Montevideo

Description

Montevideo (nome completo: San Felipe y Santiago de Montevideo) è la capitale, il porto principale e la città più popolosa dell'Uruguay.

Situata nella parte meridionale del paese, si affaccia sulla riva settentrionale del Río de la Plata ed è la capitale situata più a sud di tutta l'America, precisamente a 34°54'21.06" di latitudine sud e 56°11'29.04" di longitudine ovest. Infatti la vicina capitale argentina, Buenos Aires, sulla sponda opposta del Rio de la Plata, si trova su di un parallelo situato solo 30 km più a nord di quello della capitale uruguaiana. La città si sviluppa tutta sulla sponda destra del fiume Santa Lucia.

È anche la capitale del dipartimento di Montevideo, ha la più piccola estensione dei diciannove dipartimenti in cui si suddivide primariamente il paese. Considerando la sua area metropolitana, sempre nel 2009, Montevideo raggiungeva 1.973.380 abitanti, corrispondenti al 58,8% del totale nazionale della popolazione.

Nell'area dell'America Meridionale, la città di Montevideo occupa il primo posto nella classifica delle città con una maggiore qualità della vita. Montevideo è inoltre la sede amministrativa del Mercosur e ha ospitato il primo campionato mondiale di calcio svolto nel 1930.

Etimologia

Esistono almeno quattro spiegazioni in merito all'origine del nome della città:

  • Monte vide eu: Montevideo deriverebbe dall'espressione portoghese Monte vide eu (Io vedo un monte); tale frase sarebbe stata pronunciata alla vista del Cerro de Montevideo da uno dei marinai partecipanti alla spedizione di Ferdinando Magellano. Questa ipotesi è però stata più volte scartata poiché la frase monte vide eu si tratta di un insieme di parole in dialetti differenti, quindi poco probabile.
  • Monte-VI-D-E-O: In base a questa spiegazione, invece, il nome della città sarebbe una sorta di acronimo presente su una mappa spagnola che segnalava la collocazione geografica del luogo (Monte VI De Este a Oeste, cioè "Il sesto monte da est ad ovest").
  • Monte Vidi: Questa ipotesi deriva da un appunto scritto nel diario di uno dei membri della spedizione di Magellano. "Il martedì del detto mese siamo stati sullo stretto di Capo Santa Maria da dove la costa corre da est ad ovest, e il terreno è sabbioso, e alla destra della montagna vi è una montagna simile ad un cappello al quale abbiamo dato il nome di Monte Vidi."
  • Monte Ovidio: Questa ipotesi trae origine da quella precedente, infatti il monte a forma di cappello, chiamato Monte Vidi, sempre nello stesso diario viene definito "ora chiamato Monte Santo Vidio". Sant'Ovidio (o Audito) è un santo particolarmente venerato nella città portoghese di Braga e proprio i portoghesi ebbero in possesso la zona di Montevideo prima della fondazione della città.

Geografia fisica

Territorio

Montevideo sorge sulla sponda settentrionale del Río de la Plata, a 230 km a sud-est in linea d'aria da Buenos Aires, capitale dell'Argentina. Montevideo confina a nord e ad est con il dipartimento di Canelones e ad ovest, lungo il fiume Santa Lucia con il dipartimento di San José.

La città si affaccia sulla baia omonima, uno dei più grandi porti naturali di tutto il Cono Sud. All'interno del territorio di Montevideo si stagliano due alture principali: il Cerro de la Victoria e il Cerro de Montevideo. Su quest'ultima collina sorge una fortezza d'epoca coloniale alla quale fu aggiunto successivamente un faro.

Clima

Montevideo ha un clima temperato umido, con inverni ventosi e prevalentemente nuvolosi, ed estati calde e umide, con venti quasi assenti, la temperatura media è di 16 °C. Le nevicate sono eventi rarissimi, l'ultima volta che nevicò a Montevideo fu il 13 luglio del 1930, in occasione della partita inaugurale della coppa del mondo di calcio di quell'anno.

