Chioggia

Description

Chioggia (Cióxa /'ʧo:za/ in veneto chioggiotto) è un comune italiano di 49 706 abitanti della città metropolitana di Venezia in Veneto.

È il settimo comune della regione Veneto per popolazione e il primo fra i comuni non capoluogo di provincia.

Geografia fisica

Territorio

Il comune di Chioggia si trova nella parte più a sud della provincia di Venezia e si spinge fino alle foci dell'Adige.

Il centro storico della città sorge all'estremità meridionale della laguna, su di un gruppo di isolette divise da canali e collegate fra loro da ponti. Differentemente da Venezia, la gran parte dell'area è percorribile da automobili e mezzi pubblici.

Con la vicina Sottomarina, situata nel tratto di terra che divide la laguna dal mare, e con le località di Borgo San Giovanni e Brodonolo, forma un unico centro urbano grazie alla creazione dell'Isola dell'Unione e del suo omonimo ponte che taglia la laguna del Lusenzo.

Il resto del comune è localizzato nell'entroterra e va a comprendere le foci del Brenta ed Adige, con numerosi altri fiumi minori e canali a Sud e il litorale interno lagunare fino alla Valle di Millecampi a Nord-Ovest di Chioggia. Rilevante è inoltre la presenza della riserva naturale Bosco Nordio fra le due frazioni di Sant'Anna e Cavanella d'Adige, che fornisce un raro esempio di quella che era la macchia del litorale alto adriatico che nei tempi antichi contraddistingueva gran parte del territorio di tutto il Golfo di Venezia.

Per quanto riguarda il rischio sismico, Chioggia è classificata nella zona 4, ovvero rischio molto basso.

Storia

Le origini

La leggenda sulle origini di Chioggia si collega a quella di Enea, mitico eroe troiano fuggito alla distruzione di Troia che navigò per il Mediterraneo per poi stanziarsi nel Latium. Con Enea partirono anche Antenore, Aquilio e Clodio che, a metà del viaggio, si separarono dal loro concittadino per dirigersi verso la laguna veneta fondando rispettivamente Padova, Aquileia e Clodia. A prova di questa mitica fondazione vi è il simbolo della città, un leone rampante rosso su argento, scelto da Clodio stesso in ricordo della sua città natale, ed il nome della città stessa.

Da ritrovamenti archeologici e studi recenti, si può ipotizzare la nascita della città intorno al 2000 a.C. dai Pelasgi, popolo di navigatori originario della Tessaglia, che avrebbero colonizzato numerose città nelle coste Adriatiche. Il nome Chioggia quindi deriverebbe da Cluza, "costruita artificialmente", da spiegare con la natura insulare-lagunare della città che senza modificazioni umane sarebbe stata sommersa dalle acque ad ogni alta marea. Altri nomi presenti nella città sono di indubbia origine preellenica, come Lusenzo canale e laguna che si trova fra Chioggia e Sottomarina, Bebe, antica torre che serviva da avamposto al confine fra territorio Veneziano e Padovano, Perotolo ed Evrone.

I primi insediamenti della città di Chioggia, quindi, sono da localizzarsi verso l'attuale foce del Brenta, che all'epoca era un'altra delle porte della laguna, con il nome di Brondolo, nelle isoletta di Vicus a levante della Fossa Clodia, canale che corrisponde ora alla Laguna del Lusenzo, e nell'Evrone, che corrisponde a porto di Chioggia.

Storia antica

Certo è che la città fosse già presente in età romana. Ne è prova la struttura tipica del reticolato geometrico che contraddistingue Chioggia, formata da un "Cardo", l'attuale Corso del Popolo, e da un "Decumanus". Come per tutte le città venete, Chioggia faceva parte della "decima regio", che comprendeva anche l'Istria.

