Antiochia

Description

Antiochia (AFI: /anˈtjɔkja/; anticamente anche Antioccia o Antiocia; turco: Antakya; greco: Αντιόχεια; in arabo: انتاكيّة,‎, Antākiyyah, anticamente Antiochia di Siria) è una città della Turchia, sulle rive del fiume Oronte, poco lontana dalla sua foce nella parte nord-orientale del Mare Mediterraneo e poco distante dalla frontiera con l'odierna Siria. È il capoluogo della provincia di Hatay.

Fu una delle più grandi metropoli del mondo antico, a partire almeno dall'epoca ellenistica, e lo fu per molti secoli ancora, rappresentando uno dei principali centri commerciali e culturali del tempo. Distrutta dal terremoto del 526 d.C. e conquistata dai persiani nel 540 subì da allora un lento declino, che ridimensionò notevolmente la sua importanza. Oggi conta circa 300 000 abitanti.

Geografia

Antiochia è situata sulle rive dell'Oronte, a circa 22 km dalla costa turca del Mar Mediterraneo. Sorge sulla faglia del Mar Morto, in un'area fortemente sismica, in una valle circondata dai Monti Nur a nord e dal Monte Keldağ a sud, con il limite orientale costituito dal Monte Habib-i Neccar. La piana di Amuq a nord-est della città è una zona fertile bagnata dai fiumi Oronte, Karasu e Afrin.

Clima

La città ha clima mediterraneo con estati calde e secche ed inverni miti e umidi, anche se, essendo situata ad altitudine più alta, ha in media temperature leggermente più basse rispetto alla costa.

Storia

Greci e Romani

Fu fondata all'incirca nel 300 a.C. da Seleuco I Nicatore, uno dei generali di Alessandro Magno (anche chiamati diàdochi, e cioè pretendenti che, dopo la morte di Alessandro Magno, si contesero il Regno Macedone in guerre e battaglie durate circa 40 anni) e per più di due secoli fu la capitale del Regno dei Seleucidi. Seleuco gli diede questo nome in onore del proprio padre Antioco. Nel 64 a.C. Pompeo conquistò la regione e costituì la provincia romana della Siria; di essa Antiochia divenne la capitale.

La città dal 47 al 55 circa vide le prime predicazioni cristiane dell'apostolo Paolo di Tarso. Dei luoghi della predicazione di Pietro e Paolo è rimasta la grotta che, secondo la tradizione, li vedeva radunarsi per la celebrazione dell'eucaristia. Con la diffusione del Cristianesimo, iniziata da san Barnaba, Antiochia divenne la sede di uno dei quattro patriarcati iniziali, insieme a Gerusalemme, Alessandria e Roma. Come città dell'Impero Romano essa prosperò fino al V secolo e vide crescere la sua popolazione fino a circa 500.000 abitanti.
La metropoli, abbellita da monumenti e templi, si arricchì di marmi pregiati e, fin dal I secolo, venne annoverata fra le città più prospere e importanti dell'Impero e la terza per popolazione, dopo Roma e Alessandria.
Numerosi furono gli imperatori che vi eressero varie opere, a cominciare da Caligola, che ricostruì ed ingrandì il foro, fino ad Aureliano che, tornato dalla guerra contro la regina Zenobia di Palmira, altra ricchissima città, aveva sostato in città ed aveva deciso di abbellirla.

Essa però dovette provare anche gravi terremoti e incendi. Posta in una zona ad elevata sismicità, la causa principale della quasi totale scomparsa della presenza romana in città furono i numerosi terremoti che la colpirono., come ad esempio quello del 526, che causò la morte di 250.000 persone. Morì ad Antiochia colpito da una malattia l'imperatore Marco Ulpio Traiano nell'anno 117 d.C., tornato dalla mastodontica campagna militare che lo vide impegnato nella conquista della Mesopotamia. Nel corso del III secolo, la città fu assediata ed occupata in due differenti circostanze dalle forze sasanidi di Sapore I, nel 252/253 e nel 260.

Vi si combatté nei pressi la battaglia di Immae, fra le truppe romane dell'imperatore Aureliano contro le truppe palmirene della regina Zenobia di Palmira e del generale Zabdas.

In età romana nacquero ad Antiochia (IV secolo) il rètore Libanio e il massimo storico latino della tarda antichità, Ammiano Marcellino.

Tra Bisanzio, la Persia e gli Arabi

Nel 540 fu occupata per breve tempo dai Persiani sasanidi e quindi ripresa dai Bizantini. Nel 636 venne conquistata dal califfato arabo degli Omayyadi, e divenne una città araba, ma decadde d'importanza.

Riconquistata dall'imperatore bizantino Niceforo II Foca nel 969, divenne un baluardo fortificato contro gli attacchi dei Turchi Selgiuchidi.

Dominazione turca

I Turchi però riuscirono ad occuparla nel 1085. Nel 1098 fu presa dai Crociati nel corso della prima Crociata, strappandola a Yaghisiyan e divenne un Principato normanno sotto Boemondo di Taranto e sede del Gran Priorato dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio. Il principato d'Antiochia divenne nel corso del XII secolo uno stato vassallo dell'impero bizantino.

Nel 1268 fu catturata da Baybars, sultano dei Mamelucchi, che la rovinò a tal punto che non riuscì più ad essere una grande città, tanto che il suo ruolo regionale venne assunto dalla vicina città portuale di Alessandretta.

Nel 1517 fu conquistata dai Turchi ottomani e divenne parte dell'Impero ottomano fino alla fine della Prima guerra mondiale. Sebbene appartenesse geograficamente allo Stato di Siria, fu ceduta alla Turchia nel 1939, durante il mandato francese, senza che la Siria indipendente ne abbia mai riconosciuto la cessione.

Inoltre, sopravvive nella città un certo sentimento irredentista siriano.

La Grotta di San Pietro (Cefa)

A pochi chilometri da Antiochia, si trova la Grotta di san Pietro (chiamato a Gesù con Cefa, Roccia), che dal XIX secolo è custodita dai frati cappuccini. Infatti, i sacerdoti cattolici tornarono in questo luogo nel 1846, per iniziativa del padre cappuccino Basilio da Novara, che fu ucciso cinque anni dopo sull'altare al termine della consacrazione eucaristica. Qui fu coniato per la prima volta

il termine "cristiani".
Il 29 giugno, giorno dei santi Pietro e Paolo, la Chiesa Antiochena, sia greco-ortodossa che cattolica, celebra unitamente e in modo solenne la loro memoria in quella che fu la Grotta degli Apostoli.

Al 2019, esistono tre autorità episcopali che portano il titolo di "Patriarca di Antiochia": il patriarca maronita Béchara Boutros Raï ,il patriarca siro cattolico Ignace Yoseph III Younan e il patriarca greco-melchita cattolico Gregorio III Laham. La sede è vacante, essendo i chierici stabiliti in altre sedi episcopali: la sede dei primi due è in Libano, mentre il patriarcato greco-melchita è basato a Damasco. Solamente mons. Bechara Rai è riconosciuto come cardinale e vota in Conclave.

Sport

La principale società sportiva cittadina è l'Hatayspor.

Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Antiochia

 

Address


Antakya
Turkey

Lat: 36.196804047 - Lng: 36.161235809