Cipro

Description

Cipro (AFI: /ˈʧipro/; Κύπρος in greco, Kıbrıs in turco) è la terza isola per estensione (dopo Sicilia e Sardegna) del Mar Mediterraneo, Stato membro dell'Unione europea dal 1º maggio 2004 e del Commonwealth dal 13 marzo 1961.

È situata a sud della penisola anatolica (70 km), a breve distanza dalle coste del Vicino Oriente (100 km) e 500 km a nord dell'Egitto. Il suo territorio è diviso in due dalla linea verde, che separa i territori governati dalla Repubblica di Cipro da quelli de facto sotto il potere della Repubblica Turca di Cipro Nord. Una parte del territorio è sotto giurisdizione del Regno Unito, si tratta delle basi militari di Akrotiri e Dhekelia (2,8% del territorio).

Geografia

L'inclusione di Cipro tra gli Stati appartenenti all'Europa o all'Asia è, da tempo, controversa. Dal punto di vista storico-culturale, infatti, l'isola di Cipro si può ritenere uno Stato europeo (e questa considerazione è maggiormente avvalorata da quando la stessa è entrata a far parte dell'Unione europea), ma dal punto di vista geografico appartiene al continente asiatico, secondo la logica per cui un territorio fa parte di un continente in ragione della sua vicinanza geografica. Anche perché la Turchia, la cui costa è vicinissima all'isola, è universalmente considerata asiatica (tranne la Tracia).

Ne consegue che a Cipro ci si può riferire come paese europeo o asiatico, a seconda del criterio adottato.

L'isola di Cipro, terza isola del Mar Mediterraneo per dimensioni, è situata nella porzione orientale dello stesso, a sud delle coste della Turchia. Ha una superficie complessiva pari a 9.250 km², di cui 3.355 km² ricadono nel settore turco cipriota mentre 450 km² circa appartengono alle basi britanniche. Lo sviluppo costiero è pari a 648 km. Cipro inoltre costituisce l'avamposto più meridionale, ma anche più orientale, dell'Unione europea nel Mar Mediterraneo. Il rilievo dell'isola è composto da due catene montuose: quella del Kyrenia, che si erge nel nord della penisola di Karpas, e quella di Troodos, nel sud-ovest dell'isola, dove svetta il monte Olimpo (1.953 m), la cima più alta dell'isola. La fertile pianura centrale di Messaria separa due catene di rilievi, ricchi di boschi: a nord il Pentadaktylos e a sud quella più imponente dei monti Tròodos, con al centro l'Olympos.

Etnie

Secondo l'ultimo censimento ufficiale eseguito nel 1960, subito dopo l'indipendenza dalla neonata Repubblica di Cipro, la popolazione dell'isola è costituita per il 78% da greco-ciprioti, per il 18% da turco-ciprioti, mentre il restante 4% è costituito da altre etnie. La comunità greco-cipriota e quella turco-cipriota condividono molti costumi ma mantengono identità ben distinte, basate sulla religione, e profondi legami rispettivamente con la Grecia e la Turchia.

Mentre, precedentemente alla spedizione militare turca del 1974, le due comunità vivevano disperse sull'intero territorio dell'isola, successivamente la demarcazione si è acuita, a causa di una separazione geografica della popolazione forzata dagli eventi bellici: nella parte sud, la popolazione di etnia greco-cipriota rappresenta il 95% di quella totale, mentre in quella nord l'etnia turco-cipriota rappresenta il 98%. Ciò è dovuto alla deportazione di oltre 200.000 greco-ciprioti dalla parte nord dell'isola verso l'area sud. I loro beni sono stati confiscati e i loro simboli religiosi in gran parte distrutti. Lo stesso accadde per la popolazione turcofona del sud dell'isola. La guerra del 1974, ultimo di una serie di conflitti interreligiosi e interetnici, fu particolarmente sanguinosa e fece nascere numerose faide, familiari o di comunità, difficilmente risolvibili. I poteri politici decisero di risolvere la questione tramite una duplice e scambievole pulizia etnica.