Le prime fonti storiche ci provengono da Plinio il Vecchio che "Naturalis Historia", descrive la zona lagunare veneta come "la terra dei fiumi" dicendo inoltre che:

« "... risalendo dal Delta Padano, dopo Adria, porto etrusco che aveva dato il nome al Mare Adriatico, si incontrano le foci originate dalla sovrabbondanza di acque dette "Fosse Filistine" nelle quali si riversano l'Adige che scende dalle Alpi tridentine ed il Togisono (Bacchiglione) che scende dalle campagne di Padova. Parte di queste acque alimenta anche il porto di Brondolo, come i due Meduaci, Minor e Major (i due rami del Brenta) ed il Bacino di Chioggia (Fossa Clodia-Canal Lombardo) alimentano il Porto Evrone. A queste acque si mescolano anche quelle del Po. »
(Plinio il Vecchio, Naturalis Historia)

Chioggia era importante soprattutto per le sue saline e il suo centro di produzione del "Sal Clugiae" considerato uno dei più pregiati da Cassiodoro e Plinio stesso. Nonostante ai giorni nostri non vi siano più saline in funzione, in antichità la produzione di sale era l'attività più importante per l'economia della città che impegnava quindi gran parte della popolazione e delle forze a disposizione. Nelle acque di Chioggia vi erano fino a 72 recinti acquei, detti anche "fondamenti di salina", che andavano dal porto della città alle rive adiacenti ai domini Padovani, che riuscivano a produrre circa 216 volte il bisogno dell'intera popolazione per un anno. Il sale prodotto infatti era indispensabile per i commerci e il suo pregio permetteva agli abitanti di poter acquistare qualsiasi altra merce difficile da reperire nelle terre lagunari. Il "Sal Clugiae", sale di Chioggia, era considerato un bene dello Stato, che porterà la confederazione veneziana a combattere numerose volte contro Padovani, Ferraresi, Romagnoli e Bolognesi, in quanto imposto come unica merce di scambio per i commerci, a discapito di altri tipi di sale meno rinomato.

Con il lento declino dell'Impero Romano, cominciarono ad arrivare anche le prime popolazioni barbare che in molte occasioni non si fecero scrupoli nel razziare e devastare le ricche terre dei Romani. I primi a invadere il veneziano furono i Visigoti che nel 401 d.C., comandati dal loro Re Alarico, cercarono di spingersi fino al Piemonte subendo però numerose sconfitte, mentre nel 404 seguirono Alani e Vandali. Solo 7 anni dopo, i Visigoti ritornano in Italia e scendendo dalla Venezia arrivano fino a Roma prendendola e saccheggiandola.

Tra tutte le invasioni, la più memorabile è quella degli Unni nel 452 d.C. che, comandati da Attila, presero e distrussero Aquileia, Padova, Verona e numerose altre terre della regione.

Storia medioevale

Nel 568, il popolo dei Longobardi fece la sua comparsa nel suolo italico scendendo dalle Alpi Giulie e passando nella Venezia comandati dal loro Re Alboino. In meno di un secolo si ebbe, quindi, la fine dell'Impero Romano d'Occidente, la dominazione Erula, quella Ostrogota, quella Bizantina e infine l'inizio di quella Longobarda. Per quanto riguarda Chioggia e le altre città lagunari fino a Grado, furono si dominate dalle popolazioni precedentemente nominate, eccezion fatta per i Longobardi che non riuscirono mai a conquistare i territori, ma mantennero comunque un importante indipendenza, causata dalla dipendenza del lontano Impero di Costantinopoli. Si formò così il primo Stato veneziano, composta dalle più grandi città del litorale adriatico governate da tribuni. Le isole più cospicue erano: Grado, Bibione, Caorle, Eraclea, Equilio, Torcello, Murano, Rialto, Malamocco, Poveglia, Chioggia Maggiore e Chioggia Minore. Le Chioggia Maggiore corrispondeva all'attuale Chioggia all'interno della laguna, mentre la minore corrispondeva pressappoco all'attuale Sottomarina vecchia affacciata sul mare. Ogni città era autonoma e governata indipendentemente, salvo alcuni casi di interesse comune dove le decisioni erano prese di comune accordo.

