Geografia

Il Nicaragua ha una superficie di 130.373 km², paragonabile a quella della Grecia. Quasi un quinto del territorio è designato come area protetta, come parchi nazionali, riserve naturali e riserve biologiche.

Il Nicaragua può essere suddiviso in tre regioni geografiche: le pianure del Pacifico, le Montagne Amerrisque nel centro-nord, e la Costa dei Miskito sull'Atlantico.

Pianure del Pacifico

Situate nella parte occidentale del paese, queste pianure sono ampie, calde e fertili. La pianura è punteggiata da diversi grandi vulcani della Cordillera Los Maribios, tra i quali il Mombacho appena fuori Granada, e il Momotombo vicino a León. La piana si estende dal Golfo di Fonseca fino al confine del Nicaragua con la Costa Rica a sud del Lago di Nicaragua. Il Lago Nicaragua è il più grande lago d'acqua dolce in America Centrale (diciannovesimo nel mondo), ed è habitat dell'unica specie di squali di acqua dolce del mondo, lo squalo toro o squalo del Nicaragua. Questa regione è la più popolosa, con oltre la metà della popolazione del paese; vi si trova la capitale Managua, la città più popolosa e l'unica con più di 1,5 milioni di abitanti.

Le eruzioni dei vulcani del Nicaragua occidentale, molti dei quali sono ancora attivi, hanno devastato il territorio, ma lo hanno anche arricchito con strati di cenere fertile. L'attività geologica che causa il vulcanismo genera anche forti terremoti, che si verificano regolarmente in tutta la zona del Pacifico; Managua stessa è stata quasi distrutta più volte dai terremoti.

La maggior parte della zona del Pacifico è tierra caliente, ovvero una regione dal clima marcatamente tropicale, ad altitudini minori di 600 metri. Le temperature rimangono pressoché costanti durante tutto l'anno, con temperature massime comprese tra 29 ° e 32 °C. Dopo una stagione secca che dura da novembre ad aprile, le piogge iniziano in maggio e continuano fino ad ottobre, con precipitazioni tra 1.000 e 1.500 mm. I suoli fertili e il clima favorevole rendono il Nicaragua occidentale il centro economico e demografico del paese. La sponda sud-occidentale del lago Nicaragua si trova a 25 km dall'Oceano Pacifico; il lago e il fiume San Juan sono stati spesso proposti, nel XIX secolo, come la parte più lunga di un canale attraverso l'istmo centroamericano. Queste proposte sono state avanzate periodicamente anche nel XX e nel XXI secolo.

In aggiunta alle spiagge e alle località di villeggiatura, in questa regione si trova anche gran parte del patrimonio coloniale spagnolo. Città come León e Granada abbondano in architettura coloniale e artefatti; Granada, fondata nel 1524, è la più antica città coloniale nelle Americhe.

Montagne Amerrisque

Le montagne centrali sono una regione significativamente meno popolata ed economicamente sviluppata situata nel nord, ma che si estende verso sud-est, tra il Lago Nicaragua e il mar dei Caraibi. La regione, ad altitudini tra i 600 e i 1500 metri, è una tierra templada, ha cioè un clima con temperature più fresche rispetto alle pianure del Pacifico, con valori massimi giornaliere di 24-27 °C; la stagione delle piogge è più lunga e umida rispetto alla regione sul Pacifico, e ciò rende l'erosione un problema a causa dei pendii ripidi. Il terreno accidentato, i suoli poveri, e la bassa densità di popolazione caratterizzano l'area nel suo complesso, ma le valli nord-occidentali sono fertili e popolate. Circa un quarto del settore agricolo del paese si svolge in questa regione, in particolare il caffè è coltivato sui pendii più alti.

Querce, pini, muschi, felci e orchidee sono abbondanti nelle foreste della regione. Tra gli uccelli si trovano quetzal splendenti, lucherini dorso nero, colibrì, ghiandaie e tucani.

