Turismo / Trasporti
Economia
Il Messico ha un'economia di libero mercato, e fa parte dei paesi con un reddito medio-alto. È all'11º posto fra le più grandi economie del pianeta in termini di prodotto interno lordo misurato a parità di potere d'acquisto.
Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, il Messico nel 2012 possedeva il secondo reddito pro capite più elevato fra i paesi dell'America Latina in termini nominali a 10 059 $, e il più alto in termini di parità di potere d'acquisto, a 15 363 $.
Dopo la crisi economica del 1994, il Messico ha intrapreso una notevole fase di recupero, modernizzando e diversificando la propria economia. Le recenti amministrazioni hanno anche permesso un miglioramento delle infrastrutture e l'apertura alla concorrenza in settori come quello portuale, ferroviario, delle telecomunicazioni, dell'energia elettrica, della distribuzione di gas naturale e degli aeroporti. La più grande fonte di reddito messicano è il petrolio. Secondo la Goldman Sachs, nel 2050 le cinque più grandi economie del pianeta saranno quella di Cina, Stati Uniti, India, Brasile e Messico.
Il Messico è il secondo produttore di autovetture del Nord America, dopo gli Stati Uniti.
Secondo il direttore per il Messico presso la Banca Mondiale, la popolazione in condizioni di povertà è diminuita dal 24,2% al 17,6% tra il 2000 e il 2004, passando dal 42% al 27,9% nelle zone rurali nello stesso periodo. Tuttavia la disparità di reddito rimane un problema, ed enormi divari restano non solo tra ricchi e poveri, ma anche tra il nord e il sud del paese, e tra zone urbane e rurali; sono in esecuzione misure di contrasto alla povertà, ad esempio con il programma Probecat riservato ai disoccupati. I netti contrasti in termini di reddito e di sviluppo umano sono altresì un grave problema messicano. Nel 2004 l'indice di sviluppo umano adottato delle Nazioni Unite registrato nel Benito Juárez, un distretto di Città del Messico, e San Pedro Garza Garcia, nello Stato di Nuevo León, riportava un livello simile a quello registrato in Germania e Nuova Zelanda in termini di sviluppo economico, educativo e di aspettativa di vita. Al contrario, Metlatonoc, nello Stato di Guerrero presentava un HDI simile a quello della Siria.
La crescita media annua del PIL per il periodo 1995-2002 è stato del 5,1%. L'inflazione ha raggiunto il livello più basso attestandosi al 3,3% nel 2005, e i tassi di interesse bassi hanno spinto il credito al consumo nella classe media. Il Messico ha sperimentato all'inizio del XXI secolo un periodo di stabilità monetaria: il deficit di bilancio è stato ulteriormente ridotto e il debito estero si è attestato a meno del 20% del PIL.
Le rimesse da cittadini messicani che lavorano negli Stati Uniti hanno raggiunto i 20 miliardi di dollari nel 2004 ed è la settima più grande fonte di reddito estero, dopo petrolio, esportazioni industriali, manufatti, elettronica, industria automobilistica e alimentare. Nel 2008 sono stati inviati in Messico 67,5 miliardi di dollari dagli emigranti negli Stati Uniti.
Circa il 90% del commercio messicano è stato messo sotto accordi di libero scambio con oltre 40 paesi, di cui il North American Free Trade Agreement (NAFTA) resta la più significativa. Quasi il 90% delle esportazioni messicane prendono la strada degli Stati Uniti e del Canada, e quasi il 65% delle importazioni provengono da questi due paesi. Altri importanti accordi commerciali sono stati firmati con l'Unione europea, il Giappone, Israele e diversi paesi dell'Europa centrale e del Sud America. Il Messico è diventato un attore importante nel commercio internazionale, tanto che se misurato in dollari il valore delle esportazioni messicane sarebbe il 15º al mondo, e il 10º se l'Unione europea venisse trattata come una singola entità statale, pari circa al totale delle esportazioni di tutti i membri del Mercosur considerati insieme, Venezuela compreso.