Storia

Le origini

Tra il 1680 e il 1683, al fine di contestare la sovranità spagnola sulla regione, i colonizzatori portoghesi provenienti dal Brasile crearono lungo la costa del Rio de la Plata un insediamento chiamato Nova Colonia do Sacramento, attualmente Colonia del Sacramento. Del resto, gli spagnoli non fecero nulla per riaffermare il loro dominio sino al 1723, quando incominciarono a fortificare le alture che circondavano la baia di Montevideo costringendo i portoghesi alla ritirata. Fu così che una spedizione spagnola proveniente da Buenos Aires e organizzata dal governatore Bruno Mauricio de Zabala fondò la città dandole il nome di San Felipe y Santiago de Montevideo (nome che sarebbe poi stato abbreviato in Montevideo). In breve tempo divenne una delle più importanti città della regione del Rio de la Plata, tanto importante da competere già da allora con Buenos Aires. Nel 1776 Montevideo divenne sede di comando navale la cui autorità spaziava dalla costa argentina, l'isola di Fernando Po e le Malvine. Il 3 febbraio 1807 la città venne assediata e presa d'assalto da un esercito inglese, guidato dall'Auchmuty, attraverso una breccia aperta dall'artiglieria nell'attuale Calle Brecha. Quando la stessa spedizione proseguì su Buenos Aires, qui venne fermata e costretta a negoziare la restituzione di tutte le piazzeforti occupate, inclusa Montevideo. Gli spagnoli vennero cacciati nel 1814 e, due anni dopo, i portoghesi occuparono i territori dell'attuale Uruguay. Nel 1821 i territori occupati vennero annessi al Brasile ma, nel 1825, gli uomini del generale Juan Antonio Lavalleja, i Trentatré Orientali, liberarono l'Uruguay dal dominio brasiliano e tre anni dopo Montevideo divenne ufficialmente capitale della Repubblica Orientale dell'Uruguay.

Capitale dell'Uruguay indipendente

Così nel 1829 le antiche fortificazioni che cingevano la città vennero demolite e nuovi quartieri residenziali che s'innalzarono in quel periodo andarono a costituire la Ciudad Nueva. Tra il 1843 ed il 1851 Montevideo, tenuta dai Colorados, venne assediata dalle forze fedeli a Manuel Oribe, appoggiate dall'argentino Juan Manuel de Rosas ma, grazie all'appoggio di alcuni contingenti di volontari, come quello basco o quello italiano, gli assediati sconfissero Oribe. Terminate le ostilità, Montevideo riprese a svilupparsi e, nel 1853, venne inaugurato il sistema d'illuminazione pubblica a gas e aperto un servizio di diligenze per alcuni centri limitrofi. Il teatro Solis venne inaugurato nel 1856 mentre, dieci anni dopo, fu completato la linea telegrafica per Buenos Aires. Nel 1867 furono completati il Palazzo delle Poste e il Monumento alla Pace. L'anno seguente aprì i battenti una compagnia di Omnibus a cavallo che, con una serie di linee, garantì il trasporto pubblico per i sobborghi di Union, Capurro e Villa del Cerro. Nel 1869 venne aperta la linea ferroviaria per Las Piedras, fu la prima in Uruguay. Negli anni seguenti si completarono altre importanti opere pubbliche, come il sistema idrico pubblico, il Boulevard Artigas e la fondazione dei sobborghi di Nuevo Paris, Colon e La Commercial. Dall'inizio del XIX secolo fino all'inizio del XX la città, che rappresentava un buon punto dal quale controllare i commerci di Argentina e Brasile, subì pesantemente l'influenza britannica. Tra il 1860 e il 1911, i britannici costruirono una ferrovia per collegare la città alle campagne circostanti. Per un breve periodo vi albergò Garibaldi, da prima come insegnante di storia, poi come capitano della legione straniera Italiana, con la quale condusse grandi battaglie che gli diedero grande prestigio.

Il XX secolo

Nei primi anni del Novecento arrivarono a Montevideo migliaia di immigrati, soprattutto italiani e spagnoli, che, nel giro di pochi anni andarono ad aumentare del 30% la popolazione urbana. Durante la seconda guerra mondiale, si ebbe un famoso incidente che coinvolse l'incrociatore pesante tedesco Admiral Graf Spee. Infatti, dopo avere affrontato la marina britannica nella Battaglia del Río de la Plata il 13 dicembre del 1939, la Admiral Graf Spee si ritirò nel porto di Montevideo. Per evitare di coinvolgere l'equipaggio in una battaglia persa in partenza, il capitano Hans Langsdorff decise di far affondare la nave il 17 dicembre.

