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Politica

La Scozia è una nazione costitutiva del Regno Unito e suo capo di Stato è il monarca britannico, che attualmente è Elisabetta II (sul trono dal 1952).

Dal punto di vista costituzionale, il Regno Unito è uno stato unitario con un governo e un parlamento sovrani. A seguito dei referendum sulla devoluzione approvati in Scozia e Galles nel 1997, è stato concesso un limitato autogoverno a queste due nazioni costitutive. Il Parlamento del Regno Unito a Westminster continua però ad avere il potere di emendare, espandere, ridurre oppure abolire gli ambiti di autonomia devoluti a Scozia e Galles e, quindi, il Parlamento scozzese non si può definire pienamente sovrano. Peraltro, sul piano pratico, è piuttosto improbabile che il Parlamento britannico voglia (e, volendolo, possa politicamente) abolire in maniera unilaterale i parlamenti e i governi di Scozia e Galles senza indire prima un referendum in tal senso tra le popolazioni interessate.

A seguito della devolution, riguardo a certe materie d'interesse locale, il potere di fare leggi e di applicarle è stato delegato al Parlamento scozzese e al Governo scozzese, con sede a Edimburgo. Il Parlamento del Regno Unito mantiene la competenza su certe materie, anche se riguardanti la Scozia, come quelle fiscali, il sistema di sicurezza sociale, la difesa, le relazioni internazionali, le comunicazioni e altre, che sono elencate in via tassativa nello Scotland Act come "materie riservate". Il Parlamento scozzese ha potere legislativo in tutte le altre materie riguardanti la Scozia, oltre ad avere un potere limitato di variare l'imposta sui redditi.

Nel caso ritenga opportuno che una certa decisione sia presa dal Parlamento del Regno Unito, il Parlamento scozzese può restituire a quest'ultimo la facoltà di legiferare su determinate materie devolute.

Il Parlamento scozzese è monocamerale ed è composto da 129 membri, 73 dei quali rappresentano singoli collegi e sono eletti con un sistema maggioritario a turno unico. Gli altri 56 sono eletti con il sistema proporzionale. La Regina, su indicazione del Parlamento, nomina uno dei parlamentari First Minister. Gli altri ministri, nominati con lo stesso procedimento, assieme al First Minister formano il Governo della Scozia (Scottish Executive).

La Scozia è rappresentata da 59 deputati alla Camera di Comuni. Alla Camera dei Lord, i Pari scozzesi hanno potuto sedere fino al 1999.

Nel Governo del Regno Unito esiste un dicastero specifico per gli affari scozzesi, lo Scotland Office. Guidato dal Segretario di Stato per la Scozia, prima della devoluzione aveva responsabilità su tutto il sistema di governo scozzese. Ora rimangono allo Scotland Office un numero limitato di materie, come le relazioni con gli altri ministeri che mantengono competenze settoriali riguardanti la Scozia.

Economia

L'economia della Scozia, come quella dell'intero Regno Unito ha forti legami con l'Europa e con tutto il mondo. Le esportazioni hanno, infatti, una grossa importanza.

Il paese ha un sistema di mercato, con diversi interventi della mano pubblica. Dopo la rivoluzione industriale, l'economia scozzese si concentrò sull'industria pesante, dominata da settori produttivi come le costruzioni navali, l'estrazione di carbone e la siderurgia. In quel periodo, l'esistenza dell'Impero britannico fornì alle produzioni scozzesi un grosso mercato, con dimensioni mondiali.

Il declino dell'industria pesante, nella seconda metà del XX secolo, portò a un considerevole spostamento di attività verso i settori dei servizi e della tecnologia. Negli anni settanta, lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi nel mare del Nord diede luogo a una prima, grossa trasformazione dell'economia scozzese. Gli anni ottanta videro la grande espansione della cosiddetta Silicon Glen, tra Glasgow e Edimburgo, dove si insediarono molte grosse aziende operanti nell'informatica e nei settori tecnologici in genere.

Edimburgo (414.192 abitanti) è il principale centro finanziario scozzese e il sesto in Europa. Nella capitale scozzese operano gruppi finanziari come la Royal Bank of Scotland (la seconda banca europea), la HBOS (proprietaria della Bank of Scotland) e la Standard Life.

Glasgow (616.123 abitanti) è il principale porto scozzese e il quarto centro industriale del Regno Unito, contando per oltre il 60% dei prodotti industriali esportati dalla Scozia. I cantieri navali, anche se con dimensioni decisamente ridotte rispetto ai massimi toccati all'inizio del XX secolo, formano ancora la base produttiva dell'industria cittadina. Glasgow è anche il principale centro scozzese per il commercio al dettaglio, oltre che uno dei primi venti centri finanziari europei e sede di molte importanti società.

Aberdeen (216.662 abitanti), a volte chiamata la capitale europea del petrolio, è il centro dell'industria petrolifera basata sui giacimenti trovati sotto il fondo del mare del Nord.

Altre importanti attività scozzesi sono l'industria tessile, la chimica, la distillazione di whisky, la produzione di birra, la pesca e il turismo.

