Monte Athos

Description

Il Monte Athos o repubblica monastica del Monte Athos (in greco Αυτόνομη Μοναστική Πολιτεία Αγίου Όρους Aftónomi Monastikí Politía Ayíou Órous) è un territorio autonomo della Grecia, dotato di uno statuto speciale di autogoverno (art. 105 della Costituzione greca). Confina per una sottile striscia di terra con la Macedonia Centrale.

L'amministrazione del territorio è affidata a un collegio, la Sacra comunità (in greco Ιερά Κοινότητα, Iera Kinotita), che riunisce i rappresentanti dei 20 monasteri atoniti, alle cui dipendenze vi è un comitato esecutivo di quattro membri, la Ιερά Επιστασία (Iera Epistasia), presieduta a rotazione dal rappresentante di un monastero, il Protos. La repubblica è soggetta alla giurisdizione ecclesiastica del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e a quella politica del ministero per gli affari esteri greco: lo Stato greco è infatti rappresentato da un governatore con l'incarico di sovrintendere all'amministrazione del territorio e di farne rispettare lo statuto, con responsabilità esclusiva per la salvaguardia dell'ordine pubblico e della sicurezza.

Essendo parte di uno Stato membro dell'Unione europea, Monte Athos ne è esso stesso parte ed è soggetto, quasi interamente, alla legislazione comunitaria. Da un punto di vista fiscale, il suo territorio non rientra nell'area europea dell'Imposta sul valore aggiunto ( art. 7 comma 1 lettera b numero 1 d.p.r. 633/1972 ), mentre è compreso nell'area Schengen. Tuttavia, è previsto che l'applicazione della normativa Schengen tenga conto dello status speciale del Monte Athos: "Riconoscendo che lo statuto speciale accordato al Monte Athos, garantito dell'articolo 105 della Costituzione ellenica e dalla Carta del Monte Athos, è giustificato esclusivamente da motivi di carattere spirituale e religioso, le Parti contraenti cureranno di tenerne conto nell'applicazione e nella futura elaborazione delle disposizioni dell'Accordo di Schengen del 1985 e della Convenzione di applicazione del 1990". Infatti, l'ingresso è sottoposto a una particolare giurisdizione restrittiva: per entrarvi è infatti necessario uno speciale permesso di soggiorno, il Dhiamonitirion (Διαμονητηρίων), che permette di visitare Monte Athos per 4 giorni. Si può comunque richiedere in loco un rinnovo per altri 2-3 giorni. Inoltre, è vietato l'ingresso alle donne. Proprio per il timore che potesse portare alla rimozione di questo divieto, che ha dietro di sé una storia secolare, i monaci di Athos si erano fermamente opposti all'ingresso della Grecia nell'area Schengen.

L'Unione postale universale (U.P.U.) ha autorizzato, nel 2008, l'emissione di propri francobolli del Monte Athos, pur nell'ambito delle carte valori della Grecia, al fine di valorizzare le tradizioni ortodosse e far conoscere i tesori artistici conservati da secoli nei monasteri. La bandiera è gialla con l'aquila bicipite coronata nera.

 

Organizzazione

La repubblica teocratica si trova nella lingua più orientale della penisola Calcidica ed è abitata da circa 1500 monaci ortodossi distribuiti in 20 monasteri o laure, in 12 skiti (comunità di monaci singoli sorte intorno a chiese) e in circa 250 celle (eremi isolati). Tutte le skiti o le celle sono autonome per quel che riguarda la loro vita interna, ma ricadono sotto la giurisdizione di uno dei 20 monasteri principali per quel che riguarda i problemi generali della vita monastica e amministrativi.

Ognuno dei 20 monasteri elegge un proprio superiore e i rappresentanti per la Sacra comunità, che esercita il potere legislativo su tutto il Monte Athos.

