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Suddivisioni amministrative

I primi coloni europei divisero il paese in province; queste furono abolite nel 1876, anno in cui il governo fu completamente centralizzato. Nel 1989 il governo locale fu completamente riorganizzato e fu instaurato un sistema di governo basato su due livelli : le regioni e le autorità territoriali.

La Nuova Zelanda ha 16 regioni (di cui 12 sono governate da un consiglio regionale eletto dal popolo, e 4 governate dalle autorità territoriali) e 74 autorità territoriali 16 delle quali sono distretti urbani, 58 sono distretti rurali ai quali si aggiungono le isole Chatham.

Quattro delle autorità territoriali (una città e tre distretti) e le isole Chatham sono nel contempo delle regioni, sono quindi definite come autorità unitarie. Le autorità territoriali non sono una suddivisione delle regioni, esistono quindi delle autorità territoriali il cui territorio fa parte di più di una regione. Sono dipendenze esterne della Nuova Zelanda, con autonomia interna, le Isole Cook (235 km², 18 000 abitanti), le isole Tokelau (10 km², 2 000 abitanti) e l'isola Niue.

Nella prima tabella è presente l'elenco delle regioni, nella seconda la suddivisione geografica.
* L'asterisco contrassegna le autorità unitarie. **Il doppio asterisco indica che il dato risale al 2001

Città principali

Le città principali sono: Wellington, Christchurch, Auckland, Dunedin.

Istituzioni

Per quanto riguarda il potere esecutivo, il governo della Nuova Zelanda è retto da un governatore generale, nominato dalla Regina, che elegge a sua volta il primo ministro. Per quanto riguarda il potere legislativo, è invece attribuito ad un parlamento unicamerale composto da 120 membri, eletti a suffragio universale diretto per tre anni. Sette seggi sono riservati alla comunità Maori. Infine il potere giurisdizionale, potere indipendente espressamente riconosciuto dal Constitution Act del 1986, si divide in 4 livelli di giurisdizione: - corti distrettuali - alte corti - corti d'appello - corte suprema (cui è affidata la giustizia costituzionale)

Ordinamento scolastico

Tasso di alfabetizzazione: 99%.
Studenti universitari: 162 350.

La scuola primaria, o elementare (per bambini da circa 5 a circa 11 anni), è suddivisa in tre cicli: infantile, biennale, quinquennale.
Università: Otago (Dunedin, 1869), Canterbury (Christchurch, 1873), Victoria (Wellington, 1897), Auckland (1957), Massey (Palmerston North. 1963), Waikato (Hamilton, 1964).

Sistema sanitario

Il sistema sanitario è pubblico e gratuito, tranne le visite del medico di base (GP – General Practitioner). Oltre al sistema pubblico esiste quello privato e le assicurazioni private sono abbastanza diffuse. Queste non alterano in alcun modo le prestazioni delle strutture pubbliche, ma per lo più rimborsano le spese delle visite ai GP e le prestazioni presso centri privati.

Economia

Prodotto Interno Lordo a parità di potere d'acquisto: 185.8 miliardi di $ (63º posto della classifica mondiale) che corrispondono a 29 491 $ pro capite (31º posto della classifica mondiale).
Bilancia dei pagamenti: −5,2 miliardi di $.
Inflazione: 1,6%
Disoccupazione: 6,4%.

La valuta utilizzata in Nuova Zelanda è il dollaro neozelandese.

Ambiente

Flora

Nell'isola del nord le principali forme arboree sono di tipo felciforme. Molto diffuse anche le acacie, in particolare le mimose. Per proteggere il paese dalla fragilità del suo ecosistema così particolare e irripetibile al mondo, viene attuato un controllo molto forte alla dogana, che adempie al suo compito con grande rigidità, e con gli anni sono stati istituite delle zone a tutela degli animali e della vegetazione dove non è possibile toccare nulla né modificare il paesaggio in nessun modo. La Nuova Zelanda conta infatti un altissimo numero di parchi nazionali, istituiti a partire dal 1887, che al loro interno offrono ai turisti la contemplazione delle meraviglie che racchiudono attraverso i tanti percorsi di trekking, pensati e organizzati proprio per regalare gli scorci migliori e le vedute più spettacolari.

Oltre a queste risorse, la Nuova Zelanda possiede moltissimi parchi forestali, riserve marine e parchi storici e di conservazione che sono in grado di dare una visione a trecentosessanta gradi delle attrazioni culturali e naturali del paese, unico al mondo per il rispetto e la coscienza ecologica che ha sviluppato nel corso degli anni dopo i disastri sfiorati nei secoli scorsi o alcune estinzioni di fauna peculiare causate dalla leggerezza dell'uomo. La rarità e la singolarità che si trovano in questo luogo di alcune specie di animali, soprattutto di uccelli, sono qualcosa di eccezionale che va assolutamente preservato.

Fauna

L'animale simbolo della Nuova Zelanda è il kiwi, una sorta di uccello preistorico notturno, senza ali, e con un caratteristico becco che utilizza per cercare cibo nel terreno. L'evoluzione ha portato quest'animale a ridursi di dimensioni, diventando grande circa quanto un gatto; tuttavia non sono diminuite le dimensioni delle sue uova che quindi appaiono sproporzionate rispetto al corpo.

In Nuova Zelanda non vi sono specie endemiche di mammiferi. Gli unici mammiferi trovati dai primi māori furono alcuni pipistrelli provenienti probabilmente dall'Australia.

I coloni provenienti dall'Australia introdussero una specie di opossum per sfruttarne in termini commerciali la pregiata pelliccia. Tuttavia, il vorace opossum ha sconvolto l'equilibrio faunistico del Paese, causando anche l'estinzione di oltre 1300 specie di uccelli e lo stesso kiwi è a rischio, poiché l'opossum ne attacca gli adulti e ne divora le uova. I neozelandesi sono freneticamente attivi nel tentativo di estirpare gli oltre 70 milioni di esemplari di opossum, prima che comprometta ulteriormente l'ecosistema locale. Per questa ragione ogni iniziativa che preveda l'eliminazione fisica degli opossum, viene etichettata in Nuova Zelanda come "ecologica".

Huberia brounii è una specie endemica di formica, tipica della Nuova Zelanda, di difficile osservazione e pertanto poco conosciuta.

Specie alloctone

In Nuova Zelanda, l'uomo ha introdotto diversi animali alloctoni; un classico esempio è la vespa comune (Vespula vulgaris), che si è naturalizzata ed è diventata una specie invasiva. A causa degli inverni miti, alcune colonie di Vespula vulgaris superano l'inverno, dando vita a sciami piuttosto numerosi e nidi molto grandi e pericolosi.

Parchi

Circa il 30% del territorio è protetto.
Trattati ambientali: Ramsar (protezione zone umide), CITES, Basilea (rifiuti tossici), Protocollo di Montreal (emissioni di CFC), CBD (biodiversità), Protocollo di Kyōto (effetto serra).