Per cercare di fronteggiare le invasioni da parte dei Longobardi che abitualmente si presentavano nelle terre veneziane, nel 697 si riunirono ad Eraclea tutti i tribuni, nobili e vescovi delle città. Da tale consiglio ne uscì una nuova magistratura che fino alla caduta della Serenissima, resterà la più alta carica istituzionale: il Doge. Grazie al primo Doge, Paoluccio Anafesto, i confini della Repubblica furono finalmente definiti con esattezza ufficializzando l'indipendenza delle terre lagunari. Chioggia quindi poté stabilire i suoi domini dal porto stesso della città fino alle sponde dell'Adige, e dal mare di Bebe a Conche con la libertà di coltivare, pescare, fabbricare e piantare saline.

Con la fine del Regno Longobardo, iniziò quello dei Franchi con a capo Carlo Magno, che assegnò il regno d'Italia a suo figlio Pipino nel 781 d.C. L'indipendenza della Repubblica non era ben gradita al nuovo Re tanto che nell'809 dichiarò guerra alla confederazione veneta attaccando tutte le isole che davano sul mare, comprese le due Chiogge che assalite per terra e per acqua non poterono resistere a lungo. Fortunatamente i bassi canali lagunari riuscirono a fermare Pipino che non riuscì quindi a conquistare la sede dogale, che era stata per l'occasione spostata a Rialto. Al termine del conflitto la Repubblica Veneta era salva, anche se gravemente colpita in molte sue città, tra le quali Malamocco che non riuscì più a riprendersi fino a quasi scomparire del tutto in pochi secoli. Per Rialto invece fu l'inizio dell'ascesa, con le migrazioni che seguirono la piccola isoletta si ingrandì al punto che venne designata come città rappresentativa di tutti i veneti cambiando il suo nome in Venezia.

Con la calata degli Ungari Chioggia subì un'altra pesante distruzione in meno di cent'anni, dato che dopo la guerra di Pipino, non ci furono più allestimenti di difesa a Sud della città. I chioggiotti si trovarono a fronteggiare l'armata ungara completamente da soli, poiché la difesa veneta si radunò ad Albiola, attuale San Piero in volta.

Chioggia faceva allora parte della diocesi di Malamocco, antica capitale della Repubblica, ma una serie di eventi naturali quali l'abbassamento del suolo, burrasche eccezionali e l'erosione del mare, cancellarono lentamente la città che si spopolò e finì sommersa. Essendo diventata Chioggia la città più importante della diocesi, nel 1110 si decise di spostare la sede vescovile proprio nella città del sale, portando anche le reliquie dei santi martiri Felice e Fortunato, ancora oggi patroni della città.

Negli anni a seguire per Chioggia ci fu un periodo di prosperità, intervallato da qualche piccola guerra con i rivali Padovani e Trevigiani e dall'arrivo del Barbarossa che nella città firmò il "trattato Clodiano" nel 1177, preliminare di quello di Venezia che sancì un breve periodo di pace fra Impero e Comuni italiani. Dal punto di vista politico ed amministrativo, si passò dai tribuni al podestà, un messo della città di Venezia rappresentante della Repubblica nelle città più importanti, che segnò l'inizio della supremazia di Venezia sulle politiche interne delle altre città venete.

Notizie storiche

Una pagina importante della storia della città avvenne durante la cosiddetta guerra di Chioggia (rievocata nel Palio della Marciliana), l'ultimo scontro tra Repubblica di Genova e Serenissima Repubblica di Venezia.

Nel 1379 la città cadde in mano a Genova, per poi essere riconquistata dall'intervento veneziano nel 1380.

Nel 1438 venne fondato quello che è considerato il primo cantiere navale del mondo, il Cantiere navale Camuffo, trasferito poi nel 1840 a Portogruaro.

La città era governata, su modello di Venezia, da un maggior e minor consiglio, nei quali erano rappresentate le Famiglie Chioggiotte (nobiltà civica).

Chioggia fece parte della Repubblica di Venezia fino al 1797, anno in cui cadde in mano alle truppe di Napoleone Bonaparte.

Nel 1812 Domenico Poli fondò a Chioggia il Cantiere Navale Poli.