La principale delle due città è Karyes, che funge da capoluogo: qui hanno sede le istituzioni della repubblica monastica, la tesoreria, gli alloggi dei rappresentanti dei vari monasteri, la farmacia, le poste, un piccolo ospedale, alcune botteghe e una foresteria. Vi risiede anche il governatore dello Stato greco. La città, al centro della penisola di Athos e a 375 m s.l.m., è stata costruita intorno al IX secolo, in un sito nelle cui vicinanze sorgeva nell'antichità un santuario dedicato alla dea Artemide. A Karyes è conservato il Tragos, un rotolo di pergamena redatto nel 971 dagli igumeni dei monasteri athoniti e controfirmato e sigillato dall'imperatore Giovanni Zimisce, che sancisce l'indipendenza perpetua del Monte Athos.

Il potere esecutivo delle diverse comunità monastiche è affidato a quattro segretari (epistati). I monasteri sono di due tipi: i cenobi, dove i religiosi formano una stretta comunità governata da rigide regole, e gli idiorritmi, nei quali i monaci vivono di risorse personali, riunendosi solo per funzioni religiose e festività. L'abate eletto a vita (igúmeno) è assistito da un consiglio di monaci (epitropía). Vivono monaci veri e propri (calógeri), novizi (díkmi) e conversi dediti a lavori manuali (paramikri); il monaco incaricato di accogliere visitatori e ospiti è detto archontáris. Si devono poi aggiungere monaci eremiti che vivono in meditazione, preghiera e solitudine estrema. Sui monti, sulle pareti di roccia in grotte naturali o in celle inaccessibili vivono gli anacoreti. I sarabaiti formano gruppi di due - tre casupole isolate. Vi sono infine i girovaghi, monaci mendicanti senza fissa dimora.

Mezzi di trasporto

L'unico mezzo per arrivare in questa repubblica è il traghetto proveniente quotidianamente dalla città greca di Uranopoli: questo arriva al porto di Dafni, l'altro centro abitato della repubblica, da dove una corriera porta alla minuscola capitale. Per spostarsi tra i vari monasteri occorre fare affidamento sulle poche corriere, sui mezzi degli stessi monasteri, che all'occorrenza trasportano i visitatori, sui battelli che collegano i monasteri o le skiti sulla costa e, soprattutto, sulle proprie gambe. I sentieri, specie nella parte sud, sono spesso impervi e scoscesi, inadatti a chi soffre di vertigini.

Vi è un secondo battello, più piccolo, che collega i monasteri della costa est partendo dal porto di Ierissos. Viaggia solo in caso di bel tempo e quindi i collegamenti non sono sempre garantiti e sicuramente mai nella stagione invernale.

Il divieto di ingresso alle donne

Trattandosi di un territorio abitato da monaci, per tradizione nel Monte Athos possono entrare solo uomini. Il controllo viene effettuato all'imbarco da Uranopoli e, se necessario, viene ripetuto all'arrivo a Dafni. Questo divieto è stato così rigoroso nel corso della millenaria storia dell'Athos, che solo poche volte è stato infranto: ciò è capitato, per esempio, durante la seconda guerra mondiale, quando un gruppo di partigiani comunisti greci, tra cui alcune donne, entrarono nella montagna sacra.

L'interdizione si estende anche agli animali domestici di sesso femminile, ad esclusione dei gatti.

L'ospitalità monastica

Una delle caratteristiche principali del Monte Athos è che i visitatori sono ospitati dai vari monasteri. Per questa ragione il loro ingresso è limitato e l'accoglimento delle richieste può richiedere molti mesi. Solo il 10% circa dei 30.000 visitatori annui ammessi sono stranieri. È buona norma assicurarsi, mediante prenotazione, che il monastero dove si è previsto di fare tappa abbia posti disponibili nella foresteria. Non è infrequente, infatti, che pellegrini provenienti dal paese di origine dei monaci di quel monastero (ne esistono di Russi, Serbi, Bulgari eccetera) abbiano già riempito la foresteria. In tal caso il monastero è visitabile, ma occorre dormire in un altro luogo.

I pellegrini vengono accolti al loro arrivo da un monaco che offre loukoumies, raki e acqua. Vengono poi accompagnati nella foresteria, dove si dorme in camerate con servizi comuni.