Pianure atlantiche

Questa grande regione coperta di foreste pluviali è attraversata da numerosi grandi fiumi ed è scarsamente popolata. Il Rio Coco, che è il fiume più lungo dell'America Centrale, segna il confine con l'Honduras. La costa sul mar dei Caraibi è resa irregolare da lagune e delta, ed è molto più sinuosa rispetto a quella del Pacifico.

La Riserva della Biosfera di Bosawás in Jinotega si trova nelle pianure atlantiche, e protegge 7.300 km² della foresta di La Mosquitia (circa il sette per cento della superficie del paese), il che la rende la più grande foresta pluviale a nord dell'Amazzonia.

La costa orientale è molto diversa dal resto del paese. Il clima è prevalentemente tropicale, con alte temperature e umidità elevata. Nei dintorni della città principale della zona, Bluefields, l'inglese è ampiamente parlato oltre alla lingua ufficiale, lo spagnolo. La popolazione assomiglia più a quella dei Caraibi che a quella del resto del Nicaragua.

In questa regione si può osservare una grande varietà di uccelli, tra i quali aquile, tacchini, tucani, pappagalli e are. La fauna della regione comprende anche diverse specie di scimmie, formichieri, cervi dalla coda bianca e tapiri.

Biodiversità e fauna

La foresta pluviale in Nicaragua copre più di 20.000 km², in particolare sulle pianure atlantiche, ed è protetta nella Riserva della Biosfera di Bosawás, Jinotega (nella parte nord) e nella Riserva Biologica Indio Maíz (nel sud), che protegge 2.500 km² di foresta pluviale atlantica.

Queste due aree sono molto ricche di biodiversità. Ci sono cinque specie di felini, compresi giaguari e puma; tre specie di primati, scimmie ragno, scimmie urlatrici e scimmie cappuccine; una specie di tapiro (Tapirus bairdii), chiamato Danto dal nicaraguensi, tre specie di formichieri e molti altri.

Timori legati al riscaldamento globale

Il 12 dicembre 2009, "La Prensa", un quotidiano nicaraguense, ha riferito che il Nicaragua è tra i paesi più colpiti dai fenomeni legati al cambiamento climatico. Timori al riguardo sono sorti nel paese, perché non vi sono state politiche specifiche, stabilite dal governo del Nicaragua, per far fronte al fenomeno. Tuttavia, diverse organizzazioni della società civile e lo stesso governo sono stati pionieri in alcuni progetti per combattere gli effetti del cambiamento climatico.

Alcune organizzazioni stanno lavorando per la prevenzione degli incendi boschivi, sia per ridurre la quantità di inquinanti atmosferici, sia per prevenire gli effetti negativi sulla biodiversità del paese. Altri progetti riguardano la riduzione delle emissioni di gas serra dal letame di vacca e l'eventuale uso del Lago Nicaragua come fonte d'acqua per l'irrigazione. Molti ambientalisti, tuttavia, sono ancora preoccupati per la possibilità di gravi alluvioni dovute agli uragani.