In seguito al trattato di Campoformio, nel 1798, la città passò in mano all'Austria, sotto la cui sovranità rimase tranne che per un breve periodo in cui subentrarono nuovamente i francesi, fino al 1866, anno in cui Chioggia venne annessa al nascente Stato Italiano alla fine della terza guerra di indipendenza, quando, malgrado le sconfitte militari subite dalle forze italiane, con la notevole eccezione delle formazioni garibaldine, grazie all'alleanza con la Prussia, il governo austriaco fu costretto a cedere il Veneto e parte dell'odierno nordest all'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale rischiò il bombardamento a tappeto da parte dell'aviazione alleata. Solo grazie alla rivolta dei cittadini i nazifascisti si arresero e il 27 aprile 1945 la città venne liberata dalle forze alleate.

Onorificenze

La città di Chioggia è la quindicesima fra le ventisette città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento italiano, ovvero tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della prima guerra mondiale (1918).

Carlo Goldoni - che abitò per alcuni anni a Palazzo Poli - ha ambientato in questa città una delle sue commedie più conosciute, Le baruffe chiozzotte, rappresentata per la prima volta al Teatro San Luca di Venezia nel 1762.

Monumenti e luoghi d'interesse

Così lo stesso Goldoni la descrive nella prefazione alle Baruffe:

« Chiozza è una bella e ricca città venticinque miglia distante da Venezia, piantata anch'essa nelle Lagune, isolata ma resa Penisola per via di un lunghissimo ponte di legno, che comunica colla Terraferma. Ha un Governatore con il titolo di Podestà, ch'è sempre di una delle prime Case Patrizie della Repubblica di Venezia, a cui appartiene. Ha un Vescovo colà trasportato dall'antica sede di Malamocco. Ha un porto vivissimo e comodo e ben fortificato. Evvi il ceto nobile, il civile ed il mercantile. Vi sono delle persone di merito e di distinzione. Il Cavaliere della città ha il titolo di Cancellier Grande, ed ha il privilegio di portare la veste colle maniche lunghe e larghe, come i Procuratori di San Marco. Ella in somma è una città rispettabile. »
(Carlo Goldoni, Le baruffe chiozzotte)

Il centro storico di Chioggia, se osservato dall'alto, appare a forma di lisca di pesce. La città viene denominata la Piccola Venezia per le caratteristiche urbanistiche della zona antica molto simile a quella di Venezia, il capoluogo veneto a cui la città è collegata.

A Chioggia - sorta di isola collegata alla terraferma da poche strade - sono presenti, quindi, al pari di Venezia, calli, campi e canali. Il principale - dal punto di vista turistico, per la tipicità dei palazzi e delle chiese che vi si affacciano - è il citato Canal Vena, attraversato da nove ponti, per molti versi simili a quelli presenti a Venezia.

Il più imponente è il Ponte Vigo che chiude il canale a ridosso della laguna conducendo alla piazza omonima prospiciente la stazione dei battelli diretti a Pellestrina e nella quale troneggia un'alta colonna sormontata dal leone marciano, simbolo dell'orgoglio veneto ma ironicamente chiamato dai veneziani el gato (il gattone) perché di dimensioni molto inferiori a quelle del leone di Venezia, causa di forti litigi, le famose "baruffe", tra veneziani e chioggiotti, questi ultimi ritenendosi offesi dal disprezzo che tale appellativo preclude.

Gli altri canali che attraversano o racchiudono perpendicolarmente Chioggia sono il Canal Lusenzo, a sud, il Canal Lombardo, a ovest, e il Canale San Domenico, a est. La parte più esterna della città viene chiamata Riva Mare anche se in realtà non si affaccia sulla laguna; il nome deriva dalla sua posizione protesa, appunto, in direzione del mare.

Architetture religiose

Il Duomo di Santa Maria Assunta è la chiesa principale di Chioggia e la cattedrale della diocesi omonima.

Basilica di San Giacomo Apostolo

La Basilica contiene il ceppo su cui (secondo una leggenda popolare) si sedette Maria con in braccio Cristo morto, e il quadro che, sempre secondo la tradizione, ritrae la scena (dell'artista non si sa il nome perché si pensa sia un dono Divino). La chiesa contiene anche alcuni affreschi e le sculture dei "Sette Doni". Nel marzo del 1906 papa Pio X la elevò alla dignità di basilica minore.