Nel 2003, le esportazioni scozzesi (escluso il commercio con il resto del Regno Unito) sono state stimate in quasi 19 miliardi di sterline, di cui circa il 70% costituito da prodotti industriali. Maggiori fonti di reddito sono il whisky, i prodotti dell'industria elettronica, i servizi finanziari. I mercati maggiori sono gli Stati Uniti, la Germania e la Francia. Secondo lo Scottish National Accounts Project (SNAP) il Prodotto interno lordo (PIL) della Scozia nel 2009 era di 127 miliardi di sterline, equivalenti a 146 miliardi di euro.

Solo un quarto del territorio è coltivato (principalmente a cereali e verdure), ma l'allevamento ovino ha un ruolo importante nelle meno fertili regioni del nord e sulle isole. La proprietà della terra è relativamente concentrata in poche mani (circa 350 persone sono proprietarie di circa metà del territorio). Nel 2003 quindi, il parlamento scozzese ha approvato un Land Reform Act che consente ai coltivatori diretti e alle comunità locali di comprare la terra, anche contro la volontà del proprietario.

Anche se la Bank of England è la banca centrale di tutto il Regno Unito, tre banche scozzesi (Bank of Scotland, Royal Bank of Scotland e Clydesdale Bank) hanno il potere di emettere banconote. Anche se queste sterline scozzesi non hanno corso legale in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, sono liberamente scambiabili con quelle emesse dalla Banca d'Inghilterra. Nonostante questo, in altre parti del Regno e specialmente in Inghilterra, molti esercenti rifiutavano le banconote scozzesi. Una nuova legge ha posto rimedio a questo inconveniente, ma fuori dal Regno Unito ancora oggi banche e cambiavalute spesso non accettano le banconote scozzesi.

Unica tra le banche del Regno, la Royal Bank of Scotland emette ancora la banconota da una sterlina.

Trasporti

La Scozia conta cinque grandi aeroporti internazionali (Glasgow, Edimburgo, Aberdeen, Prestwick e Inverness), che insieme servono 150 destinazioni internazionali con una grande varietà di servizi di linea e charter. GIP (Global Infrastructure Partners) gestisce l'aeroporto di Edimburgo, mentre la BAA (British Airports Authority) gestisce quelli di Aberdeen e Glasgow; la Highlands and Islands Airports opera 11 aeroporti regionali, incluso quello di Inverness, che servono le località più remote. Infratil gestisce Prestwick.

Le autostrade scozzesi e le principali strade statali sono gestite da Transport Scotland; la parte restante della rete è gestita dalle autorità locali scozzesi in ognuna delle aree di pertinenza. Servizi regolari di traghetto operano tra la terraferma scozzese e le molte isole; questi traghetti sono gestiti principalmente da Caledonian MacBrayne, ma vengono operati dai consigli locali. Altre linee di traghetti, servite da numerose società, collegano la Scozia all'Irlanda del Nord, al Belgio, alla Norvegia, alle Isole Faroe e anche all'Islanda. Network Rail Infrastructure Limited possiede e opera le infrastrutture del sistema ferroviario scozzese, mentre il Governo della Scozia detiene la responsabilità per le strategie ferroviarie e il loro budget. La rete ferroviaria scozzese conta circa 340 stazioni e 3.000 chilometri di tracciato. I passeggeri trasportati ogni anno superano i 62 milioni.

La rete ferroviaria della Scozia è gestita da Transport Scotland. Le principali linee ferroviarie della Costa Est e della Costa Ovest collegano le principali città della Scozia tra loro e con la rete ferroviaria dell'Inghilterra. Il servizio ferroviario all'interno della Scozia è operato da First ScotRail. Durante l'epoca della British Railways, la linea della Costa Ovest da Londra Euston a Glasgow Centrale fu elettrificata, all'inizio degli anni '70, seguita dalla linea della Costa Est, verso la fine degli anni '80. La British Railways creò il brand ScotRail; finché esistette la British Railways, molte linee nello Strathclyde furono elettrificate: lo Strathclyde Passenger Transport Executive fu in prima linea nel definire la propria rete la "più grande rete ferroviaria elettrificata fuori da Londra". Oggi, alcune parti della rete sono a trazione elettrica, ma non vi sono linee elettrificate nelle Highlands, nell'Angus, nell'Aberdeenshire, nelle città di Dundee e Aberdeen, o a Perth e Kinross, e nessuna delle isole presenta collegamenti ferroviari (anche se i terminal di Kyle of Lochalsh e Mallaig servono principalmente le isole).

Inoltre, la città di Glasgow ha un piccolo sistema integrato di metropolitana dal 1896. Completamente restaurato e rimodernato tra il 1977 e il 1980, oggi conta 15 stazioni che sono utilizzate da circa 40.000 passeggeri al giorno. Le stazioni sono state ulteriormente ammodernate in vista dei XX Giochi del Commonwealth che si sono svolti proprio a Glasgow nel 2014.

La linea ferroviaria della Costa Est attraversa il Firth of Forth tramite il Forth Bridge. Completato nel 1890, questo ponte a sbalzo è stato descritto come "il profilo più riconoscibile della Scozia a livello internazionale".