Morfologia

La zona del Nicaragua è ricca di vulcani a causa della sua morfologia geologica. Il territorio, infatti, è attraversato da una catena montuosa nata da un'intensissima attività vulcanica che portò alla separazione del Mar dei Caraibi dall'Oceano Pacifico. Qui si trovano i cosiddetti Marabios, circa una ventina di vulcani sorti in epoca neozoica. Il territorio del Nicaragua, quindi, ad est è ancora soggetto ad un assestamento tettonico e a fenomeni eruttivi e sismici con un arco vulcanico che da Panamá arriva al Messico. Tra i vulcani ricordiamo: Casitas, viene ricordato per una valanga di fango che seppellì nell'ottobre 1998 la città di Posoltega, già colpita pesantemente dall'uragano Mitch; Cerro Negro, 675 m, è il vulcano più recente (sorto nel 1850) e più attivo, ha eruttato diverse volte negli ultimi anni (l'ultima nell'Agosto 1999) e per questo è particolarmente pericoloso; Concepción, 1576 m, (vedi Maderas); Concho Cosigüina ormai è ridotto in una vasta caldera di circa 1 chilometro nel promontorio di Cosigüina, che chiude il golfo di Fonseca, ed è ciò che rimane di una spaventosa esplosione che nel 1835 provocò una scossa avvertita a migliaia di chilometri di distanza e piogge di ceneri per un raggio di 1200 km. Hoyo Maderas, 1.329 m, vulcano gemello di Concepción a cui è collegato mediante un istmo, e con cui forma l'isola di Ometepe nel lago Nicaragua; Masaya, conosciuto anche come Popogatepe, fa parte di un parco nazionale nato nel 1979, è attualmente attivo con una caldera composta da 13 coni craterici e da un lago, con fenomeni gassosi e lavici nel suo interno. In passato era oggetto di venerazione sia per gli indigeni sia per i conquistadores che lo battezzarono "Bocca dell'Inferno"; Mombacho, si eleva sulle sponde del lago Nicaragua, sopra la città di Granada e fa parte della Reserva Natural Volcan Mombacho. È estinto oramai da molto tempo per cui è completamente ricoperto di vegetazione che forma un particolare ecosistema; Momotombo, 1280 m, è responsabile di violente eruzioni avvenute nel 1870 e nel 1886 che lo ridussero da oltre 1600 m all'attuale altezza, si trova a nord del lago di Managua; Momotombito, fiancheggia il Momotombo e emerge dalle acque del lago di Managua; Rota San Cristóbal, detto anche El Viejo o Chinandega, è alto 1745 metri ed il più elevato vulcano del Nicaragua; Telica

Idrografia

La zona orientale del Nicaragua è ricca di laghi che si allungano alle pendici della catena dei Marabios, i vulcani attivi che si trovano lungo la catena montuosa del paese. I due più grandi laghi del paese formano un bacino idrico unico in quanto, in passato, dovevano essere un'insenatura della costa dell'Oceano Pacifico che si è andata a separare in seguito alle eruzioni e al deposito di materiale lavico. A testimonianza di questa loro natura c'è la fauna ittica che ospita specie marine adattatesi alle acque dolci come il tiburon, uno squalo lungo fino a 3 metri. I laghi più importanti sono: lago di Nicaragua, detto anche Cocibolca, è vasto 8430 km² (quasi quanto l'Umbria) e per questo è il più grande dell'America Centrale, ricco di isole di origine vulcaniche tra cui i due vulcani Maderas e Concepción sull'isola di Ometepe; lago di Managua, detto anche Xolotlan, è vasto 1042 km² e profondo fino a 30 metri, ha forma circolare per cui si pensa ad un'origine vulcanica, comunica con il precedente mediante il fiume Titi-tapa, collegamento che si interruppe nel 1910 e che è stato riattivato nel 1998 a causa dell'uragano Mitch; Laguna Apoyo, deve il nome alle sue acque salmastre (Alt-poyec), la sua forma circolare lascia supporre che si sia formata in un vecchio cratere vulcanico. Grazie a queste caratteristiche e alle sue acque limpide è ricco di fauna ittica e meta turistica.

Clima

Il clima del Nicaragua varia notevolmente da una costa all'altra, e possono essere considerate tre diverse aree climatiche distinte:

  • L'area tra il lago Nicaragua (Cocibolca) e il lago di Managua (Xolotlan) e l'Oceano Pacifico è di solito molto secca con poca pioggia e temperature comprese tra i 21 °C e i 27 °C in Inverno e i 23 °C e i 35 °C durante l'estate.
  • Gli altopiani centrali del Nicaragua hanno un clima temperato e umido, in particolar modo nel versante Est.
  • Sulla costa caraibica si trova un clima tropicale umido, con alte temperature anche superiori ai 36 °C e piogge abbondanti.

Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Nicaragua