Vicino alla Basilica si trovano la Pinacoteca e la Chiesa dei Rossi, o della Santissima Trinità, con un chiostro privato all'interno.

Chiesa di Sant'Andrea

La chiesa di Sant'Andrea, risalente al XVIII secolo, ha al suo fianco una torre in stile romanico - detta Torre dell'Orologio - risalente all'XI-XII secolo e, un tempo, torre di difesa e di avvistamento militare. Possiede al suo interno l'orologio da torre più antico al mondo realizzato da Giovanni Dondi dell'Orologio (recenti studi hanno dimostrato la sua preesistenza a quello di Salisbury). All'interno dell'edificio religioso è presente una Crocifissione di Palma il Vecchio (1480-1528) e il battistero attribuito al Sansovino. Organo di Gaetano Callido 2 manuali restaurato nel 2005 dal Maestro Alessandro Girotto

Chiesa della Santissima Trinità

Il complesso si è sviluppato a partire dal 1528 per iniziativa della Confraternita dei Battuti del Santissimo Crocifisso, che venerava l'antico "crocifisso snodabile" in nicchia sopra l'armadio, alla parete di fondo. L'Oratorio fu costruito nella seconda metà del Cinquecento, mentre il soffitto fu tappezzato di ‘telerì tra il 1596 e il 1602 con dipinti di Palma il Giovane, Pietro Damini e Andrea Vicentino. Nel 1703-1707 fu costruita l'attuale chiesa, a croce greca, in luogo di quella cinquecentesca, ormai fatiscente. Ospita oggi la pinacoteca della città.

Chiesa di San Domenico - Santuario del Cristo

La chiesa sorge su una piccola isola, separata da Chioggia dal canale di San Domenico. La fondazione della chiesa risale al XIII secolo e fu amministrata prima dai domenicani e poi dai gesuiti. La chiesa fu radicalmente modificata nel '700 e nell''800. L'interno della chiesa è a singola navata, con presbiterio ed alcune cappelle laterali. Vi sono conservati alcuni dipinti di pregio, tra cui San Paolo stigmatizzato, ultima opera conosciuta di Vittore Carpaccio e Crocefisso che parla a San Tommaso d'Aquino del Tintoretto.

Cultura

Istruzione

Università

Dal 2001 Chioggia ospita una sede distaccata dell'Università degli Studi di Padova, nel Palazzo Grassi situato sulla riva del canal Vena, non molto distante da Ponte Vigo. Questa sede accoglie il corso di studi in Biologia Marina, qui dislocato per la sua vicinanza al mare, e il Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi, che espone la più antica collezione di animali marini del mar Adriatico. Sull'Isola di san Domenico invece, vi è la stazione idrobiologica Umberto D'Ancona, sede di ricerca dell'Università stessa.

Musei

Di rilievo culturale è il Museo Civico della Laguna Sud situato vicino alla cattedrale e a breve distanza dalla porta di Santa Maria, in Campo Marconi 1. Ospitato nell'ex convento di San Francesco fuori le mura, documenta l'evoluzione storico-ambientale e sociale del territorio chioggiotto.

Palazzo Grassi invece, nei pressi di ponte di Vigo, ospita il Museo di zoologia adriatica Giuseppe Olivi: un museo universitario aperto al pubblico, che offre l'opportunità di conoscere l'ambiente marino adriatico e i suoi organismi e di vedere da vicino un esemplare di squalo elefante di 8 metri.
Altro museo: il museo diocesano d'arte sacra. Ospita opere di Paolo Veneziano, Cima da Conegliano, Palma il Vecchio, Andrea Brustolon e l'ultima opera del Carpaccio, traslata dal santuario di San Domenico.
Presente anche una pinacoteca: la pinacoteca della Ss.ma Trinità nell'oratorio omonimo del 1500. Contiene tele di Andrea Vicentino e Pietro Damini.

https://it.wikipedia.org/wiki/Chioggia

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