Agricoltura
L'agricoltura costituisce ancora l'occupazione di parte preminente della popolazione, che in grandi regioni la esercita ancora secondo modalità primitive, come nella valle di Tehuacàn, per gli archeologi la patria del mais, coltivato in centinaia di ecotipi primitivi da campesinos che arano i campi con un unico strumento della tecnologia occidentale, l'aratro di legno portato dagli uomini di Cortéz In regioni diverse, verso gli Stati Uniti, l'agricoltura è alquanto evoluta, le varietà impiegate sono moderne, si usano fertilizzanti e antiparassitari, ma la spietata concorrenza imposta dal sistema del libero scambio voluto dagli Stati Uniti non consente ai piccoli proprietari, che hanno famiglie numerosissime, di accumulare il capitale necessario per nuove attrezzature. L'impiego di pratiche irrigue primitive, cui sono costretti contadini che non possono acquistare impianti di microirrigazione, sta abbassando, ad esempio, le falde della regione di Celaya, una delle più avanzate, di 6 metri all'anno, destinando una regione popolosa a convertirsi in deserto.
Risorse minerarie
La ricchezza mineraria tradizionale del Messico è l'argento. Attualmente, le maggiori miniere sono a Pachuca (Hidalgo) e a Paral (Chihuahua), mentre il piombo, spesso associato, ha come luoghi di maggior produzione mineraria gli Stati di Chihuahua, in cui si trova la famosa miniera di Naica, e del Nuovo Leon. Complessivamente, i dati del 2004 davano 2 850 tonnellate d'argento e 150 000 di piombo.
Da un secolo si è affiancata l'estrazione del petrolio, soprattutto nel Golfo del Messico, con 168,728 milioni di tonnellate prodotte nel 2004.
Turismo
Il turismo è una delle risorse principali del Messico. Il Governo centrale e i singoli Stati scommettono sempre più sulle risorse economiche generate dai turisti nazionali e internazionali, anche perché i giacimenti di petrolio stanno finendo ed è molto costoso perforare alla ricerca di giacimenti più profondi. Stati giovani come Quintana Roo vivono quasi esclusivamente del turismo. La popolazione è costituita da immigranti provenienti da tutto il Paese e da moltissimi stranieri. A Playa del Carmen (una delle località più turistiche del Messico moderno), vi è la comunità più numerosa di italiani residenti in Messico (esempio Hotel Barrio Latino, Hotel La Tortuga; Hotel Coco Rio, tra gli altri). Altri stati come la Baja California, Nayarit, Oaxaca, Yucatán, e Campeche studiano il modello di Quintana Roo e si aprono al turismo.
Ambiente
Il Messico è uno dei 17 paesi megadiversi del mondo. Con circa 200 000 specie differenti, il Messico è la patria di 10-12% della biodiversità globale. È capofila nella biodiversità dei rettili con 707 specie conosciute, al secondo posto con 438 specie di mammiferi, quarto con 290 specie di anfibi, e sempre quarto per la propria flora, con 26 000 specie diverse. Il Messico è anche considerato il secondo Paese al mondo per gli ecosistemi e il quarto per specie totali. Circa 2 500 sono le specie protette dalla legislazione messicana. Il governo messicano creò il Sistema Nazionale di Informazione sulla Biodiversità, incaricato di studiare e promuovere l'utilizzo sostanziale degli ecosistemi. In Messico 170 000 km² sono considerati "Aree Naturali Protette". Sono inclusi 34 riserve della biosfera (ecosistemi inalterati), 64 parchi nazionali, 4 monumenti naturali, 26 aree per proteggere la flora e la fauna, 4 zone di protezione naturale e 17 santuari (zone con una ricca diversità delle specie).
Narcotraffico
Nel 2006 in Messico c'erano quattro cartelli che comandavano praticamente oltre metà del territorio messicano, con la complicità delle istituzioni, ma con una certa pax mafiosa. Contro il traffico di droga il presidente Felipe Calderón ha lanciato una vasta azione di lotta, che dal 2006 al 2012 ha causato 100 000 morti negli scontri tra cartelli della droga, narcotrafficanti e forze di sicurezza (polizia municipale, statale, federale ed esercito).
Il narcotraffico ha fatto diventare il paese uno dei più violenti al mondo, nonché il più pericoloso per i giornalisti. I cartelli della droga messicani, che hanno interessi finanziari in decine di paesi, si disputano il controllo del territorio con omicidi "ordinari" ed eccellenti (direttori ed ex direttori di polizia o carceri, magistrati, politici, semplici poliziotti).