Dopo l'intervento militare del 1974 da parte della Turchia, 150.000 turchi furono trasferiti dall'Anatolia o decisero di insediarsi nella parte settentrionale dell'isola. La proclamata Repubblica Turca di Cipro Nord garantì loro il cambio di cittadinanza. Questo ha portato l'etnia turco-cipriota a rappresentare quasi il 30% della popolazione dell'isola. Questi dati sono però contestati sulla base del presupposto che la Repubblica Turca di Cipro Nord non è riconosciuta dall'ONU e dalla comunità internazionale (con eccezione della Turchia), così come non le è riconosciuto il diritto di creare nuovi cittadini che pertanto continuano a essere considerati cittadini turchi. Il risultato di questa situazione è che le stime sulla composizione etnografica della popolazione dell'isola sono imprecise.

Lo scambio di popolazione forzato e l'insediamento di turchi anatolici sono le principali ragioni che rendono difficile la ricomposizione delle due parti dell'isola. Nel referendum del 2004, infatti, il 75,83% dei greco-ciprioti ha detto no all'integrazione incondizionata con la parte nord dell'isola.

Lingue

Il greco è parlato soprattutto nel sud dell'isola (in particolare nella variante del dialetto cipriota), mentre nel nord è parlato il turco. In realtà, tale divisione risale all'invasione militare turca di Cipro del 1974, in seguito alla quale i greco-ciprioti del nord vennero espulsi verso il sud.

Prima del 1974 il greco nella sua variante cipriota era parlato da circa l'82% della popolazione ed era ampiamente distribuito nell'intera isola. Attualmente il turco è la lingua principale della zona nord. In seguito al dominio britannico, anche la lingua inglese è ampiamente utilizzata.

È in uso anche un dialetto arabo di tipo siro-palestinese in via di estinzione parlato dalla comunità maronita di Kormakiti, originato da uno stanziamento di cristiani maroniti libanesi nel XII secolo.

Religioni

Oggi i greci di religione ortodossa rappresentano oltre l'80% della popolazione dell'isola. La seconda religione è quella musulmana, praticata nella zona turca da circa il 18% della popolazione totale. Sono inoltre presenti una minoranza armeno-gregoriana, una maronita (Arcieparchia di Cipro), oltre ai cattolici di rito latino che ammontano a circa 25.000 fedeli.

Storia

Preistoria

Il primo insediamento umano nell'isola è stato rinvenuto a Aetokremnos, situato nella costa sud, e indica la presenza di raccoglitori di cereali non-agricoltori (simile alla cultura natufiana), intorno al 10.000 a.C.

Nella prima metà del VII millennio a.C., a Cipro è già presente una fiorente e originale cultura neolitica, detta di Choirokoitia (dal nome della città dove è stato ritrovato il suo primo sito). Il villaggio, datato almeno attorno al 5.800 a.C., presenta abitazioni a pianta circolare e strade selciate. Data la sua rilevanza è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Il periodo neolitico culminò con il passaggio all'età del rame (calcolitico) iniziatosi con la colonizzazione proveniente dalla Palestina.

All'inizio dell'Età del Bronzo (2500-2000 a.C.) si rileva, particolarmente nell'area occidentale dell'isola, la penetrazione di elementi culturali dall'Asia Minore (periodo definito Antico Cipriota).

Durante il periodo definito Medio Cipriota (2000-1600 a.C.), a Cipro vengono scoperti importanti giacimenti di rame. A seguito dello sfruttamento di questi giacimenti, l'isola diventa un importante centro commerciale mediterraneo, da dove partono - in particolare verso Creta ed Egitto - sia il metallo pre-lavorato, sia prodotti finiti (utensili e armi). La rinnovata ricchezza viene testimoniata da una fiorente produzione artistica e artigianale.