Monumenti e luoghi d'interesse

Il profilo artistico ed architettonico di Montevideo è caratterizzato dalla coesistenza di vari edifici e monumenti realizzati tra il XIX ed il XXI secolo secondo i canoni stilistici caratterizzarono tali decenni. I principali monumenti cittadini, come il Palazzo legislativo di Montevideo, il Palacio Salvo, la Cattedrale metropolitana di Montevideo ed il Palazzo Estévez furono infatti costruiti secondo i vari stili architettonici importati agli architetti europei tra la fine dell'800 e i primi tre decenni del secolo successivo. Sono presenti anche alcuni brillanti esempi di architettura postmodernista, come la torre Antel ed il World Trade Center Montevideo, che hanno contribuito a rinnovare ed ammodernare lo skyline della città agli inizi del nuovo millennio.

All'interno della città vecchia di Montevideo (Ciudad Vieja) sono concentrati la maggioranza dei monumenti e degli edifici storici cittadini. Tra essi spiccano la neoclassica Cattedrale metropolitana di Montevideo, il Cabildo coloniale, il Palacio Taranco e la Casa di Garibaldi. Il confine est della Ciudad Vieja è segnato dalla plaza Independencia, la più importante tra le piazze della capitale uruguaiana. Al centro di essa di staglia il mausoleo di Artigas, mentre tra gli edifici ed i monumenti che vi si affacciano spiccano il teatro Solís, il Palazzo Estévez, la porta della Cittadella e la torre Ejecutiva.

Geografia antropica

Il lunghissimo viale 18 de Julio, principale viale centrico della città, si estende da Plaza Independencia (la quale rappresenta la congiunzione fra la Ciudad Vieja, il quartiere storico, e il resto della città) fino al Bulevar Artigas, attraversando i bei quartieri del Centro e del Cordón.

Suddivisioni amministrative

Montevideo è divisa in otto municipios, governati ciascuno da un sindaco eletto dal popolo. Inoltre Montevideo è divisa in sessantadue quartieri (barrios). Alcuni di essi in origine erano insediamenti separati dalla città, come Villa del Cerro, Unión, Sayago, Ituzaingó e Pocitos, ma con l'espansione della città vennero assorbiti nel tessuto urbano di Montevideo.

Per altre informazioni cartografiche sui Municipi, Centri Comunali Zonali (CCZ) e Barrios di Montevideo, vedasi anche:

  • (ES) INE (Instituto Nacional de Estadísticas), Mapa de los 62 barrios (PDF), su ine.gub.uy. Carta geografica dei “62 barrios”, elaborata dall'Istituto Nazionale di Statistiche.
  • Intendencia Municipal de Montevideo. Sistema de Información Geográfica, Cartografía de Montevideo en Google Earth, su sig.montevideo.gub.uy. Strumento di ricerca e approfondita informazione sul Dipartimento di Montevideo, elaborato appositamente per la navigazione in Google Earth.
  • (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Plano de Montevideo. Barrios (PDF), su montevideo.gub.uy. Carta geografica dei Municipi e dei 62 barrios.

Elenco dei 62 Barrios di Montevideo

  1. Ciudad Vieja
  2. Centro
  3. Barrio Sur
  4. Cordón
  5. Palermo
  6. Parque Rodó
  7. Punta Carretas
  8. Pocitos
  9. Buceo
  10. Parque Batlle - Villa Dolores
  11. Malvín
  12. Malvín Norte
  13. Punta Gorda
  14. Carrasco
  15. Carrasco Norte
  16. Bañados de Carrasco
  17. Maroñas - Parque Guaraní
  18. Flor de Maroñas
  19. Las Canteras
  20. Punta de Rieles - Bella Italia
  21. Jardines del Hipódromo
  22. Ituzaingó
  23. Unión
  24. Villa Española
  25. Mercado Modelo, Bolívar
  26. Castro - Pérez Castellanos
  27. Cerrito de la Victoria
  28. Las Acacias
  29. Aires Puros
  30. Casavalle, Barrio Borro
  31. Piedras Blancas
  32. Manga, Toledo Chico
  33. Paso de las Duranas
  34. Peñarol - Lavalleja
  35. Villa del Cerro
  36. Casabó, Pajas Blancas
  37. La Paloma, Tomkinson, Rincón del Cerro
  38. La Teja
  39. Prado - Nueva Savona
  40. Capurro, Bella Vista, Arroyo Seco
  41. Aguada
  42. Reducto
  43. Atahualpa
  44. Jacinto Vera
  45. La Figurita
  46. Larrañaga
  47. La Blanqueada
  48. Villa Muñoz, Goes, Retiro
  49. La Comercial
  50. Tres Cruces
  51. Brazo Oriental
  52. Sayago
  53. Conciliación
  54. Belvedere
  55. Nuevo París
  56. Tres Ombúes - Pueblo Victoria
  57. Paso de la Arena, Los Bulevares, Santiago Vázquez
  58. Colón Sureste, Abayubá
  59. Colón Centro y Noroeste
  60. Lezica, Melilla
  61. Villa García, Manga Rural
  62. Manga

Cultura

Media

A Montevideo hanno sede i quotidiani El País, La República e La Diaria.