La vita interna e gli spostamenti tra i vari monasteri sono regolati dalla vita quotidiana monastica. Il tramonto, secondo l'antica consuetudine, corrisponde alla mezzanotte e i monaci si svegliano nella notte, all'ora sesta nel loro orologio tradizionale, per la preghiera. Il pranzo viene servito verso le 11 e la cena intorno alle 17. I visitatori mangiano con i religiosi e tutto si svolge in non più di 15 minuti, mentre un monaco legge le Scritture: mangiare, infatti, distrae dalla preghiera, scopo principale della loro vita. Naturalmente i turisti, che si comportano da veri e propri pellegrini ortodossi, possono partecipare alle varie funzioni liturgiche.

Le ricche testimonianze storiche, artistiche, documentali e mistiche

L'Athos custodisce numerosi tesori artistici: antichi manoscritti, icone e affreschi dipinti dai più illustri rappresentanti della pittura bizantina, come Teofane il Greco e Manuele Panselinos. Fin dalle origini, la Santa Montagna ha ospitato mistici e maestri spirituali, i cui scritti - assieme a quelli di molti altri autori cristiani - furono raccolti nella Filocalia, una celebre antologia del XVIII secolo, la quale ha influenzato profondamente il mondo ortodosso. L'ultimo monaco canonizzato (1988) della Santa Montagna è il mistico Silvano del Monte Athos (1866-1938), le cui opere sono state tradotte nelle principali lingue occidentali.

Il canale di Serse

Il monte Athos è una penisola. Ma vi è stato almeno un lasso di tempo, in età non geologica ma storica, in cui è stata separata dal continente divenendo, tecnicamente, un'isola. Ciò è documentato dalla seconda spedizione delle guerre persiane, quando Serse, memore della precedente sfortunata missione navale di Mardonio, fece costruire un canale navigabile per risparmiare alla sua flotta il periplo del promontorio, le cui insidie avrebbero potuto rivelarsi ancora una volta determinanti.

Lista dei centri abitati

I venti monasteri

  1. Grande Lavra (Μεγίστη Λαύρα, Megísti Lávra)
  2. Vatopedi (Βατοπέδι o Βατοπαίδι)
  3. Iviron (Ιβήρων; ივერთა მონასტერი, iverta monasteri) - costruito dai georgiani
  4. Hilandar (Χιλανδαρίου, Chilandariou; Хиландар) - serbo
  5. Dionysiou (Διονυσίου, Dionusiou)
  6. Koutloumousiou (Κουτλουμούσι, Koutloumousi)
  7. Pantokrator (Παντοκράτορος, Pantokratoros)
  8. Xiropotamou (Ξηροποτάμου)
  9. Zografou (Ζωγράφου, Зограф) - bulgaro
  10. Dochiariou (Δοχειαρίου)
  11. Karakalou (Καρακάλλου)
  12. Filotheou (Φιλοθέου)
  13. Simonos Petra (Σίμωνος Πέτρα o Σιμωνόπετρα)
  14. Aghiou Pavlou (Αγίου Παύλου, Agiou Pavlou)
  15. Stavronikita (Σταυρονικήτα)
  16. Xenophontos (Ξενοφώντος)
  17. Osiou Grigoriou (Οσίου Γρηγορίου)
  18. Esfigmenou (Εσφιγμένου)
  19. San Panteleimone (Αγίου Παντελεήμονος, Agiou Panteleimonos; Пантелеймонов; o Ρωσικό, Rossikon) - russo
  20. Konstamonitou (Κωνσταμονίτου)

Principali skite

  • Kafsokalyvia
  • Lakkoskete (Lacu, Sfântul Dumitru - romeno)
  • Nuovo Skita
  • Prodromos (Prodromu, Sfântul Ioan Botezătorul - romeno)
  • Provata
  • Skita di Sant'Anna
  • Skita di San Basilio
  • Skita di Iviron
  • Sketa di Koutloumousiou
  • Skita di Pantokratoros
  • Sketa di Vatopedi
  • Skita di Xenophontos
  • Skita di Sant'Andrea conosciuto anche come Saray (Σαράι)

 


Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Athos

 

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