Storia antica

Dal periodo definito Tardo Cipriota (1600-1050 a.C.), l'isola entra nella cerchia dei paesi satelliti dell'Impero Ittita. Poi, all'inizio del XV secolo a.C., dalla costa sud-orientale si riscontra una progressiva penetrazione di genti micenee. Si tratta perlopiù di mercanti e artigiani, portatori di una nuova cultura e più avanzate tecnologie. Questo comportò un forte progresso della cultura cipriota, testimoniato da un'evoluzione degli oggetti artistici, dalla realizzazione di imponenti fortezze, complessi palazzi e santuari. Per tutto questo periodo si consolidò la dominazione ittita.

La dominazione ittita dura fino al periodo generale di crisi delle culture mediterranee, che coincide con le invasioni dei cosiddetti Popoli del mare (fine XIII-inizio XII secolo a.C.). L'impero ittita, la civiltà micenea, e altre culture antiche, scompaiono; si rileva una crisi del commercio nel mediterraneo; in generale, declina l'Età del Bronzo. L'arrivo di una grande ondata migratoria a Cipro (probabilmente di origine achea), porta a uno stravolgimento culturale: da quel momento cultura, lingua e religione sono sostanzialmente assimilabili a quella greca. Cipro occupa un ruolo importante nella mitologia greca, essendo il luogo di nascita di Afrodite e di Adone; inoltre, la casa del re Cinira, Teucro e Pigmalione.

Con l'inizio dell'Età del Ferro (I millennio a.C.), Cipro si riapre ai commerci e alle influenze culturali del Vicino Oriente, rendendosi permeabile anche dal punto di vista etnico. Dall'VIII secolo a.C., colonie fenicie furono fondate sulla costa meridionale di Cipro, vicino alle odierne Larnaca e Salamina. Queste ultime riusciranno a convivere e prosperare anche con i successivi dominatori dell'isola (Assiri, Egiziani e Persiani).

Cipro fu governata dall'Assiria per un secolo (a partire dal 708 a.C.), poi dominata dagli egizi (per un breve periodo), infine, dal 545 a.C., dominata dai persiani. Secondo Plinio il Vecchio, la parte occidentale fu abitata da una tribù proveniente dall'Illiria, i Taulanti, abili navigatori, che arrivarono nell'isola intorno al 650 a.C.

I ciprioti, guidati da Onesilo, re di Salamina, si allearono con i greci delle città ioniche, durante la rivolta del 499 a.C. contro l'Impero achemenide. La rivolta fu repressa, ma Cipro riuscì a mantenere un elevato grado di autonomia, e rimase orientata verso il mondo greco. Durante questo periodo, una figura importante fu Evagora I, re di Salamina, che rinsaldò il legame con il mondo ellenico e, malgrado non riuscisse a sottrarre Cipro dal controllo persiano, portò comunque grande prosperità alla sua città.

L'isola fu conquistata da Alessandro Magno nel 334 a.C., durante la campagna che sconfisse definitivamente l'Impero achemenide.

Dopo la morte di Alessandro e la divisione del suo impero tra i suoi successori, Cipro entrò a far parte dell'impero ellenistico dell'Egitto tolemaico. Fu durante questo periodo che l'isola è stata completamente ellenizzata.

Nel 58 a.C, Cipro fu annessa all'Impero romano e la sua cultura si amalgamò in quest'ultima.

Tarda antichità

Quando nel 395 l'Impero Romano venne diviso in due, Occidentale e Orientale, l'isola entrò a far parte dell'Impero Romano d'Oriente, o Impero bizantino, e sarebbe rimasta parte di esso fino all'epoca delle crociate, 800 anni più tardi. Sotto il dominio bizantino, l'orientamento greco che era stato importante fin dall'antichità ha sviluppato il forte carattere ellenistico-cristiana che continua a essere un segno distintivo della comunità greco-cipriota. Nel 367 Salamina ebbe come vescovo metropolita Sant'Epifanio. A partire dal 649, Cipro aveva sofferto di devastanti incursioni lanciate dagli eserciti arabi del Levante, che continuarono per i successivi 300 anni.