Economia

Montevideo nacque come un insediamento di modeste dimensioni. Nel 1860 Montevideo aveva una popolazione di 37.787 persone. Nel 1884 era arrivata a 104.472, fra cui molti immigrati. In questo periodo il commercio divenne la principale fonte di reddito per la città, al punto da rivaleggiare con Buenos Aires. Verso gli inizi del XX secolo, molti Europei emigrarono verso la città, e nel 1908, il 30% della popolazione non era nato in Uruguay.

Verso la metà del XX secolo, la dittatura militare e la crisi economica portarono la città ad un declino i cui effetti sono evidenti ancora oggi. Molti contadini ridotti in miseria affollarono la città, in modo particolare nella zona della Ciudad Vieja.

Recentemente, la ripresa economica e legami commerciali più solidi con le altre città del paese ha permesso un rinnovato sviluppo agricolo e speranze in una maggiore prosperità economica per il futuro.

Nel 2004, la città aveva una popolazione di 1.350.000 persone, su un totale di 3.430.000 persone nell'intero Uruguay [1]. L'area metropolitana ha 1.800.000 persone.

Infrastrutture e trasporti

La città è servita dall'Aeroporto Internazionale di Carrasco che, situato a 5 km dalla città, è dotato del più moderno terminal di tutto il Sudamerica.

Porto

La conformazione della costa ha permesso, fin dai giorni della sua fondazione, di fare di Montevideo un importante porto. Esso è infatti il primo dell'Uruguay, vi passa infatti il 90% del commercio estero, ed è il competitore principale dell'altro grande porto che sorge sul Rio de la Plata, ovvero quello di Buenos Aires. Le banchine del porto, poste a nord della Ciudad Vieja, sono protette da due grandi dighe foranee. Tra il 1870 ed il 1930 il porto ha subito notevoli mutazioni ed interventi, causa aumento del traffico navale e tempeste, come quella del 1923. Nell'area attorno al porto sono sorte numerose imprese e fabbriche, legate per lo più alle attività portuali o di importazioni ed esportazioni. La presenza di queste industrie ha però determinato anche una bassa percentuale di residenti nell'area circostante.

Sport

Montevideo ha alle spalle un'importante tradizione sportiva. In città hanno sede alcune delle società sportive più titolate dell'Uruguay e dell'intero Sudamerica.

Calcio

Le principali società calcistiche uruguaiane hanno sede a Montevideo e molte di esse prendono parte alla massima serie di calcio. I club montevideanos più famosi sono il Peñarol (vincitore di 50 titoli nazionali, 5 coppe Libertadores e 3 coppe Intercontinentali) ed il Nacional (vincitore di 46 titoli nazionali, 3 coppe Libertadores e 3 coppe Intercontinentali). Altre squadre sono il Liverpool, il Central Español (vincitore di un titolo nazionale), il Montevideo Wanderers (vincitore di tre titoli nazionali), il Fénix, il Cerrito, il River Plate (vincitore di quattro titoli nazionali), il Danubio (vincitore di quattro titoli nazionali), il Cerro, il Defensor Sporting (vincitore di quattro titoli nazionali), il Rampla Juniors (vincitore di un titolo nazionale), il Bella Vista (vincitore di un titolo nazionale), il Progreso (vincitore di un titolo nazionale) e il Racing. A Montevideo ha sede una delle polisportive più famose del paese: l'Urunday Universitario.

Impianti sportivi

Il principale impianto sportivo è lo Stadio del Centenario, dove fu disputata, nel 1930, la prima finale di Coppa del Mondo di calcio, finale vinta dall'Uruguay per 4 a 2 contro l'Argentina. Lo stadio ha attualmente una capienza di 70.000 spettatori ed è stato insignito dalla FIFA del titolo di "stadio storico".


Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Montevideo

 

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Montevideo
Uruguay

Lat: -34.901111603 - Lng: -56.164531708