Geografia
La superficie totale dei Paesi Bassi è di 41 543 km² (paragonabile alla superficie della Svizzera 41 285 km²) La principale caratteristica della geografia olandese è la piattezza del territorio: circa il 20% della superficie e il 21% della sua popolazione sono localizzati sotto il livello del mare, mentre più del 50% del territorio dei Paesi Bassi giace a meno di un metro sopra il livello del mare. Una catena di dune e dighe lungo le coste e le rive dei fiumi principali impediscono che queste zone vengano inondate, mentre numerose stazioni di pompaggio provvedono a rimuovere l'acqua piovana in eccesso.
La lotta per strappare il territorio al mare ed ai fiumi è uno dei temi ricorrenti della storia e della geografia olandese. Infatti buona parte del territorio è costituito da polders, ovvero da terreni strappati al mare o a lagune e paludi costiere.
Il punto più elevato dei Paesi Bassi è il Vaalserberg (321 m s.l.m.), nell'estremo sud-est del paese.
Idrografia
La rete idrografica olandese ha caratteristiche peculiari. I Paesi Bassi sono divisi in due parti principali da un intricato sistema di fiumi che ha origine dalla Schelda, e soprattutto dalla Mosa e dal Reno, che in territorio olandese formano un complicato delta, i cui rami più importanti sono noti come Waal, Lek, IJssel e Amstel.
Questa divisione è rilevante anche dal punto di vista culturale, come evidenziato dai differenti dialetti parlati nel nord e nel sud, ed ancor più dalla predominanza cattolica nella regione a sud dei fiumi e protestante calvinista nel nord, in particolare nelle province frisone a nord dell'IJssel.
La geografia olandese ha subito consistenti evoluzioni in età storica. Nel 1287 una grande tempesta travolse le dune costiere e permise al mare di riversarsi nell'interno del Paese, formando il golfo noto come Zuiderzee ed allagando parte del mare dei Wadden.
Un'altra regione particolarmente soggetta a inondazioni è quella del delta (in particolare la Zelanda). Questa regione fu al centro di un'alluvione si verificò il 5 novembre 1530, provocando la morte di 100.000 persone. Gran parte delle Fiandre e della Zelanda furono allagate, compresa quella che ora è chiamata Verdronken Land (terra affogata), intorno all'antica città di Reimerswaal che, già seriamente danneggiata dall'alluvione del 1287, decadde rapidamente fino al definitivo abbandono del 1632 (quando fu ricostruita più a sud). La stessa regione fu la più colpita dall'ultima inondazione catastrofica del Paese: nella notte tra il 31 gennaio e il 1º febbraio 1953 una combinazione di alta marea e di vento molte forte da Nord-Ovest si abbatté sui Paesi Bassi allagando i polders, distruggendo vaste aree del paese e provocando la morte di 1835 persone colte nel sonno. L'inondazione interessò il 9% del terreno agricolo olandese e 1365 km² di territorio furono invasi dalle acque del mare. A causa del sale i campi inondati furono inutilizzabili per diversi anni.
Queste catastrofi spinsero il governo olandese a prendere provvedimenti. L'iniziativa più importante, iniziata nella prima metà del XX secolo non si limitò alla difesa dalle inondazioni, ma permise di reclamare gran parte del territorio invaso dal mare nel 1287: infatti la costruzione (1932) della cosiddetta Afsluitdijk (diga di sbarramento) fra la Frisia e l'Olanda Settentrionale tornò a separare lo Zuiderzee dal mare, trasformandolo nel lago IJsselmeer, che è poi stato parzialmente prosciugato, formando la provincia del Flevoland. Più recentemente il cosiddetto piano Delta (intrapreso a seguito dell'inondazione del 1953) ha messo in sicurezza la regione del delta e la Zelanda. I lavori furono terminati nel 1997 con il completamento della barriera di Maeslantkering, nel Nieuwe Waterweg, presso Rotterdam.
Clima
Il clima dei Paesi Bassi è oceanico temperato, dunque è definibile perlopiù come "atlantico". Gli inverni non sono eccessivamente freddi e le temperature medie di gennaio sono comprese tra i +3/+3,5 della costa atlantica nord-occidentale e i +1/+1,5 °C delle zone sud-orientali al confine con la Germania. In pieno inverno si possono alternare giornate piovose, nuvolose o variabili, caratterizzate da venti occidentali miti (e spesso molto forti) e da temperature massime anche oltre i 10 gradi sopra lo zero, e periodi in cui invece predominano masse d'aria di origine artica, con forti gelate notturne anche dei canali ed una temperatura che può restare diversi Celsius al di sotto dello 0 °C anche nelle ore diurne; in questi periodi non sono rare le nevicate, ma la persistenza della neve al suolo è in genere piuttosto breve. L'estate è fresca e moderatamente piovosa, con temperature medie di luglio comprese tra i +16 °C del litorale Atlantico settentrionale e i +19 °C delle zone sud-orientali. Le precipitazioni sono abbondanti (quasi ovunque comprese tra i 600 e i 1000 mm/m²) e sono ben distribuite in ogni mese dell'anno, con un massimo relativo in autunno (ottobre-novembre) e un minimo, anch'esso non troppo pronunciato, in primavera (aprile).
Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Paesi_Bassi