Medioevo

Il dominio bizantino fu restaurato nel 965, quando l'imperatore Niceforo II Foca ottenne vittorie decisive su terra e mare. Nel 1191, durante la terza crociata, Riccardo I d'Inghilterra conquistò l'isola contro Isacco Comneno di Cipro e la usò come base di rifornimento principale, dato che era relativamente al sicuro dai Saraceni. Un anno dopo venne venduta ai Cavalieri templari, che, a seguito di una sanguinosa rivolta, a loro volta la vendettero a Guido di Lusignano, che ne fondò un regno. Suo fratello e successore di Amalrico fu riconosciuto come re di Cipro da Enrico VI di Svevia.

Nel trecento divenne tappa dei pellegrinaggi in Terra santa.

Età moderna

Dopo la morte nel 1473 di Giacomo II, ultimo re Lusignano, la Repubblica di Venezia assunse il controllo dell'isola, mentre la vedova veneziana del defunto re, la regina Caterina Cornaro, esercitò formalmente il potere. Venezia annetté Cipro nel 1489, dopo l'abdicazione di Caterina. I Veneziani fortificarono Nicosia con la costruzione delle famose mura veneziane, usandola come un importante nodo commerciale. Durante il dominio veneziano, l'Impero Ottomano spesso fece incursioni nell'isola. Nel 1539 gli ottomani distrussero Limassol e quindi temendo il peggio, i veneziani fortificarono anche Famagosta e Kyrenia. Durante i quasi quattro secoli di dominio latino, esistevano a Cipro due comunità distinte, una greca e l'altra levantina.

Nel 1571 venne occupata dagli Ottomani con un assalto di 60.000 soldati, nonostante la resistenza degli abitanti di Nicosia e Famagosta. In seguito alla guerra russo-turca (1877-1878) e al Congresso di Berlino, Cipro fu affittata all'Impero Britannico che di fatto assunse la sua amministrazione nel 1878 (anche se, in termini di sovranità, rimase un territorio ottomano fino al 1914, insieme con l'Egitto e il Sudan) in cambio di garanzie che la Gran Bretagna avrebbe usato l'isola come base per proteggere l'impero ottomano contro un'eventuale aggressione russa. L'isola servì alla Gran Bretagna come base fondamentale militare nelle sue conquiste coloniali. Nel 1906, quando il porto di Famagosta fu completato, Cipro era un avamposto strategico navale che si affacciava sul Canale di Suez, la strada principale per l'India che era allora il possesso più importante d'oltremare della Gran Bretagna. A seguito dello scoppio della prima guerra mondiale e la decisione dell'Impero ottomano di aderire alla guerra a fianco degli Imperi centrali, l'impero britannico formalmente annesse Cipro, Egitto e Sudan il 5 novembre 1914.

Divenuta indipendente nel 1959, fu subito interessata da forti tensioni di carattere etnico, tanto che un colpo di Stato della maggioranza etnica greca fornì il destro alla Turchia d'intervenire militarmente, in base al Trattato di Zurigo, e di occupare una porzione di territorio assai più grande di quella su cui viveva la minoranza etnica turca. Nacque così la Repubblica Turca di Cipro del Nord, priva di riconoscimenti internazionali (salvo quello della Turchia) e di fatto strettamente legata ad Ankara.

In vista dell'adesione di Cipro all'Unione europea, nell'aprile del 2004 si è svolto un referendum, in cui i due gruppi etnici sono stati chiamati a pronunciarsi in merito alla riunificazione del paese.

Poiché l'esito di questa consultazione è stato negativo, solo la parte greca dell'isola ha potuto aderire all'Unione Europea. Tuttavia l'esito del referendum ha avuto risultati contrastanti nelle due diverse comunità dell'isola. Mentre tra i greco-ciprioti i favorevoli sono stati solo il 24,17%, tra i turco-ciprioti la maggioranza, il 64,90% si è dichiarato favorevole alla riunificazione.

