Geografia
Geografia fisica
L'Inghilterra comprende la parte centrale e meridionale dell'isola della Gran Bretagna più le isole situate a sud della Gran Bretagna: le Isole Scilly e l'isola di Wight. Confina a nord con la Scozia e a ovest con il Galles, il mare d'Irlanda e il mare Celtico, mentre nella parte orientale è bagnata dal mare del Nord. È separata dall'Europa continentale dal canale della Manica, che divide l'Inghilterra dalla Francia e lambisce tutta la costa meridionale del Paese. È collegata al continente europeo tramite il tunnel sotto la Manica (Eurotunnel).
Il territorio è per lo più collinare, a nord vi si trovano alcune aree montuose. La linea di demarcazione fra le due aree è nota come Tees-Exe line. Nella parte orientale del paese si trova una zona pianeggiante le cui paludi sono state bonificate per consentirne la coltivazione.
Il fiume principale dell'Inghilterra è il Tamigi, lungo 323 km, il che ne fa il secondo fiume più lungo dello Stato dopo il Severn lungo 354 km. Altri fiumi principali sono: il Trent, l'Humber, l'Ouse, il Tyne, il Mersey, il Dee e l'Avon.
Clima
Il clima è temperato oceanico relativamente mite se rapportato alla sua latitudine. Le precipitazioni risultano regolarmente distribuite in tutti i mesi dell'anno anche se in estate ed in inverno rivestono un carattere di maggiore intensità.
Maggio e giugno sono i mesi più soleggiati, ma le temperature sono ancora abbastanza fresche; l'estate è un po' più calda ma rovesci di pioggia sono sempre possibili. Novembre e dicembre sono i mesi più nuvolosi con un'insolazione debole nel nord ovest ma in aumento verso sud est.
Popolazione
L'Inghilterra, con i suoi 53 milioni di abitanti, non è solo la nazione più popolosa del Regno Unito, ma anche quella con più gruppi etnici: un decimo circa della popolazione appartiene ad etnie diverse da quella europea.
Il popolo inglese è costituito da anglosassoni e le ondate di immigrazione sono state molte, a partire dai Celti intorno al 600 a.C. I pochi Romani con le loro legioni nel sud della Gran Bretagna giunsero tra il 50 a.C. e il 300 d.C.; seguirono nel periodo 350–550 il grande trasferimento delle popolazioni degli Angli (tutti), i Sassoni (maggior parte) e gli Juti (tutti); nel periodo 800–900, i Vichinghi danesi (con il piccolo regno enclave del Danelaw); nel 1066, i Normanni; nel 1650–1750, rifugiati dall'Europa continentale, fra cui gli Ugonotti; tra il 1880 e il 1940, alcuni Ebrei, Russi, Italiani, Spagnoli; negli anni 1950–1985, persone originarie dell'area Caraibica, dell'Africa e dell'Asia; dal 1985 ci sono state ondate di abitanti est europei e rifugiati Curdi.
La prosperità della nazione ha anche attirato flussi di immigrazione dalle vicine Scozia e Irlanda.