nel 1952 si recava alle funzioni religiose almeno una volta alla settimana, questo dato era solo del 5% nel 2006. La stessa indagine ha rilevato che i protestanti rappresentano il 3% della popolazione, con un aumento rispetto alle rilevazioni precedenti, e il 5% aderisce ad altre religioni, con il restante 28% che afferma di essere ateo. Il protestantesimo evangelico sembra essere la religione in più rapida crescita del paese.

La rivoluzione francese ha comportato un cambiamento radicale nello status della Chiesa cattolica per via di una brutale campagna di scristianizzazione. Dopo il susseguirsi di governi monarchici cattolici e governi repubblicani laici nel corso del XIX secolo, nel 1905 è stata promossa la legge che sanciva la laicità dello Stato e la sua separazione dalle Chiese.

Secondo un sondaggio del gennaio 2007, solo il 10% di chi si è dichiarato cattolico frequenta regolarmentele funzioni religiose. Il sondaggio ha mostrato anche che il 51% degli intervistati si identificava come cattolico, il 31% come agnostico o ateo (un altro sondaggio stima la percentuale di atei pari al 27%), il 10% appartenente ad altre religioni o senza opinione, il 4% come musulmano, il 3% come protestanti, l'1% buddisti e l'1% come ebreo. Un altro sondaggio del dicembre 2006 afferma che solo il 27% dei francesi crede nell'esistenza di un qualche dio, contro un 32% di agnostici e un altro 32% di atei. Nel frattempo, una stima indipendente dal politologo Pierre Bréchon del 2009 ha concluso che la percentuale dei cattolici era scesa al 42%, mentre il numero di atei e agnostici era salito al 50%.

Le stime sul numero dei musulmani in Francia variano molto. Nel 2003, il Ministero dell'Interno francese ha stimato il numero totale di persone di origine musulmana tra i 5 e i 6 milioni (8-10%). In Francia ci sono 2 125 luoghi di culto islamici (2008) su un totale di oltre 9 000 luoghi di culto islamici in tutta Europa.

Secondo il World Jewish Congress, la comunità ebraica francese conta circa 600.000 fedeli ed è la più grande d'Europa.

Dal 1905 il governo francese ha seguito il principio di laicità, in cui è vietato riconoscere alcun diritto specifico ad una comunità religiosa (ad eccezione di statuti precedenti come quello dei cappellani militari e della legge locale in Alsazia-Mosella). Invece, si limita a riconoscere le organizzazioni religiose, secondo criteri giuridici formali che non rispondono alla dottrina religiosa. Al contrario, le organizzazioni religiose dovrebbero astenersi dall'intervenire nel processo decisionale. Alcuni organismi, come Scientology, figli di Dio, Testimoni di Geova, la Chiesa dell'Unificazione o l'Ordine del Tempio Solare sono considerati sette ("sectes" in francese), e, pertanto, non hanno lo stesso status delle religioni.

Lingue

La lingua ufficiale è il francese. Esistono diverse lingue locali (basco, bretone, catalano, corso, olandese (fiammingo), alsaziano, occitano e francoprovenzale), ma il governo francese e il sistema scolastico ne hanno scoraggiato l'uso fino a poco tempo fa. Nelle regioni dell'Alsazia e della Lorena si parla anche il tedesco. Le lingue regionali vengono ora insegnate in alcune scuole, anche se il francese rimane l'unica lingua ufficiale in uso dal governo, locale o nazionale.

Con la legge costituzionale del 1992, adottata per consentire il Trattato di Maastricht, è stata aggiunta infatti la previsione secondo cui «La lingua della Repubblica è il francese», nel timore che il processo di integrazione europea potesse favorire l'espansione di altre lingue a danno del francese. La tutela delle minoranze linguistiche è quindi sempre stata malvolentieri accettata, se non proprio rifiutata, in quanto lesiva del principio di eguaglianza e di indivisibilità del popolo francese. In applicazione della legge costituzionale, venne approvata nell'agosto del 1994 la legge Toubon, dichiarata poi parzialmente incostituzionale dalla Corte Costituzionale, in quanto in contrasto con il principio della libera comunicazione del pensiero e delle idee proclamato dalla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino. A oggi il legislatore può regolare unicamente il vocabolario impiegato dalle persone giuridiche di diritto pubblico e dalle persone di diritto privato nel compimento di una missione di servizio pubblico. L'influenza rimane comunque notevole, dato il ruolo svolto dal servizio pubblico nella vita economica e quotidiana dei privati e delle imprese (servizio radiotelevisivo, amministrazione pubblica, ecc.).

Una tendenza al superamento di questa visione accentratrice, la si ha a partire dal 1998, quanto si concede alla Nuova Caledonia di avere maggiori competenze e assemblee provinciali decentralizzate. Minor fortuna ha avuto il tentativo di introdurre all'articolo 2 il comma "La Repubblica riconosce e valorizza le lingue e le culture regionali". Tale modifica, resa necessaria dalla ratifica da parte della Francia della Carta Europea delle lingue regionali, venne osteggiata dallo stesso Presidente Jacques Chirac, il quale nel 1999 disse che non l'avrebbe sostenuta in quanto lesiva dei principi fondamentali della Repubblica. La Carta è stata così ratificata solo in via amministrativa.

Fonte : https://it.wikipedia.org/wiki/Francia#Religione