Arte

Grazie alla sua particolare posizione, Cipro ha raccolto elementi culturali provenienti dalla Mesopotamia, dall'Egitto, dalla Fenicia, dalla Grecia e da Roma. La storia dell'arte cipriota si può suddividere in varie fasi: nella più antica, databile dal 4000 a.C. al 3500 a.C. sono stati rintracciati utensili litici e tracce di templi; la fase seguente, dal 3500 a.C. al 3000 a.C. ha portato alla luce prodotti ceramici, vasi dipinti con decorazioni geometriche e utensili di pietra; la scoperta delle risorse minerarie, come il rame è avvenuta dal 3000 a.C. al 2400 a.C., ma questo periodo è passato alla storia per la trasformazione dell'isola nel grande emporio per il Mediterraneo e anche per la maggiore complessità delle pratiche, delle costruzioni funerarie, delle statuette sacre. Dopo l'età del bronzo (II millennio), durante la quale l'isola raggiunse il suo periodo di maggiore floridezza, grazie alla miniere di rame e al legname utilizzato per la costruzione di navi, e testimoniato dalla fortezza di Nitovikla, dalle mura enormi, si è assistito, dal VII secolo a.C. circa, al periodo di inizio dello splendore per la scultura ben rappresentato dalle statuette in terracotta, per l'architettura con la costruzione di mirabili fortezze e palazzi, come quello di Vuni.

Turismo e Patrimoni Unesco

Il turismo marino e quello archeologico si sono molto sviluppati negli ultimi 30 anni. Le coste del sud dell'isola rappresentano gli ambienti simbolici del Mar Mediterraneo e del suo clima. Sono tante le crociere che scelgono Cipro come punto di sosta. Anche il paesaggio dell'entroterra (nonostante sia un po' isolato) affascina i visitatori, specialmente durante l'estate.

Cipro possiede inoltre delle grandi fonti di turismo protette dall'UNESCO come Patrimoni dell'umanità. In totale i siti tutelati sono 3:

  • Choirokoitia. Il sito è in buona conservazione; era un insieme urbanistico risalente al Neolitico, è un raro esempio di costruzioni per l'uomo di quel tempo. Infatti a differenza degli altri siti neolitici Choirokoitia, si presenta con delle costruzioni di massiccia e studiata lavorazione. La città (primato per quel tempo) era fortificata da imponenti bastioni e i suoi abitanti che vivevano di allevamento di pecore erano protetti da una cinta muraria.
  • Chiese dipinte di Cipro. Si tratta di 10 edifici (nove chiese e un monastero) costruiti in epoca bizantina, tra l'XI e il XVI secolo, e disseminati nella catena montuosa dei Monti Troodos, che occupa gran parte della superficie dell'isola ed è la principale. Fra le vette delle montagne, vennero erette nel corso dei secoli alcune chiese e monasteri, quasi tutti decorati con affreschi che ben rappresentano l'evoluzione pittorica nella cultura di Cipro. Le chiese hanno un tipico tetto spiovente con tegole.
  • Pafo (nome originale Pafos), antica città portuale all'estremità occidentale di Cipro, modernamente Kouklia, era nota per la presenza di un santuario dedicato ad Afrodite, divinità nata lì, secondo gli antichi. Una storia intrecciata con quella dell'Impero romano ha regalato imponenti palazzi a Pafo in cui sono ancora ben conservati mosaici raffiguranti eventi della mitologia, o della storia.

Commercio estero

Esportazioni
0,43 miliardi di euro (2000).
Importazioni
3,41 miliardi di euro (2000).
Settori/prodotti principali
turismo, industria (lavorazione dei metalli, prodotti chimici), legname, alimenti e bevande, tessuti, abbigliamento, calzature, agricoltura (patate, agrumi, ortaggi, orzo, uva, olive).
Principali partner commerciali
Regno Unito, Grecia, Germania, Francia, Italia, Russia, Emirati Arabi Uniti, Corea del Sud, Giappone;
Cipro del Nord: Turchia, Regno Unito.
 

Address


Chypre
Cyprus

Lat: 35.126411438 - Lng: 33.429859161