Proprio nelle regioni vicino alla frontiera con gli Stati Uniti infuria lo scontro tra due cartelli un tempo alleati: gli omicidi raggiungono il tasso più elevato del mondo a Ciudad Juárez (Stato di Chihuahua) che, come gli altri Stati messicani del nord, rappresenta una delle aree dove la criminalità organizzata è particolarmente attiva nel gestire il traffico di cocaina verso gli Stati Uniti, primo consumatore mondiale.
Tra le organizzazioni più sanguinarie spiccano i Los Zetas, formati da un nucleo di disertori delle forze speciali messicane. l proventi del narcotraffico hanno portato a una forte corruzione delle polizie (soprattutto locali) e dei dirigenti politici, contro cui il Governo messicano lotta con epurazioni e bonifiche. Le carceri non sfuggono a una grave corruzione e talvolta sono di fatto autogestite da detenuti, che vi perpetrano quasi regolarmente massacri ed esecuzioni.
Attualmente l'esercito risulta la forza di contrasto più efficace e credibile nella lotta contro i narcotrafficanti. Di recente la narcomafia messicana è stata classificata nel rating ONU delle mafie mondiali come più forte rispetto per esempio a quelle italiane.
Politica
Secondo la Costituzione Politica del Messico il Paese è una Repubblica presidenziale, rappresentativa e federale integrata da 31 stati liberi e sovrani e un distretto federale (la capitale), sede dei poteri della federazione.
Il Presidente svolge i compiti di capo di stato e di governo allo stesso tempo e ha la facoltà di nominare i titolari delle segreterie di Stato, e che fanno parte dunque del gabinetto presidenziale.
Il suo mandato dura sei anni e non esiste la possibilità di una rielezione neanche come vicepresidente.
Nel caso in cui un presidente della Repubblica si trovasse in condizione di non poter terminare il proprio mandato, la presidenza ricadrebbe ad interim nelle mani di una persona eletta dal Congresso. Dal 2006 al 2012 il presidente del Messico è stato Felipe Calderón Hinojosa (PAN).
In occasione di queste ultime elezioni, la coalizione del candidato presidenziale Andrés Manuel López Obrador (PRD), giunto secondo di misura (terzo fu Roberto Madrazo del PRI) denunciò pesanti brogli a favore del candidato del PAN Felipe Calderón.
Il nuovo presidente eletto nel 2012 è Enrique Peña Nieto, candidato del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI).
Principali partiti nelle elezioni del 2 luglio 2006:
- Partito Azione Nazionale (PAN), fondato nel 1939. Si tratta di un partito politico di centro-destra che fa parte dell'Internazionale Democratica Centrista.
- Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI), fondato nel 1929, anche se il nome attuale porta la data del 1946. Membro dell'Internazionale Socialista è un partito di centro-sinistra generalmente attestato su posizioni di centro moderato.
- Partito della Rivoluzione Democratica (PRD), fondato nel 1989. È il principale partito della sinistra messicana, come il PRI è membro dell'Internazionale Socialista.
- Partido del Trabajo (PT), fondato nel 1990.
- Partido Verde Ecologista de México (PVEM), fondato nel 1986.
- Movimiento Ciudadano, fondato nel 1997 come "Convergencia por la Democracia" poi cambiando il nome a "Convergencia".
- Partido Nueva Alianza (PNA o PANAL), fondato nel 2005.
Il 2 luglio 2000 fu eletto presidente Vicente Fox (PAN), che sconfisse Francisco Labastida (PRI), mentre terzo giunse Cuauhtémoc Cárdenas (PRD).
Il 21 agosto 1994 fu eletto presidente Ernesto Zedillo (PRI), che sconfisse nettamente Diego Fernández de Cevallos (PAN) e Cuauhtémoc Cárdenas (PRD).
Il 6 luglio 1988 fu eletto presidente Carlos Salinas (PRI), che sconfisse nettamente Cuauhtémoc Cárdenas (PRD) e Manuel Clouthier (PAN).
Il parlamento è eletto ogni tre anni, quando occorre simultaneamente al presidente.
Il Messico fa parte dell'OEA e dell'APEC.
Distretti Elettorali Federali del Messico
I Distretti Elettorali Federali del Messico sono le 300 unità nelle quali si divide il territorio messicano e in ognuna delle quali viene eletto un deputato federale, membro della Camera dei deputati del Messico.